Preparativi.

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16 Settembre

Aprii gli occhi. La stanza era al buio, non vedevo nulla, soltanto nero. Eppure riuscivo a percepire la presenza di qualcun altro nella mia camera. Guardai l'orario che veniva proiettato sul tetto dalla sveglia: 3:57. Cosa faceva quel qualcuno in camera mia a quell'ora? Lo sentivo, era vicino alla porta. Rimasi immobile sotto le coperte. Udivo i suoi passi, procedeva verso il mio letto. Chiusi gli occhi: avevo paura. Sentii le coperte che venivano scostate e un corpo caldo stendersi al mio fianco. Volevo urlare, ma in quel momento mi cinse la vita con il braccio. Schiusi leggermente gli occhi. Il chiarore della luna lo illuminava con un raggio: era tatuato, interamente tatuato. Intuii che era un ragazzo. Un brivido mi percosse la schiena; in quel momento, però, il piacere che provavo era più forte della paura. Automaticamente e senza pensarci, allungai la mano per prendere la sua ma la ritrasse per portarla sulla mia guancia. La accarezzò. Un altro brivido. Gli toccai la mano. Il calore che emanava mi rassicurava allo stesso tempo. Sentii il suo fiato sul collo, sempre più vicino alla mia bocca. Mi ci volle poco per capire cosa stava per fare. Decisi di lanciarmi, dopotutto questo giochetto mi piaceva.

Mi avvicinai quando...

«Giorgiaa! Alzati o farai tardi!»

Le urla di mia madre mi fecero sobbalzare. Guardai la finestra e notai che il sole splendeva illuminando tutto il viale.

Mi alzai e, dopo essere uscita dal bagno, in 5 minuti mi preparai. Recuperato il cellulare, mandai un messaggio ad Emma: "Buongiorno scimmia! :* "

Scesi in cucina, mentre lasciavo il cellulare sul bancone, esso tremò: "Buongiorno babbuina! :* "

A modo suo, era dolce. Sorrisi. Mi mancava terribilmente odiavo dover vivere in una città lontana dalla sua. Città... Lontano... L'Inghilterra! Merda, non le avevo ancora detto niente! Composi il numero. Squillava. Rispose subito con quella sua vocina squillante. «Buongiooornoo!»

«Ehi tontaa! Devo dirti una cosa! Liam ha...» mi interruppe, come sempre.

«Sta' zitta, anche io devo raccontarti una cosa! Inizio io!» come al solito. «Mamma mi ha iscritta ad un corso d'inglese che include un viaggio in Inghilterra!! »

Spalancai gli occhi. «COSA? MA..MA..IO..»

«Si, si, lo so. Anche tu vorresti venire in Inghilterra, perché è il tuo sogno e blablabla..» stronza come sempre. «Ma dovresti essere felice per la tua migliore amica! Io lo sarei se tu...» stavolta fui io ad interromperla.

«Porca carota vuoi stare zitta!?»

Rise. «'Porca carota'? Ma da dove ti vengono?? »

Trattenni una risatina. «Liam dice che lo ripete in suo amico inglese.»

«Tipo strano il suo amico...»

«Che ne sai? Magari è carino!»

Ridemmo. «Stavo dicendo: LIAM HA ISCRITTI ENTRAMBI AL TUO STESSO CORSO D'INGLESE! PARTIREMO TRA 6 GIORNI!»

Dovetti allontanare il telefono dall'orecchio perché avrebbe potuto perforarmi il timpano. «QUESTO SIGNIFICA CHE STAREMO INSIEME PER 2 ANNI! WAAAA!»

Finalmente! Di nuovo con la mia ragione di vita. Sarebbe stato un viaggio fantastico. Restammo al telefono fino a quando non entrai a scuola. Una volta in classe non vidi Liam. Feci per chiamarlo, ma mi arrivò un messaggio: era lui. "Buongiorno piccola. Oggi non vengo a scuola, devo sbrigare un paio di cose prima del viaggio. Fammi sapere come va l'interrogazione. Bacio x."

Merda. L'interrogazione. Avevo scordato tutto. Mi sedetti e iniziai a ripassare tutto quello che in realtà non avevo studiato.

Holmes Chapel.
Pov. Harry

Un grido mi svegliò e saltai giù dal letto. Ancora rimbambito, cercavo di capire cosa fosse stato ma ad un tratto suonò il mio cellulare. Lo guardai: Liam. Risposi. «Ehy anglo-italiano! Come vanno le cose? »

«'Anglo-italiano'? Ma che cazz... Comunque, hai preparato tutto per il nostro arrivo?»

«Oh si, Liam, anche io sto bene! Grazie per il pensiero!»

Non rispose. Capii che era nervoso. Sbuffai.

«Si. È tutto pronto. Perché tanto nervoso?»

«Giorgia è la mia migliore amica! L'Inghilterra è il suo sogno ed io non voglio deluderla!»

«Okay, okay. Ti ho già detto che anche i ragazzi staranno qui? Beh perché i ragazzi hanno deciso di diventare "indipendenti" e di venire a vivere da soli...con me.»

Lo sentii ridere. «Sempre i soliti. Bene così Giorgia li conoscerà prima del previsto...»

Si bloccò. «Oh no.»

«Cosa c'è ora?»

«Chi ci sarà di preciso? »

«I soliti: Louis, Niall e Zayn.»

«Zayn? Ti prego dimmi che ha una ragazza per questo mese.»

«Liam!»

«Che c'è? Vorrai dirmi che non cambia una ragazza al mese?»

«No, ma è pur sempre uno dei nostri migliori amici!»

«Si, ma ho paura per Giorgia. Sappiamo tutti che Zayn ha un fascino che fa cadere tutte ai piedi.»

«Si. Ma la tua amica deve comunque stare attenta.»

«Ora che ci penso, non dovrei preoccuparmi. No è il tipo di ragazza che va a letto con il primo che passa.»

«Vuoi dire una 'puttana'?»

«Harry! Sei sempre il solito volgare. » concluse con una risata.

Risi anch'io e chiusi la chiamata.

Quanto mi mancava. Non vedevo l'ora che arrivassero.

Scesi giù ricordandomi del misterioso rumore che mi svegliò e che non cessava. Vidi Zayn in mutande steso sul divano mentre guardava una sfilata di ragazze in bikini, e Niall litigare con Louis.

«Cazzo state facendo voi due?» urlai.

Si fermarono. «Louis ha mangiato l' ultima fetta di crostata.» disse furioso Niall che aveva l'aspetto di un bambino.

«E cosa? Hai intenzione di farglielo vomitare?» chiesi.

Niall guardò Louis, che disse: «Ho paura di si.»

Ripresero la rincorsa mentre mi buttai sul divano. «Zayn ma non ti stanchi mai?»

Mi guardò. «Fino a quando non troverò una ragazza con cui passare il resto della mia vita, no. Non mi stancherò mai.»

«Il che è impossibile!» dissi.

Sorrise malizioso. «Lo so.»

The Bradford bad boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora