Il mistero di Scarlett viene svelato

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Fu un bel Natale sereno al Campo Mezzosangue, quell'anno. Molti semidei erano assenti per passare le vacanze in famiglia e tutto era tranquillo e pacifico.

Pochi giorni dopo, esattamente tra Natale e la fine dell'anno, Riley e compagni decisero di chiedere a Chirone notizie del signor D (che mancava dall'antivigilia) e di Scarlett Madison.

Annuendo, il centauro aveva fatto accomodare i tre ragazzi, Percy, Annabeth, Jason e Piper nel salotto della Casa Grande, offrendo loro cioccolata calda.

- Ho parlato proprio questa mattina con Iride- raccontò Chirone- il signor D è stato a lungo a colloquio con Zeus e gli altri olimpi per la faccenda di Scarlett-

- E' stato punito?- chiese Piper- Perché, in tutta onestà, non è stata colpa sua-

- No, le colpe vanno suddivise equamente e Zeus non è esente- rispose Chirone, scuotendo il capo- ma partiamo dall'inizio. La madre di Scarlett, deceduta recentemente, si trovava in un manicomio di Portland da quando la bambina era solo in fasce. Scarlett è passata da un istituto all'altro per tutta la sua vita, nessuno ha mai voluto adottarla a causa delle sue stranezze. Molti di voi sanno benissimo come ci si sente, essendo mezzosangue-

Nessuno proferì parola, ma Riley, Adam e Billy capirono che i loro genitori comprendevano benissimo.

- La causa della pazzia della signora Madison è saltata fuori di recente, ma Scarlett ha sempre creduto fosse a causa sua. In realtà, sua madre sapeva benissimo chi era la figlia-

- Quindi non è stata né una vera malattia mentale, né il potere della figlia?- domandò con stupore Annabeth.

Chirone la guardò e annuì con fare molto triste.

- No, la donna è stata punita per un crimine che non ha commesso. Quando Scarlett è nata, il signor D e Zeus hanno avuto un violento litigio. Dioniso aveva l'ordine di non avere a che fare con le mortali, ma... potete immaginare cos'è accaduto-

Riley storse il naso.

- Zeus aveva messo gli occhi sulla madre di Scarlett- disse.

- Purtroppo, sì. Ma il signor D non lo sapeva, altrimenti credo si sarebbe ben guardato dal rompere nuovamente le uova nel paniere a Zeus... fatto sta che, per punire il signor D, Zeus ha finito per punire anche la donna e la sua progenie mortale. Ha fatto in modo che il potere di condurre alla pazzia di Dioniso si rivoltasse contro la madre di Scarlett. In senso pratico, è stata la stessa Scarlett a indurre la madre alla follia, ma a causa delle manipolazioni di Zeus. Dioniso aveva giurato sullo Stige di non avere più contatti con la famiglia Madison e così ha fatto, fino a qualche giorno fa. Non poteva fare niente per Scarlett, ma so che in tutti questi anni l'ha osservata-

- Che schifo- sintetizzò Adam- perché, Chirone, non c'è altro da dire-

- Hai ragione, figliolo, è stato terribile. Questa è la ragione per la quale Zeus e Dioniso hanno nuovamente seppellito l'ascia di guerra. Scarlett si trova al sicuro, adesso. Zeus le ha cancellato la memoria, non ha alcun ricordo di quanto accaduto e i suoi poteri sono sotto controllo. Vivrà come una normalissima mortale e nessun mostro la fiuterà, poiché ora i suoi poteri non sono molto interessanti. Il signor D la terrà d'occhio-

Nessuno ebbe più voglia di finire la cioccolata in tazza, malgrado fosse buonissima.

- Si sono riappacificati senza uccidersi? Davvero?- fece Billy, un po' sorpreso- Lo trovo insolito. Zeus non è dio incline a riconoscere di aver sbagliato e il signor D avrebbe avuto ogni ragione di essere furioso-

Chirone accennò un sorriso.

- Ti sorprenderà, ma è stata Era a salvare la situazione. Ha calmato Zeus e tutto è andato per il meglio-

Al sentir nominare la dea del cielo, Billy si voltò a guardare i propri genitori, che ricambiarono l'occhiata.

Si congedarono tutti poco dopo, ritornando verso le proprie case. Il campo non era mai sembrato tanto silenzioso.

- Restate qui, a Capodanno?- chiese all'improvviso Adam, le mani in tasca- Perché ieri sera, parlando, Don mi ha detto che vorrebbe fare un salto a casa. Ci credete? Da sua madre! Beh, in ogni caso mi ha chiesto di andare con lui. Sua madre lo ha chiamato chiedendogli di passare l'ultimo dell'anno assieme e gli ha detto di invitare anche me-

Billy sorrise.

- Wow, che cambiamento la vecchia Margaret!- esclamò- Immagino andrai. Penso possa essere una bella occasione-

- Infatti, ho già accettato! Mamma e papà già lo sanno-

- Anche io la trovo un'ottima idea- intervenne Riley, guardando poi Billy- ma penso che io resterò qui, con mamma e papà. E tu?-

Billy esitò, lanciando una veloce occhiata in tralice ai genitori, intenti a chiacchierare con Percy e Annabeth.

- Io ancora non lo so- rispose- devo capire come gestire questa cosa con la mia famiglia... mamma non ha più voluto parlarne. Papà è preoccupato. Un suo vecchio collega dell'università a Pasadena ci ha invitati a passare il Capodanno da loro, ma li ho visti indecisi. E poi, il nonno insiste che andiamo a trovarlo, attualmente si trova a Miami-

Sia Riley che Adam osservarono istintivamente il braccio di Billy.

- Penso che dobbiate parlarne- disse poi Riley.

- Sì, perché Era potrebbe avere un piano, anzi, lo ha sicuro- aggiunse Adam- e so già che sarà una rottura-

Billy annuì appena, assorto in qualche pensiero.

- Questa faccenda sta sfasciando la mia famiglia- mormorò- mamma e papà non fanno che discutere o, peggio, non si parlano. C'è una distanza tra tutti noi che non mi piace, mi mette a disagio... perché non è mai capitata una cosa simile. Discussioni? Certo, chi non le ha! E io e mio padre ne abbiamo passate parecchie. Ma mamma si sente in colpa, papà si sente in colpa e io... beh, non so cosa fare. Credo sarebbe meglio passare il resto delle vacanze solo tra noi, perché dobbiamo aggiustare le cose, poi potremo affrontare Era-

Alzò gli occhi chiari, più limpidi di prima, come se gli fosse venuta in mente una cosa.

- Pensavo di proporre loro di passare del tempo al Campo Giove-

Riley sorrise.

- Mi sembra un'idea ottima. Reyna potrebbe anche parlare con tuo padre, si conoscono da una vita, forse potrebbe dargli una mano-

- E' quello che spero. Sarei anche curioso di rivedere Asha, anche se so che se la passa bene! Non ti dispiace se ti lascio sola, vero?-

Scuotendo il capo, Riley gli strinse una mano con dolcezza.

- La famiglia prima di tutto e, credo, al momento sia tu che io abbiamo bisogno di passare del tempo con i nostri genitori-

Adam sorrise e mise un braccio attorno alle spalle di entrambi.

- Ci rivediamo allora dopo le feste, direttamente a scuola!- disse- Ma tenetemi informato, soprattutto tu, Grace, che voglio sapere che combina sua divina rompipalle...-

Risero tutti e tre, risollevandosi gli animi.

- Ci credete che il signor D ha un cuore?- riprese Adam, scuotendo il capo.

- Beh, lo nasconde bene- convenne Billy, sorridendo.

- A me non stupisce, tutti gli dei, alla fine, sono meno duri di quel che sembrano- fece Riley- o almeno, mi piace pensarlo! La mortalità, più che una condizione esistenziale, è un modo di essere: non possono morire gli dei, ma possono essere come noi in altri modi. E mi piace credere che siamo più simili che diversi- 

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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Seme della Follia [CONCLUSA]Where stories live. Discover now