CAPITOLO 17

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(T/N)'s pov
Ero ancora in ospedale e in preda alla tensione decisi di allontanarmi dalla stanza nella quale giaceva mio padre per farmi un giro.
Scesi al piano di sotto alle macchinette e presi un latte al cioccolato che nonostante fosse cosi buono non riuscì a sollevarmi neanche un po'.
Avevo ricevuto qualche chiamata da Izuku e Kacchan alle quali non avevo ancora voglia di rispondere quindi li ignorai pur sentendomi tremendamente in colpa.
I medici avevano detto che la situazione era critica e che non sapevano se mio padre ce l'avesse fatta e questo era ciò che mi creava più angoscia.
Continuavo a vagare per l'ospedale finché non vidi seduto a terra Todoroki che stava piangendo a dirotto.
Inizialmente vederlo mi sorprese, ma la sua espressione colma di dolore mi spezzò il cuore.
Misi da parte tutto il disagio che avevo avuto fino a qualche minuto prima e mi sedetti accanto a lui.

Todoroki's pov
Vidi sedersi accanto a me T/N però non provai ad asciugare le lacrime e a nascondere il fatto che avessi pianto.
Si mise per terra, con le braccia che cingevano le ginocchia e senza dire nulla mi diede un bicchiere con del latte e cioccolato. Io iniziai nuovamente a piangere e lei appoggiò la testa sulla mia spalla, e alcune sue lacrime silenziose mi bagnarono la maglietta.
Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto, finché non arrivo un infermiere che disse "È necessario che tu vada, ti sta cercando tua madre" in un primo momento fui confuso, poi capii che si stava riferendo a T/N.
"D-devo andare" disse improvvisamente imbarazzata lei, asciugandosi di fretta quelle poche lacrime che non erano ancora scivolate.

T/N's pov
Nello stesso istante in cui mi staccai da Shouto sulle mie spalle ripiombò il peso di tutti i problemi che avevo, sperai soltanto che se mi avevano chiamato era per darmi aggiornamenti positivi.
Passando per l'ala dell'ospedale in cui si trovava la camera di mio padre sentii dei singhiozzi molto forti che capii subito essere mia madre.
"T/N... s-scusa è tutta tutta colpa mia" disse prima di scoppiare di nuovo in lacrime.
Dovete sapere che i miei genitori erano entrambi Heroes e che durante la battaglia contro Stain mio padre aveva protetto mia madre che adesso viveva angosciata e con i sensi di colpa.

"Purtroppo non si risveglierà." mi disse l'infermiera con un freddo abbraccio di circostanza.
No.
No.
Non è possibile.

Non mi potete dire che mio padre, la persona che mi ha dato la vita, il primo uomo di cui una bambina si innamora, è morto.

Guardai smarrita quell'elettrocardiogramma ormai fermo e quel suono stridente che avrebbe rincorso i miei pensieri per parecchio tempo.

Rimasi lì nella camera fino a sera, quando ormai era buio e degli infermieri erano arrivati per portare via il corpo e rifare la camera per qualcun altro.

Uno di loro era molto anziano e si mise in ginocchio a parlarmi, facendomi quei discorsi che avrei sentito miliardi di volte da quel momento in poi, discorsi che mi mettevano solamente il nervoso perché mi sembravano frasi fatte e rifatte che dici solo perché sai che si devono dire.

Il giorno successivo non tornai a scuola, le chiamate di Kacchan e Izuku erano numerose ma io avevo ancora meno intenzione di rispondere di prima.

Casa era piena di persone che erano venute per delle condoglianze, tra cui la mamma di Kacchan che appena mi vide mi abbracciò e non disse nulla, ma quelle lacrime calde vennero apprezzate più di tutte le altre strette di mano o abbracci di circostanza.
Sicuramente Izuku e Kacchan avrebbero preso un permesso per lasciare il dormitorio e farmi visita a casa per cui all'orario di fine delle lezioni uscii di casa per una passeggiata, dato che non avevo la forza di incontrare anche loro, che conoscevano papà così bene.

Passai per il quartiere in cui avevo vissuto la mia infanzia, dappertutto c'erano ricordi legati a lui... l'altalena dalla quale con Kacchan mi divertivo a saltare e quella volta che sono caduta e mio papà ha fatto finta di essere un eroe in azione che mi salvava... quando mi ha insegnato ad andare in bicicletta senza le rotelle per le strade vuote... quando giocavamo a palla insieme e mi prendeva in giro perché ero bassissima....

Mi era stato portato via il mio eroe...

CIAO A TUTTI SONO TORNATA,, ditemi che ne pensate del capitolo <33

•Never knew it could mean so much• TodorokixReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora