Sam da accidentalmente fuoco a tutto

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- Vieni, è da questa parte. Cerchiamo di fare in fretta!-

- Non credo si possa fare più in fretta di così, amigo-

Sam sbuffò e continuò a correre, dimenando il posteriore a più non posso, gli zoccoli che slittavano sull'erba ghiacciata. Già era stato un trauma passare dal caldo del Messico al gelo che aveva ricoperto gli Stati Uniti, per di più i mostri stavano loro alle calcagna. Aveva fatto un buon lavoro con Emeraude nonostante tutto, non voleva combinare un casino proprio ora che aveva trovato di nuovo un semidio .

- Ecco, ci siamo, la vedi la collina?- fece Sam.

Il ragazzo che stava dietro di lui, un giovane messicano dalla pelle olivastra, occhi e capelli scuri e abiti sgualciti, aggrottò le sopracciglia.

- No, non vedo niente, solo una sorta di sagoma- rispose- è buio pesto!-

Un ruggito alle loro spalle li fece voltare. Sam belò senza poterlo evitare e il ragazzo fece un salto che quasi lo alzò da terra di dieci metri. Una specie di chimera li stava inseguendo, anzi, erano due e sputavano fuoco, una cosa potenzialmente problematica.

- Ok, non aver paura, Tony, ci sono io e siamo quasi arrivati. Inoltre, hai i tuoi riflessi da semidio ad aiutarti!-

- I miei cosa? Non so fare un accidenti, io, non so cosa tu pensi di me, ma... fino a tre giorni fa non sapevo nemmeno di essere un semidio!-

Le due creature sbucarono alle loro spalle, balzando per circondarli e sputando fuoco. Tony cadde all'indietro, troppo spaventato per fare qualsiasi cosa, le gambe come budini. Sam, nel panico, iniziò a belare forte per attirare l'attenzione del Campo Mezzosangue, poi inciampò in un ramo ed ebbe un'idea. Schivò una fiammata, afferrò il bastone e, quando la seconda creatura eruttò, fece prendere fuoco al bastone... o almeno, l'idea era quella, ma la portata della sfiammata fu tale da carbonizzare il misero ramo, incendiargli la maglia e qualche ciuffo di pelo. Sam iniziò a ballare una salsa improvvisata, imprecando in greco antico. Tony si rimise in piedi, cercando di aiutarlo a spegnere i fuocherelli sulla sua pelliccia, ma poco dopo imprecò anche lui.

- Madre de Dios!- esclamò- L'erba, l'erba!-

Nel punto doveva avevano passeggiato le creature del Tartaro, l'erba era diventata secca e arida e, al contatto con le fiamme, aveva preso fuoco. Sam pensò di avere avuto davvero una pessima idea, ora buona parte della cresta della collina stava andando a fuoco e non c'era nessun figlio di Poseidone nei dintorni per spegnere l'incendio.

Per fortuna, tutto quel baccano aveva svegliato il campo. Figure in armatura emersero dal pino e iniziarono a impegnare i due mostri. Dall'alto piovve una cascata di frecce che, al contatto col terreno, esplosero spandendo acqua.

- Oh, i figli di Apollo- sospirò Sam, la maglia bruciacchiata.

- Forte- commentò ammirato Tony- i figli di Apollo ci sanno fare con l'arco, eh?-

- Direi di sì. Vieni, andiamo-

Risalirono con un piccolo sforzo l'ultima parte del crinale, mentre gli altri semidei dicevano loro di sbrigarsi. Appena furono al riparo, nei confini del campo, Sam si voltò verso Donovan.

- Grazie- disse, quasi abbracciandolo.

- La prossima volta, bela più forte- gli disse il figlio di Apollo, sorridendo. Notò il ragazzo spaesato alle sue spalle- un nuovo acquisto?-

Sam annuì.

- Lui è Antonio Delgado- lo presentò- l'ho recuperato in Messico!-

Donovan si avvicinò al ragazzo e gli tese una mano. Tony la strinse e sorrise apertamente.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Seme della Follia [CONCLUSA]Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα