Capitolo 24

237 9 6
                                    

Akito è a terra, sotto di lui una pozza di sangue che continua ad allargarsi.

Sento le urla di Fuka, che un secondo dopo lascia cadere la pistola e corre via spaventata.

Sono ancora bloccata, ma poi vedo Akito che si muove. Mi butto verso di lui.

"Akito! Akito!" cerco di attirare la sua attenzione, i suoi occhi sono fissi su di me, lo aiuto a girarsi, ma lui fatica a respirare.

"Aiuto! Mako chiama un'ambulanza!" urlo disperata, mentre lei già sta tirando fuori il cellulare.

"Akito non farmi scherzi! Ti prego devi resistere, stanno arrivando i soccorsi!" sto tremando, com'è potuto succedere?

Dopo poco sento le sirene dell'ambulanza.

Akito cerca di dire qualcosa, ma fa difficoltà a respirare "Sa..."

"Non ti sforzare, sono qui!" vedo che chiude gli occhi e entro nel panico "Stai sveglio! Rimani sveglio! Ti prego!"

I paramedici arrivano di corsa e lo caricano immediatamente nella barella "Dobbiamo portarlo subito all'ospedale!"

Gli mettono la maschera per l'ossigeno e lui fa due profondi respiri, mentre lo stanno già caricando sull'ambulanza, nel frattempo è arrivata anche la polizia, che prende subito la pistola. Sento Mako che dice gli dice che è stata Fuka a sparare, e loro vanno subito a cercarla.

Io senza neanche pensarci ho continuato a seguire Akito, non riesco ad allontanarmi. "Vuole salire?" uno dei medici mi porge la mano per salire sull'ambulanza e io senza neanche pensarci la afferro e mi vado a mettere vicino ad Akito.

Lui si tira la mascherina, vuole dire qualcosa, ma fa ancora fatica "Mi dispiace per tutto questo... Sana io ti amo!" dice con uno sforzo immane.

"Ti amo anche io stupido! Ma tu non devi morire!" dico tra le lacrime.

Mentre l'ambulanza procede a sirene spiegate vedo che di colpo perde i sensi, la macchinetta che gli hanno attaccato al dito emette un suono lungo e continuo. I medici si fanno intorno a lui, uno mi spinge via senza troppe cerimonie, e iniziano a fargli il massaggio cardiaco.

Ti prego non morire!

Il tempo sembra essersi fermato, credo sia il viaggio più lungo della mia vita.

Ad un tratto ripenso a quel giorno di tento tempo fa, quando ricevetti la telefonata che cambiò per sempre la mia vita, la corsa folle verso l'ospedale, ma quando ero finalmente arrivata era ormai troppo tardi e io non avevo potuto salutarli, non avevo potuto dire loro quanto li amavo, non avevo potuto dire addio.

Non voglio che succeda ancora...

L'ambulanza si ferma e qualcuno apre lo sportello, e tirano fuori la barella mentre continuano a cercare di rianimarlo.

Iniziano a correre per portarlo subito in sala operatoria, sento le loro voci come ovattate.

Poi un'infermiere mi blocca "signorina non può entrare"

Lo vedo allontanarsi da me.

"Ti prego Akito non lasciarmi! Ti amo!" urlo nella sua direzione e appena quella porta si richiude mi cedono le gambe.

"Signorina, si sente bene? È ferita?" chiede l'infermiere.

Mi guardo e ho tutti i vestiti macchiati di sangue, ma non è il mio sangue è quello di Akito, deve averne perso tantissimo, non riesco a smettere di piangere.

Poi più niente. Vedo la gente che si muove intorno a me, ma non sento più niente, non sento le loro voci, non sento rumori, ho perso ogni briciolo di forza.

Akito dove sei?

Non ti vedo.

Akito dove sei?

Non ti sento.

Akito torna da me!

Io ti amo.

Si questa è l'unica certezza. Lo amo, non importa quanto ci siamo fatti del male, non importa quanto ci siamo allontanati. Lo amo. Non voglio vivere in un mondo dove tu non ci sei più, non riuscirei a sopportarlo. Le persone che amavo di più sono morte e adesso che finalmente ho trovato te, non puoi lasciarmi.

Ti prego Akito torna da me!

Cambia ProspettivaWhere stories live. Discover now