CAPITOLO 2

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Inutile dire che ero una frana negli sport, ero priva di resistenza e di forza fisica ma non pensavo che mi avrebbe creato problemi fin dal primo giorno.
Katsuki aveva provato a darmi dei consigli su come regolare la respirazione o su come mantenere lo sforzo costante, ma il risultato fu completamente inutile.
Il professor Aizawa intendeva sottoporci a 7 prove.
A Katsuki andarono bene tutte, mentre io e Izuku avemmo qualche problema, peggiori i miei dei suoi, tanto che avevo raggiumto l'ultimo posto.
<Ma come ha fatto quella ad essere ammessa... e per di più per raccomandazione, deve aver pagato milioni!> sentii ridacchiare delle ragazze dietro di me, e poi mi accorsi che tutti mi guardavano torvi, convinti che non fossi degna di quella scuola.
Subito sul mio iride si formò una pellicola sottile e umida che ero certa sarebbe esplosa, odiavo sentirmi così, così debole e minuscola, avrei voluto tanto scomparire di lì. In quel momento si avvicinò Katsuki e mi difese <BRUTTI BASTARDI CHE CAZZO STATE A DIRE! T/N SEMBRERÀ ANCHE PICCOLINA E FRAGILE, MA SONO SICURO CHE VI FARÀ IL CULO A TUTTI PEZZI DI MERDA!> queste parole, anche se tremendamente volgari, mi rincuorarono. <Grazie, ma non dovevi..> sussurrai, in risposta ricevetti una pacca sulla schiena <Fagli vedere chi sei nell'ultima prova> disse alzandomi il pollice

Essa era il lancio di una pallina da baseball, e tutti andarono bene anche se Izuku si ruppe un dito, ma ero comunque molto felice per lui perché, conoscendo tutti i suoi problemi nel controllare il quirk, sapevo che aveva fatto un progresso.
Quando toccò a me pensai che potevo usare l'energia del mio quirk come propulsione per lanciare la pallina, però quando la presi e la lanciai non riuscii a controllare la quantità di energia che ci avevo messo e perciò a metà lancio si disintegrò. Fantastico, altra figuraccia.
Però quando alzai lo sguardo e vidi il punteggio sul dispositivo del professore non potei trattenere un larghissimo sorriso: avevo quasi superato Izuku. Però quando incontrai gli sguardi dei miei compagni mi sentii un poco a disagio; sembravano tutti sbigottiti e mi guardavano, tutti tranne Todoroki, che mi guardava con aria di sufficienza.
Si avvicinò a me <Hai un bel quirk... ma non lo sai ancora usare, si vede che non ti sei allenata molto> disse con un tono gelido.
<Si lo so ma data la mia resistenza fisica e la quantità di energia che mi serve per usare la mia Unicità, non ho potuto sfruttare al massimo il mio potere> dissi accennando un sorriso.
<Dobbiamo creare un programma di allenamento per te> si intromise il professor Aizawa, <Cercheremo qualcuno che ti possa fare da allenatore e così migliorerai anche le tue prestazioni fisiche> concluse.
<Va bene> mi sembrava una buona cosa, avrei migliorato contemporaneamente sia il mio potere che il mio fisico.

Dopo aver accompagnato Izuku in infermieria, mi diressi in classe e capii che stavano parlando degli accoppiamenti per le camere.
Guardai la lista affissa sulla lavagna che diceva che la mia compagna sarebbe stata Uraraka, la ragazza con cui aveva fatto amicizia Izuku, sembrava veramente simpatica e gentile. Quando tornai al banco le sorrisi e così anche lei di rimando.

Quando guardai Katsuki che sbraitava contro Aizawa perchè era stato messo in camera con "il bastardo diviso a metà" non potei trattenere una risata.
Non riuscii a fermarmi e dato che tutti mi guardavano abbastanza male mi giustificai <Kacchan sei così divertente quando fai quella faccia tutta arrabbiata> e riniziai a ridere.
<STRONZA LO SAI CHE NON MI DEVI CHIAMARE COSÌ! TE LO DICO DA QUANDO ABBIAMO TRE ANNI MA TU E L'ALTRO BASTARDO A FORMA DI BROCCOLO CONTINUATE> urlò.
La sua espressione era così buffa che non potei non riscoppiare a ridere ma stavolta trascinai l'intera classe, tutti tranne il diretto interessato che era sempre più arrabbiato e Todoroki che continuava a mantenere la sua espressione fredda.
<Basta ragazzai, adesso è il momento di calmarvi e di portare le vostre cose varie in camera> disse Aizawa e se ne andò lasciando sulla cattedra le chiavi delle varie stanze. La nostra era la C12 mentre quella di Todoroki e Katsuki era la C13, proprio le due camere opposte. Durante il tragitto classe-dormitorio chiacchierai con Uraraka e scoprii che era veramente una persona gentilissima e pronta ad aiutare il prossimo, ma che quando serviva tirava fuori gli artigli.

Aprimmo la porta della camera, aspettando di ritrovarci mezzo metro quadro, ma eravamo totalmente fuori strada; C'era una camera enorme che aveva due letti a due piazze, due armadi enormi, due scrivanie e un mobile. Non mancava uno specchio gigante. C'era anche un salotto e il bagno: nel salotto c'era un divano gigante e comodissimo, una tv al plasma e anche una Play Station, e un tavolino da te. Nel bagno invece c'era una vasca-doccia, un lavandino, il water e il bidet. Era un paradiso e non potei trattenere dei gridolini di gioia.

Uscii e andai a bussare nella C13 per vedere se anche la camera di Katsuki era bella come la nostra e anche perché molti dei miei vestiti erano nella sua valigia perché non entravano nella mia. Mi aprii invece Todoroki e sembrava un po' sorpreso di vedermi <Ehm.. ciao volevo solo chiedere se anche questa camera è figa come la nostra> dissi, non sapevo ancora perchè la presenza di Todoroki mi metteva così a disagio.
<Entra pure così vedi con i tuoi occhi> disse facendomi segno di entrare.
Sì, anche questa camera è bella come la nostra, sono praticamente uguali. <Dove è Kacc- ehm dove sta Katsuki-kun?> chiesi. Lui mi indicò il bagno, io mi avvicinai alla porta e bussai <Ehi mi ridai i vestiti?> dissi attraverso la porta cercando di ignorare lo sguardo di Todoroki.
<Puoi prenderli da sola> disse con un tono strano. Offeso per prima? No forse deluso.
<Katsuki... se ti ha dato fastidio il mio comportamento mi dispiace> sussurrai abbassando la testa.
In quel momento uscii dalla stanza ed era un po' bagnato, segno che si era appena fatto la doccia. <Non importa> disse comunque ignorando il mio sguardo. Pensai ad un modo per farmi perdonare e trovai un suo punto debole <Al piano di sotto ci sono le cucine.. Se vuoi posso preparare le ciambelline al cioccolato che tanto ami> dissi sapendo di aver colto nel segno.
Alzò subito lo sguardo e io non potei trattenere una risatina, aveva un'espressione da bambino.
<Todoroki-kun se vuoi puoi venire anche tu> dissi gentilmente.
<Va bene T/N > disse lui mentre uscivamo.

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ecco un altro capitolo, tranquilli non è una BakugouxReader, ma solo non voglio farli innamorare subitissimo
byee🌹🌹

•Never knew it could mean so much• TodorokixReader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora