Zayn Malik un disastro.

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Pov. Zayn

Certo, devo ammettere che l'amica di Liam non era niente male. Giorgia. Mi è sempre piaciuto quel nome.

Stava in silenzio davanti a me, l'imbarazzo si era impossessato di nuovo di lei. Così, quando mi accorsi che la stavo già fissando da tanto tempo, decisi di parlare.

«Devi scusarmi, questa prima era la mia stanza e non sapevo che Liam fosse già arrivato, né che sarebbe venuto con la sua fidanzata.»

«Oh, non sono la sua fidanzata.» Bingo. «Sono la sua migliore amica.» sorrise. Aveva un bel sorriso, denti bianchi e perfetti. Cazzo, Zayn, basta! La stai fissando di nuovo!

«Oh capisco. Beh, è strano che il tuo fidanzato ti abbia lasciato partire con un altro ragazzo.» decisi di provocarla. Volevo capire che tipo di ragazza era: in sostanza, volevo capire la percentuale di possibilità che avevo per portarmela a letto.

«Non ho un ragazzo.» rispose abbassando gli occhi. Li alzò leggermente e fissò i tatuaggi delle mie braccia.

«Ti piacciono?»

«Si, tanto.» sorrise non smettendo di guardarli. Sembrava non riuscisse a guardarmi negli occhi.

«Tu non hai un tatuaggio?»

«Ehm, no. Non mi piacciono sul mio corpo.» abbassò nuovamente gli occhi. «Non mi piace principalmente il mio corpo.» sussurrò, sperando sicuramente che non la sentissi.

«Non ha niente che non vada, proprio niente. » lei, finalmente, mi guardò negli occhi. Erano più belli di come li avevo notati prima. Le feci l'occhiolino.

«Grazie.» arrossì.

Se l'avessi detto alla ragazza con cui sono stato ieri notte, mi avrebbe già buttato sul letto.

«Scendi a mangiare?» cambiai discorso.

«Oh, si. Sistemo le ultime cose e scendo. Sai, vorrei evitare che qualcun altro trovi la mia biancheria intima in giro.» rise.

«Già, credo che sia un' ottima idea.» risi. «Vuoi che ti aiuti?» sorrisi malizioso.

Spalancò gli occhi. «Ehm, no. Non credo sia una buona idea.» mi fermò cercando di guardarsi intorno.

«Come vuoi.» dissi baciandole la guancia e uscendo dalla sua stanza.

La mia presenza la innervosiva e questo mi piaceva.
Pov. Giorgia

Che figura di merda. Giuro che non lascerò mai più i miei reggiseni nemmeno sul letto. Non smettevo di fissare i suoi tatuaggi, mi ricordavano qualcosa. Oltre al fatto che attraevano da morire. E quando mi ha salutato, spero non si sia accorto dei brividi.

Presi mutande e reggiseni e li infilai dentro i cassetti del mio comodino.

Recuperai il mio giubbino e trassi fuori dalla tasca il mio disegno. Mi sedetti alla scrivania e lo posai davanti a me. Lo fissavo, non capivo come mai avessi fatto quel disegno, tanto meno quel sogno.

Sentii una voce chiamarmi.

«Giorgiaa! Scendi, il pranzo è pronto!» gridò Louis.

«Arrivo!» rispose Niall.

«Niall! Dicevo a Giorgia, non a te!»

Risi. Quei ragazzi erano troppo divertenti!

«Arrivo, Louis! » lasciai il disegno e scesi le scale. Non vidi l'ultimo gradino e caddi su Zayn, che mi afferrò per i fianchi.

«Anche se ti mancavo, non c'era bisogno di dare tutto questo spettacolo.» disse ridendo.

Cavolo, che figura. «Scusami.» dissi sorridendo imbarazzata.

The Bradford bad boy.Where stories live. Discover now