.^Capitolo 36^.

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"Notizie dell'ultima ora: in una fabbrica abbandonata, distante vari chilometri da New York, è stato appiccato un fuoco che ha completamente distrutto l'intero edificio. I pompieri sono stati mandati sul luogo accompagnati dalla polizia con delle ambulanze e ai piedi delle macerie sono stati trovati undici feriti, privi di sensi e con varie ustioni non troppo gravi dovute alle fiamme, che sono stati subito soccorsi. I poliziotti hanno provato a ricreare una versione dell'accaduto, ma i feriti non hanno saputo rispondere. Vi faremo sapere di più nelle prossime ore."

[...]

"ODDIO, DIPPER! MIO DIO!"

Mabel Pines stava stritolando tra le sue braccia il fratello Dipper, avvolta da uno strato di preoccupazione e sgomento dopo l'accaduto alla fabbrica abbandonata.
I suoi occhi lucidi stavano facendo scendere delle lacrime di gioia miste a paura, sotto gli occhi del demone dorato che li osservava seduto sul divano di casa sua con lieve sorpresa.
Dipper non faceva altro che stringere a sé la sorella e mormorarle parole di conforto, dicendole che ormai era lì con lei e che stava bene.
Si trovavano nel salotto della casa di Bill e non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altra, dato che non si erano visti per almeno due settimane o a che di più.

"Sono qui, Mabel... Sono qui, ora..." Affermò il castano con voce dolce, accarezzando la nuca della sorella.

Si potevano sentire tranquillamente i singhiozzi della giovane adulta nel silenzio della sala sfarzosa appartenete a Bill, che cercava di non guardarli per una questione di rispetto.
Anche se il demone era l'ultima persona con cui si poteva parlare di rispetto.
I due gemelli continuavano a tenersi stretti in quel fraterno abbraccio dolce e affettuoso, che però conteneva la paura e la preoccupazione della sorella.

"Stai bene... Stai bene..." Continuava a mormorare la castana con voce rotta, non riuscendo a staccarsi dal fratello.

Quando alla fine riuscirono a guardarsi finalemente negli occhi, Dipper le sorrise con tutta la dolcezza che aveva in corpo e la rassicurò solamente con quel gesto.
Mabel allora cercò di darsi un contegno per due motivi: il primo fu il luogo in cui si trovava, ovvero una zona completamente diversa da quella in cui era abituata, proprio come suo fratello, e il secondo motivo fu la presenza del demone in sembianze umane che la metteva leggermente in imbarazzo.

"... Grazie, Ethan... Per aver portato via mio fratello... Da quel posto..." Affermò la sorella con qualche singhiozzo, tenendo lo sguardo basso.

Dipper odiava mentire alla propria sorella gemella, ma non voleva farla preoccupare ancora di più e il piano di Bill stava andando a gonfie vele.
Le aveva spiegato che dopo l'incidente e dopo l'arrivo dei soccorsi, Dipper aveva chiamato Bill per venirlo a prendere, dato che era uno dei pochi a cui non servivano cure estreme per colpa delle ustioni dovute alle fiamme, ma solo qualche bendaggio e qualche pomata.

"E di che, Mabel? Mi sono precipitato subito da lui non appena ho saputo della notizia!" Affermò con tono preoccupato il demone, facendosi odiare da Dipper in quanto stesse fingendo.

Mabel annuì e guardò il fratello ancora una volta, con uno sguardo colmo di sgomento e ansia.
Aveva gli occhi rossi per colpa del pianto e il suo respiro era sempre mozzato da qualche singhiozzo.

"Quindi... Vuoi rimanere qui...?" Chiese la sorella con un tono di tristezza nella voce, sperando in un no come risposta.

Dipper rimase a guardarla per qualche secondo senza proferire alcuna parola, fino a che non spostò lo sguardo verso Bill che lo osservava con un'espressione quasi annoiata.
Era strano vederlo senza quel solito sorriso inciso sul volto, in quanto la sua caratteristica principale era proprio il suo ghigno sensuale privo di pudore e avvolto dalla perversione, ma questa volta non vi era alcun segno di malizia o altro.
Alternò gli occhi tra i due un paio di volte e sospirò, mettendo le mani sulle spalle della sorella e guardandola negli occhi.

Non puoi resistermi, Pinetree - Bill Cipher x Dipper PinesDonde viven las historias. Descúbrelo ahora