Jordan si inventa qualcosa

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- Per un momento ho pensato che Chirone stesse scherzando-

- Oh, sarebbe stato molto divertente-

Quando Jordan era arrivato di corsa a casa, aveva trovato tutte le piante dei balconi che facevano il diavolo a quattro, Rachel chiusa in camera da letto e bava verdastra su ogni mobile. Aveva passato a fil di spada ogni pianta senza tante cerimonie, ma queste si rianimavano come l'idra anche se decapitate, così aveva provato a bruciarle e poi annegarle, senza successo. Alla fine aveva raccolto tutti i pezzi viscidi e sibilanti e li aveva chiusi nel freezer a pozzo che avevano nel garage sotto casa.

Non soddisfatto, aveva dovuto passare l'ora successiva a recidere steli di piante impazzite per mezzo quartiere, trasportando anche quei resti nella ghiacciaia.

- Pensi sia opera di qualche divinità?- chiese Rachel, sbirciando con cautela il freezer aperto.

- Non vedo altre alternative- rispose Jordan, chiudendo lo sportello. Si osservò e storse il naso, era ricoperto di robaccia verde- Per Zeus, che schifo! Ha un odore tremendo questa roba-

Rachel indietreggiò per evitare di venire in contatto con quella roba viscida.

- Sì, ho sentito quell'odore appena sono entrata in casa, prima che le piante impazzissero- disse- immagino che sia il caso di lasciar perdere il giardinaggio per un po'-

- Non riesco davvero a capire- sospirò Jordan, togliendosi la maglia e decidendo di buttarla direttamente, non era sicuro che quella sostanza sarebbe venuta via- la sola cosa che mi viene in mente, è che ci sia un semidio potente nei dintorni-

Rachel raccolse la maglia con il bordo della scopa, spostandola dentro l'immondizia.

- I satiri sono al lavoro?-

- C'è molto fermento di recente, al campo. Sembra che Sam sia stato doppiamente fortunato, dopo Emeraude è sulle tracce di un altro semidio-

Rachel stava giusto per chiedere altre informazioni, quando qualcuno bussò alla porta del garage con una certa insistenza. Riconobbe subito la voce e imprecò ad alta voce, la scopa ancora in mano quasi fosse un'arma. Jordan le lanciò un'occhiata.

- Aprigli- fece.

- No- rispose subito lei, ricambiando lo sguardo.

- Oh, andiamo, non fare la bambina. Gli apro io, allora-

Rachel non riuscì a fermarlo e Jordan sollevò la porta basculante del garage verso l'alto con una mano, trovandosi davanti il signor Dare. L'uomo rimase un momento sbigottito.

- E' qui- disse solo Jordan, indicando Rachel e salendo le scale per tornare in casa.

Sospirando, Rachel si avvicinò al padre, che ancora seguiva Jordan con lo sguardo. Alla fine si voltò verso la figlia, notando la scopa, e aggrottò le sopracciglia.

- Che stai facendo in un garage al buio, con una scopa in mano?- le chiese- E soprattutto, chi è quel tipo che ha appena aperto?-

Rachel si ricordò in quel momento che non aveva detto nulla a sua padre di Niemh e Jordan.

- Papà, che cosa vuoi? Ti ho detto qualche ora fa che avevo da fare. Stiamo... ritinteggiando!-

- Mi stai dicendo che lui sarebbe il tuo operaio?-

- No, sto dicendo che lui vive qui. Con me-

Probabilmente il signor Dare si sarebbe lanciato in una serie di domande, se Rachel non lo avesse nuovamente mandato via, promettendo di spiegargli tutto un'altra volta, davanti ad un caffè. La sua fortuna arrivò quando, sul vialetto, vide arrivare a piedi Percy Jackson.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Seme della Follia [CONCLUSA]Where stories live. Discover now