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Nico's pov

Mi appoggiai al parapetto del tetto. Avevo tutta la città sotto di me, tutta la città sotto il mio sguardo. Una lacrima cominciò a scendermi lungo la guancia, lentamente. Non mi preoccupai di asciugarla, non c'era nessuno con me.
Rividi Will davanti a me, che mi lasciava per andare incontro a quel ragazzo.
Rividi il suo sorriso, il suo bellissimo e luminoso sorriso, quando il ragazzo gli era venuto incontro.
Li rividi davanti a me, abbracciati.
Un'altra lacrima seguì la prima. E poi un'altra e un'altra ancora. Era evidente che non potevo fare parte del mondo di Will. Era quel ragazzo a farne parte. Lui era ricco. Lui aveva la villa. Lui faceva feste grandiose. Lui sapeva divertirsi. Lui faceva sorridere Will. Io no. Io non ero niente di tutto ciò.
Alla tristezza seguì la rabbia. Mi aveva illuso. Mi sentivo usato, preso in giro. Mi misi la mano in tasca e tirai fuori una lametta da rasoio. Mi tirai su la manica e accarezzai la mia pelle con il filo della lama. Poi lo rifeci con più forza. Ripetei l'azione finché il mio braccio non si trasformò in un intrico di linee rosse. Delle gocce di sangue caddero a terra, mischiandosi alle mie lacrime. Guardai nuovamente giù. Era l'edificio più alto della città. Improvvisamente il vuoto sotto di me si fece incredibilmente invitante. Scavalcai il parapetto, facendo penzolare le gambe. Stavo per spingermi giù, quando due braccia mi strinsero la vita.
"Ti prego, Nico, non farlo" la sua voce era rotta dal pianto, e sembrava anche senza fiato. Probabilmente aveva corso.
Mi voltai. I suoi occhi, i suoi bellissimi occhi azzurri, erano lucidi per le lacrime. Non risposi.
Lui notò i tagli sul mio braccio.
"Hai ricominciato... perché?" chiese
"Per colpa tua, Will. Sei tu la causa per cui ho smesso, e sei tu la causa per cui ho ricominciato"
A guardarlo sembrava che il mondo gli fosse caduto addosso. Mi fece scendere dal parapetto e poi si staccò da me.
"Scusa, Nico. Non mi farò più vedere. Non merito nemmeno di stare qua a parlarti" disse. Avrei voluto dirgli che avrei dimenticato tutto, che avrei smesso di tagliarmi, purché lui restasse. Ma non lo feci. Perché sarebbe stata una bugia. Non sarei riuscito a dimenticare come aveva sorriso vedendo quel ragazzo. Al pensiero una lacrima si fece strada sul mio volto, imitando quelle ormai scomparse che l'avevano preceduta poco prima. Lui la notò. L'asciugò passando delicatamente il dito sulla mia guancia.
"Nico" mormorò prima di abbracciarmi.

counting stars ~ solangeloWhere stories live. Discover now