Prologo- La Perfezione

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I get along without you very well
Of course I do
Except when soft rains fall
And drip from leaves
Then I recall
The thrill of being sheltered in your arms

Nelle tue braccia.
Pensò Valentine, chiudendo gli occhi per ascoltare meglio il testo di I get along without you very well, intonato da Chet Baker.
Sentiva la voce proveniente dal grammofono accarezzargli il cervello, poi la mente, e infine le idee che vi si racchiudevano.
Espirò malinconico.
Si alzò dalla poltrona di pelle lattea e, camminando a piedi scalzi, raggiunse l'acquario.
Luci fluorescenti vorticavano e colmavano l'acqua di colori sgargianti.
Illuminavano ora di arancio, ora di porpora delle meduse, che erano l'unico popolo di quel luogo sottomarino.
La minuscola Atlantide scorreva per tutta la lunga parete del soggiorno e i neon posti sopra l'acquario erano l'unica illuminazione dell'ambiente.
Nella penombra, Valentine spiava quegli esseri di gelatina colorata con profondo interesse, corrugando la giovane fronte.

What a guy
What a fool am I
To think my breaking heart
Could kid the moon

Valentine amava in un particolare modo aspro e malinconico quel brano.
Raccontava una storia, una storia di tristezza, ma al contempo in quelle parole si racchiudeva una delicata amarezza, di un falso convincimento.
Qualcuno, in quel racconto narrato dal giradischi, sentiva la tremenda mancanza di una persona con cui, un tempo, aveva condiviso un legame profondo.

Qualcosa, nel mio caso.
Pensò Valentine, girando da un lato all'altro dell'acquario, ispezionandone ogni angolo, osservando ogni medusa che si muoveva sinuosa nell'acqua trascinandosi appresso come catene i sottili tentacoli.
Quella storia era sua, era evidente che parlasse di lui.
E della sua confidente.
Della sua Dea.
La perfezione.
La perfezione, quell'idea astratta che Valentine bramava più di ogni altra cosa, che qualche giorno lo veniva a trovare, come una Musa in procinto di suggerire all'Aedo quali eroiche gesta narrare.
E lui, un cantore, udiva la sua Calliope sussurrargli le più dolci e perfette parole.
Valentine sentiva di appartenere a quell'idea inconsistente, priva di fondamenta.
E per lei provava la stessa passione che il creatore del testo nutriva per un'anonima figura.
C'erano momenti in cui Valentine rifiutava l'idea di appartenerle, si convinceva di esserne finalmente libero, ma lei era sempre così vicina, a osservarlo oltre la parete dell'acquario, contornata da meduse, con i capelli fluttuanti e i lineamenti illuminati dai neon accesi.

I get along without you very well,
Of course I do.

No, lui non poteva sfuggire alla perfezione, se n'era reso conto molto tempo prima, quando si sentiva angosciato se le posate non erano perfettamente allineate, se l'acquario non era perfettamente pulito.
Se la sua vita non era perfetta.
Non aveva ancora trovato un modo per rendere la sua esistenza impeccabile, per eliminare ogni minima sbavatura dal suo esistere.
Ne stava facendo una malattia.

C'è poco tempo.
Pensava.

Troppi pochi giorni prima della morte.

Doveva riuscire a rendere la sua vita ineccepibile prima del buio.
Perché era certo, ne era sicuro, che se non fosse riuscito nell'intento la sua Dea lo avrebbe aspettato anche dopo la morte per rinfacciarglielo.

Valentine appoggiò una mano contro la parete dell'acquario e subito avvertì il gelo del vetro fondersi con la sua pelle nuda.

Eccola lì.

Il giovane stirò le sottili labbra in un irrefrenabile sorriso.
La Perfezione gli si avvicinò, gocciolante e con gli occhi coperti da due meduse in procinto di sciogliersi.
Poi, lieve, mormorò al suo orecchio la soluzione.
Quella volta lei aveva deciso di aiutarlo, finalmente la vita di Valentine sarebbe stata come lui aveva sempre voluto.
E si rimproverò per non averlo capito prima, per non aver compreso quale fosse la soluzione, anche se era sempre stata lì, splendida, a supplicare di venir esposta alla luce.

Se l'omicidio era la chiave per renderlo veramente perfetto, allora lo avrebbe compiuto nel migliore dei modi.
Come la sua Dea gli ordinava.

EnigmaWhere stories live. Discover now