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Nico's pov

Quando tornai al rifugio, corsi alla mia stanza e mi tuffai sul materasso. Gridai contro il cuscino. Ci eravamo baciati. Mi rivoltai a pancia in su e sorrisi. Per una volta potevo permettermi di sorridere
Per una volta riuscivo ad amare
Per una volta mi fidavo di qualcuno
Ero felice.
Sentii bussare alla porta. Entrò Percy.
"Nico cosa volvevi dir- si bloccò e mi fissò incredulo- Nico, tu stai sorridendo!" esclamò sorpreso. Risi, e l'espressione sul suo volto divenne ancora più sorpresa.
"Posso saperne il motivo?" lo guardai dubbioso. Mi avrebbe cacciato? Ero innamorato di un ragazzo, che peraltro era anche il figlio di un riccone. Non poteva. Aveva promesso. Ricordavo ancora la sua promessa.
Eravamo tutti su un tetto, i sette, le cacciatrici, io e Bianca.
"Avete violato le regole del mio territorio. Niente uomini" disse Artemide, la ragazza a capo delle cacciatrici.
"È solo un bambino, e ci stavano inseguendo degli uomini armati" ci difese Bianca
"Siete membri di una gang nemica e siete entrati nel nostro territorio. Non ci sono scuse" rispose Artemide, secca
Ci eravamo da poco uniti ai sette, quando nostra madre era morta. Mio padre non l'avevo mai conosciuto e non avevo intenzione di farlo.
"Cosa dovremmo fare?" chiese Bianca
"Unisciti a noi e abbandona il bambino. Se lo farai, i suoi misfatti saranno perdonati" rispose Artemide
"Lasciare Nico? Ma è mio fratello. Ci sono solo io a badare a lui. Non posso abbandonarlo" cercò di ritrattare Bianca, con le lacrime agli occhi.
"Questa è l'offerta. Prendere o lasciare"
Bianca mi guardò, un lungo sguardo colmo di affetto e di tristezza.
"Devo andare, fratellino. Per te, per salvarti" disse, una lacrima che le rigava la guancia. Ci abbracciammo, e io ancora non capivo. Non riuscivo a capire, anzi, non volevo capire.
"Percy, prenditi cura di lui" disse a Percy, tornata impassibile. Lui annuì.
"Promettimelo" aggiunse Bianca
"Te lo prometto, Bianca, proteggerò Nico, fino al tuo ritorno" disse lui, poggiando una mano sulla mia spalla. Era solo un ragazzino.
Bianca non tornò mai. Un giorno arrivò una cacciatrice, ad annunciarci che era morta. Non piansi. Il mio dolore era troppo grande per lacrime di acqua salata. Preferii il sangue. E così cominciai a tagliarmi.
Una lacrima mi stava scendendo lungo la guancia, mentre Percy mi guardava preoccupato.
"Stai bene, Nico?"
"Si" borbottai
"Cosa dovevi dirmi?"
"Sono felice perché... sono innamorato" nel pronunciare queste parole arrossii
"È bella, vero? Scommetto che ha gli occhi..."
"È un ragazzo, Percy" lo interruppi
Lui mi guardò, confuso. Poi parve avere un'illuminazione.
"Un ragazzo" disse
"Già " risposi
"Uhmm. Ok, sono felice per te, Nico"
Tirai un enorme sospiro di sollievo dentro di me. Era ancora un po' stupito, ma sarebbe riuscito a metabolizzare la cosa.
Se ne andò, e io tornai a guardare il soffitto, pensando a Will. Rividi i suoi occhi, il modo in cui guardava i miei, come se fossero la cosa più bella e preziosa che avesse mai visto. E tornai a sorridere.

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