Capitolo 44

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"Io posso, e tu?"

Lo scombussolamento che ho creato in casa è pazzesco, e quello che ho creato in me è ancora peggio, forse non dovevo ma il bacio di due sere fa mi aveva confermato il perché volessi girare attorno a lui...
Sono le 21:00 e io dovrei uscire con i mie amici, glielo devo, non sono potuta andare a due delle loro feste di compleanno, e Lara dovrebbe essere qui a breve.
Per la prima volta dopo settimane indosso un vestito e le mie gambe nude sentono la mancanza della solita tuta felpata.
I talloni mi fanno male con i tacchi che mi trovo, quasi dimenticati in fondo alla valigia.

"Dove vai?" Sento il suo fiato sul collo
"Fuori con i miei amici"
"Ti accompagno"
"No, fa nulla" non riesco a togliere gli occhi da lui, dalle sue labbra...
Mi giro ancora prima di poterlo far parlare, chiudo la porta e prendo il primo bus alla fermata vicina.
Strano vedere una ragazza vestita bene in bus di sera, così dice l'autista
"Non avrei saputo parcheggiarla" dico riferendomi alla macchina
"Stia attenta"

"finalmente sei risorta" mi dice Eliah
"eccola qui!" dice Ally
"allora sei viva..." sbuffa Jay, profuma di menta e fumo, e si avvicina come se nulla fosse successo, come se non sapesse che ora provo ribrezzo a stargli vicino.
Il locale è pieno di gente, Eliah ingoia shot uno dopo l'altro ed Ally si tiene buono l'unico drink per tutta la serata
"allora Megan, abbiamo sentito del misterioso Kyle"
"lui non è misterioso" ringhia Jay, mi guarda e continua "è malato e pieno di sé, o non è così Megan?"
"non saprei, non lo vedo quasi mai"
"vai a mentire a qualcun altro, ti avrà già picchiata" accende una sigaretta e fuma di lato

La sua arroganza è alle stelle, quasi mi pento di averlo conosciuto e averlo fatto entrare nella mia vita così a fondo
"lui non ha picchiato proprio nessuno"
"è da chiudere in un manicomio, quello potrebbe farti sparire come ha fatto con tutti gli altri"
Gli altri due ascoltano e fanno no con la testa
"sparire?"
"non sta a me dirtelo, vai da lui e chiediglielo"
"non gli chiederò proprio un bel niente, sei pazzo da legare"
"è lui che è da legare, con fili elettrici e morse ai piedi"
"sei così cattivo" gli sputo la verità in faccia, ma lui sorride e gira gli occhi all'insù "vattene, nessuno ti vuole qui" gli ringhio
"non pensavo di perderti per uno così" si alza e se ne va, esce dal locale e spegne la sigaretta
"l'importante è che non sia violento, si sono sentite tante voci su di lui.." sospira Ally prendendomi le mani
"LA SMETTETE DI PARLARE SEMPRE DI LUI, IO NON SONO LUI, IO SONO LA VOSTRA AMICA CHE PER UNA SANTA VOLTA VOLEVA PARLARE DI ALTRO. E CHE DIAMINE!"

Apro la porta di casa, Lara è lì che sta mettendo in ordine la coperta del divano, mi saluta ma vengo catturata da Kyle che in cucina sta asciugando dei piatti, non si accorge subito di me, e lo becco a fischiettare.
Fischietta, come i vecchi nei film in bianco e nero, come se avesse una bella vita e si limitasse a vivere la vita in pace.
Lo guardo dallo stipite della porta e vedo anche Sauth correre verso di lui
"hey, hai intenzione di vomitarmi ancora addosso?" è li che noto che ha una maglia diversa da quando ero andata via, e i suoi capelli sono sbarazzini e umidicci, lo alza come un bebè e lo squote piano, lui cerca di morderlo dall'altro " Sauth è un bel nome"

"Megan!!!" mi scopre prima Jason, e perché è ancora sveglio?
"Jason, che ci fai qui" cerco di non dare nell'occhio  dal momento che anche Kyle si è accorto di me
"non ho sonno, e tu perché hai i tacchi?"
"non avevo sonno nemmeno io" sembra ci sia cascato. Scappa sul divano e accende la tv, tira Lara vicino a lui e la abbraccia "se volete che rimanga stanotte"
"oh no, ormai resto a casa"
"così presto a casa?" ora è lui a prendere la mia attenzione
"c'era troppa gente"
"non sei brava a mentire, c'era Jay"
"hai ragione, per entrambe le cose"
"ti avrà dato informazioni su di me, su quanto sia orribile e osceno"
"ed io me ne sono andata, non mi interessa" slaccio i tacchi e ritorno a sentire il marmo caldo della cucina, le mie dita possono finalmente muoversi, grazie al cielo non si sono staccate da quanto erano stretti quei tacchi.

Un'ora dopo circa

Lara mi abbraccia ed è particolarmente gentile e dispiaciuta, perché poi?
Jason è finalmente nella sua camera ed io posso bere il solito bicchiere di latte.
"mi dispiace per tuo papà" si riferisce al fatto di aver scoperto il legame che c'era tra loro due.

Mio padre era stato mandato come agente di polizia per ricercare la sua compagnia, li aveva trovati legati e torturati e quasi morti, lui era l'unico che si era salvato e grazie anche a mio papà.
Divertente no? Sapere tutto questo in ospedale con la schiena bloccata e potenti antidolorifici capaci di abbattere un rinoceronte?
"ormai non mi meraviglio più di nulla, andiamo a dormire"
"perché mi hai baciato?"
"perché mi andava, ho sbagliato?"
"tu non capisci, ti tiro giù nel mio incubo, tu non capisci la gravità delle cose che mi porto in testa"
"non saprò tutto, ma non ti chiederò nemmeno di raccontarmele"
"16 luglio di 4 anni fa, la prima volta che ho visto un mio compagno essere fucilato a freddo da un musulmano. Lui aveva una famiglia, una casa ... lui era morto e io lo avevo visto, lo avevo confortato più volte i giorni prima, ero ancora giovane e mi aveva insegnato come non morire. Poi però lui è morto. In testa ho la sua voce, ho la pallottola che gli ha tolto colore alla pelle, ho la sua testa che cade in avanti."
Mi crea uno scenario freddo in testa, mi rende pesante il respiro e le guance ancora una volta diventano rosse. Mi ha passato un suo ricordo, ma non so come poter smettere di voler stare con lui
"quando ti ho visto per la prima volta tu eri inavvicinabile, ma ora io posso aiutarti"
"come fai ad aiutarmi?" sembra ferito dalle mie parole "sei Vincent? Sei uno psichiatra?, sei un soldato come me?"
"Kyle, ti ho visto fin dall'inizio, ti vedo tutti i santi giorni, ti vedo scaldarti e ti sento fischiettare" i passi verso di lui non sono mai stati tanto voluti, i miei piedi nudi toccano le sue ciabatte "la tua storia non è la tua vita"
"forse minimizzi troppo"
"forse so che non è così importante ora"
"ti distruggerò"
"saprò raccoglierne i pezzi"

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora