Parte XI.

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Settembre 2013.

Una mia cara amica, Cassie, si era messa con uno dei migliori amici di lui. Erano una coppia splendida, ma con un unico difetto: litigavano a non finire, e avevano sempre bisogno degli avvocati difensori.

E quel giorno di settembre, era il mio turno.

Io e Cassie raggiungemmo il loro luogo d'incontro a piedi, e guardando la mia amica, un po' la invidiai, perché per quanti litigi potessero avere, erano sempre l'uno accanto all'altra.

Quel giorno la mia amica aveva deciso di truccarmi (cosa insolita per me), mettendo in risalto le mie labbra con un rossetto molto appariscente. Non mi sentivo completamente me stessa, ma tanto sapevo che avrei poltrito in una panchina, ascoltando le loro urla, fin quando non si sarebbero baciati e così via.

Ricordo che non appena vidi il fidanzato della mia amica con lui, mi sentii mancare. Io non ero pronta a vederlo. Non conciata in quel modo. Non con quel trucco orribile, con quei vestiti e con...bè, non mi ero preparata psicologicamente.

Ci salutammo con un cenno della testa (io imbarazzata più che mai) e vidi con la coda dell'occhio che i nostri amici se ne stavano andando. Preciso che non eravamo da soli, ma c'erano altri due ragazzi, che avevo totalmente ignorato vedendo qualcuno lì.

«Cassie! Fermati, dove diamine stai andando?» sembravo una disperata.

«Dobbiamo parlare...ci sono loro a farti compagnia!» sorrise, e scomparve in men che non si dica.

Mi guardai intorno, e con un sospiro mi sedetti sulla panchina dietro di me.

Gli altri due ragazzi aprirono discorso con me, e parlammo per un po'. Cercai di ignorare lui, che di tanto in tanto interveniva, ma che speravo non mi rivolgesse parola.

E mi sbagliavo, perché fece di peggio.

«Ehi, ragazzi, perché non andate a chiamare Gary? O Luke?»

I due lo guardarono straniti, e iniziarono a ribattere.

Inutile dirvi che tanto fece, che quei due se ne andarono, lasciandoci soli. Soli per la prima volta da tanto tempo. Ricordo che dondolavo le gambe a più non posso e che il cuore stava per uscirmi fuori dal petto.

«Ma come ti sei conciata? Cos'è questo rossetto? Ti sta malissimo, non ti sei mai truccata così.» iniziò.

Sapevo che quel rossetto mi stava malissimo, ma chi era lui per cacciar via tutti gli altri e dirmi in quel modo? «Sì, lo so. Sono praticamente stata costretta a metterlo, anche se adesso sembro un pesce. Ma non devo dare spiegazioni a te, comunque.»

«Toglitelo.»

Lo guardai storto. «Si dà il caso che non abbia salviette a portata di mano. E comunque grazie per il consiglio, ma so scegliere da sola cosa fare e cosa non fare.»

Non rispose, e si sedette di fianco a me. Era nervoso, non riusciva a stare fermo, ma non disse niente per un po'.

«Che ne dici se andiamo a sentire quello che si dicono? Almeno lo sentiamo senza eco, visto che da qui si sentono le grida attutite della tua amica.»

Risi, e ci alzammo per andare ad origliare i nostri amici, nascosti in un angolo.

Lui andò avanti, coprendomi, e io mi misi dietro di lui, cercando di nascondermi. Era diventato un po' più alto, nel giro di un anno, ma non troppo. Eravamo quasi alti uguali.

Si voltò verso di me per dirmi qualcosa, e ci trovammo a pochi centimetri di distanza. Non disse nulla, e mi guardò. Non eravamo mai stati tanto vicini. Non avevo mai visto i suoi occhi a quella distanza. Erano indescrivibili: un po' azzurri, un po' grigi. Erano belli, profondi, espressivi. E smettere di guardarli era un'impresa ardua, soprattutto per me, che li avevo avuti lontani per così tanto tempo.

Adoravo pensare che se non avessi avuto quel rossetto orribile, mi avrebbe baciata. Ma non fu così.

Dopo aver origliato abbastanza, scappammo da un cane che iniziò a rincorrerci, per poi fermarci a ridere, in piedi su una panchina, come due idioti. Ci fu un attimo di serietà in cui ci guardammo, e poi ci ricomponemmo e tornammo sui nostri passi.

Quel giorno non fece altro che guardarmi e comportarsi in modo strano...ma cari lettori, lui non fece niente e non disse mai niente.

Come da copione, come sempre.


Come stelle cadenti.Where stories live. Discover now