Capitolo 14

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È passata quasi una settimana e di Akito nessuna traccia, ho mandato una valanga di messaggi, ho provato a chiamarlo mille volte, ma continua a evitarmi e inizio a pensare che sia successo qualcosa, decido di passare al bar, li non potrà evitarmi, ma quando arrivo, dalla vetrina vedo quella chioma bionda che mi fa impazzire, ride e chiacchiera con un gruppetto di persone al bancone, li riconosco, sono i suoi amici e tra loro ci sono anche la ragazza che ci ha urlato contro all'università e la sua ex, anche lei sorridente e tranquilla. Mi sento immediatamente fuori posto, che diamine ci faccio qui, cosa dovrei fare, entrare e salutarlo mentre tutti i suoi amici mi guardano in cagnesco. Entrare e far finta di niente sperando che sia lui a venire da me? Da quando mi sono ridotta così per un uomo? Davvero voglio essere così patetica? Ho sbagliato tutto, da quando mi sono trasferita lui è l'unico con cui ho legato e non mi sono preoccupata di farmi altre amicizie, e ho finito per esserne quasi dipendente.

Torno immediatamente sui miei passi e me ne vado senza neanche voltarmi, ho bisogno di distrarmi e crearmi un mio mondo, adesso basta piangersi addosso. Non conosco nessuno perché sto sempre chiusa in casa è arrivato il momento di uscire e iniziare a fare qualcosa.

Nella mia vecchia vita ero così impegnata che quasi non avevo nemmeno un minuto per me stessa, adesso invece mi sono proprio lasciata andare. Prendo il telefono e chiamo la casa editrice, voglio parlare con Yuchino.

"Buongiorno Sana! Come stai? Dimmi tutto!" dice lei sempre piena di energie.

"Volevo chiederle se la sua offerta di lavoro è ancora valida, sarei lieta di essere la sua assistente!" dico tutto d'un fiato.

"Ma certo, anzi sto per impazzire senza un'assistente, ma tu sei sicura di voler fare questo lavoro? Hai molte potenzialità, volendo potresti fare la scrittrice e tempo pieno, mi piace il tuo stile!"

"è che vorrei un impegno, a stare sempre a casa finirei per impazzire e il lavoro con lei mi sembra davvero interessante e a tempo perso posso continuare a scrivere"

"Se sei convinta io non ho dubbi che farai un ottimo lavoro, puoi iniziare anche domani!"

"Davvero?" chiedo entusiasta.

"Assolutamente, io ho occhio per le persone, te lo assicuro. Allora ci vediamo domani mattina alle 9 nel mio ufficio, ma per domani sarebbe meglio che venissi un po' prima, così ti faranno firmare il contratto e ti faranno il pass, sai la burocrazia"

"certamente non c'è nessun problema!"

"Mi piace il tuo entusiasmo! A domani!"

perfetto iniziamo a dare forma a questa nuova vita, il lavoro è sicuramente un passo avanti, ma devo trovarmi anche qualche svago. Intanto devo tornare in forma e decido di iscrivermi in palestra, vado a casa, preparo una sacca alla veloce e vado in una bella palestra che avevo visto per caso qualche giorno fa, non troppo lontano da casa, così potrò andarci anche dopo il lavoro.

Al lavoro faccio subito amicizia con tutti e devo ammettere che mi piace proprio, mi tiene impegnata e mi da la possibilità non solo di leggere storie stupende, ma anche di imparare cose nuove ogni giorno. Il terzo giorno due ragazze dell'ufficio a fianco al mio vengono a chiedermi di passare la serata con loro e altri colleghi per una pizza e accetto senza pensarci due volte, era proprio quello di cui avevo bisogno, una serata per distrarmi un po'.

Ci troviamo dopo il lavoro tutti insieme e andiamo prima al bar sotto l'ufficio a prendere qualcosa da bere per un aperitivo mentre aspettiamo gli ultimi che finiscono un po' più tardi. Devo ammettere che sono tutti molto simpatici e la fortuna che più o meno abbiamo tutti la stessa età quindi mi trovo davvero a mio agio. Quando anche gli ultimi si uniscono al gruppo ci spostiamo al ristorante, il posto mi sembra famigliare, ma non collego subito, ma appena entriamo due volti famigliari ci accolgono.

Cavoli sono già stata qui, è il ristorante dove lavorano gli amici di Akito, di tutti i ristoranti del mondo dovevano scegliere proprio questo? Saluto come farebbe una qualsiasi cliente e poi mi concentro sui miei colleghi, chiacchierando e cercando di non prestare attenzione a nient'altro.

Appena finiamo di ordinare, uno dei colleghi propone un brindisi e dopo il terzo brindisi, l'atmosfera si fa più vivace, io rido e non faccio più caso agli amici di Akito, voglio divertirmi non mi lascerò rovinare la serata da una cosa del genere.

Siamo arrivati al dolce, quando si sente il rumore di un bicchiere che si rompe e tutti si girano verso la fonte del rumore. In piedi vicino al bancone del bar c'è Akito, ai suoi piedi un bicchiere rotto, incontro immediatamente i suoi occhi, ma distolgo velocemente lo sguardo, tutti ricominciano a chiacchierare ignorandolo e anche io faccio lo stesso. Era li con tutti i suoi amici e ovviamente non si aspettava di vedermi lì, faccio finta di nulla, ma con la coda dell'occhio lo vedo andar via sbattendo la porta.

Prima di uscire una delle ragazze mi chiede di accompagnarla al bagno e ne approfitto anche io. Mentre lei è ancora dentro e io mi sto lavando le mani, vedo entrare la ex di Akito, con uno sguardo terribile, viene dritta verso di me.

"Senti carina, non sei la benvenuta in questo posto, così come non eri la benvenuta al bar! Lui è tornato da me! Mi ha implorato e adesso stiamo di nuovo insieme, quindi vedi di sparire o la prossima volta che ti incrocio ti farò passare la voglia di vivere!" sento nel suo alito un forte odore di alcool, non ho nessuna intenzione di litigare con lei, per fortuna la mia amica esce dal bagno e usciamo per raggiungere gli altri. 

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