Capitolo 7

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Appena si fa mattina squilla il telefono è Nao, finalmente "Sana! Ho letto adesso il messaggio, che è successo va tutto bene?"

"Ciao Nao, scusami se ti disturbo ma ho fatto una follia e adesso sono incastrata in un albergo e non riesco a uscire, ci saranno almeno una ventina di giornalisti"

"Calmati Sana, ma dove sei?"

"Sono qui a LA"

"Sei tornata?"

"Si ma, non è questo il punto adesso, tu puoi aiutarmi?"

"Posso mandarti qualcuna delle mie guardie del corpo, almeno potrai uscire di li, così vieni qui e mi racconti ok?" dice lui tutto tranquillo

"No non voglio guardie..." non ho nemmeno finito di parlare che lui ha già messo giù il telefono.

Raccolgo le mie cose e aspetto, dopo circa 40 minuti, sento suonare il telefono della stanza

"Scusi il disturbo, ma ci sono qui degli uomini che dicono che sono venuti a prenderla, non li ho fatti salire, lei mi può confermare che sa chi sono?" la voce della ragazza della reception è decisamente titubante.

"Posso parlare con uno di loro?"

"certo glielo passo"

Sento un po' di rumori, e poi una voce maschile mi risponde "Signorina Smith, siamo venuti a prenderla, ci manda il signor Kamura"

"OK sto scendendo"

Scendo nell'atrio e trovo quattro omoni vestiti di nero, alla faccia del non dare nell'occhio! Appena mi vedono mi vengono incontro uno di loro mi porge una busta con un cappello e un paio di occhiali da sole, non che la cosa mi farà passare inosservata, ma almeno posso evitare qui sguardi di quegli strozzini di notizie.

Uno di loro evidentemente il capo, fa una chiamata al cellulare e un minuto dopo una grande auto nera con vetri oscurati si ferma davanti all'ingresso. Mentre io mi appunto mentalmente di uccidere Nao, loro mi fanno cenno di iniziare ad avviarmi.

Ovviamente fotografi e giornalisti sono tutti accalcati davanti all'ingresso.

Appena esco una valanga di flash e domande di ogni tipo mi invadono, mi faccio avanti a fatica nonostante i quattro energumeni che mi circondano.

Raggiungo la macchina e finalmente partiamo, qualche irriducibile ci segue, ma dopo un po' desistono.

Arriviamo alla vitta di Nao e lui mi accoglie con la sua immancabile vestaglia, non so se si crede il magnate di playboy o se seriamente gli piace, ne abbiamo discusso parecchie volte, ma non l'ho ancora capito.

"Benvenuta Sana"

"Nao dovrei ucciderti, la discrezione non fa proprio parte del tuo DNA vero?"

Lui mi guarda sconvolto "Ma che dici, io avrei voluto mandarti la limousine, ma Jack dice che era toppo ingombrante e lenta" dice indicando il capo delle guardie del corpo.

"Grazie Jack, almeno quello!" dico rivolta quasi al cielo, questo tizio è un armadio.

Entriamo e inizio a ricevere una quantità di notifiche sul cellulare pazzesca, controllo e la casella della mail è strapiena di nuovi messaggi di gente e curiosi che chiedono se è vero che sono tornata, accendo la tv e vedo che stanno già facendo vedere il video di me che esco dall'hotel, facendo mille inutili e super inventatissime congetture sul fatto che io si tornata.

"Non ci badare" mi dice Nao che sa quanto odio queste cose.

"ok" dico sbuffando e spegnendo la tv, mi lascio andare sul divano e lui si siede sulla poltrona vicina.

Cambia ProspettivaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant