Capitolo 36 - Giorno 369

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- E quindi non ci sei andata per questo? –
- Già... non ci sono riuscita. – rispose Jae alla sua migliore amica – E poi ho pensato che sarebbe stato meglio rimanere qui a Seoul per quando ritorneranno i ragazzi e dovremo cominciare un'importante fase di marketing. -
- Mah... secondo me dovevi andarci, insomma potevi partecipare ai BBMAs 2019! Ora ti vedevo in TV! – esclamò cercando di sdramatizzare l'intera faccenda.
- Sì, però ci siamo lasciati da poco più di un mese... non ci avrebbe fatto bene vederci. – sussurrò Jae tentando di ignorare la stretta al cuore.
- Ma non è mica giusto... lui è sempre nei giornali, sui poster in città, uffa! Vorrei che fossi anche tu una celebrità, così anche lui ti vedrebbe ovunque. – Jae ridacchiò al commento di Nari – Tu la fai troppo semplice per lui. Fai di tutto per non farti vedere alla BigHit... scema!
- Così è meglio per tutti. – affermò piano, guardando distrattamente il tramonto davanti a se – Comunque! Cambiando argomento, hai più notizie di Daeshim? –
- Sì... sta morendo al lavoro, ha così tanto da fare... però lo assumeranno a tempo pieno in qualche mese quindi... sarà un autentico avvocato. Io invece con la NASA vado alla grandissima. Lavoro da casa ed è già dire tanto.

Jae sorrise al nulla ancora una volta, felice che i suoi migliori amici stiano andando avanti con la vita, che si stessero costruendo un futuro. Anche per lei le cose andavano bene alla BigHit: il lavoro le si addiceva, i suoi compagni le volevano bene ed anche con Jeremy le cose sembravano essersi chiarite.
Avevano avuto una discussione aperta un paio di settimane addietro ed i due finalmente gettarono alle spalle le incomprensioni avute durante l'ultimo anno.
L'americano ridiventò parte integrante del gruppetto di Jae, vedendosi quasi ogni giorno la sera a casa della ragazza oppure al luogo che diventò loro: The Min's.

Non parlò mai con lui del perchè Jungkook e lei avessero chiuso, però neanche lui chiese informazioni a riguardo: era come se tutti facessero finta che non fosse successo nulla, l'unica con cui parlava di questo argomento era appunto Nari e comunque in piccole dosi.
Daeshim e Jimin, una volta che Jungkook e Jae si lasciarono, non ebbero più molte occasioni di vedersi, anche perchè dopo la chicchierata nella stanza d'hotel che ebbero, i due si sentivano più che altro per telefono: Daeshim aveva bisogno di supporto ora che aveva accettato finalmente se stesso e Jimin aveva bisogno di aiutare qualcun altro per infondersi a sua volta la giusta sicurezza in se stesso.
Yoongi e Nari si sentivano distrattamente, quasi una volta alla settimana, senza mai parlare di loro due, senza mai dare voce ai sentimenti che provarono entrambi, tutti e due concentrati sull'aiutare i loro migliori amici a curare il loro cuore spezzato ed a informarsi a vicenda su quello che stava accadendo.

Jungkook si buttò a capofitto nel lavoro, evitando rigorosamente l'arogmento Jae con chiunque e quando sentiva qualcuno parlare di lei, tentava sempre di scappare dalla situazione o semplicemente cambiare argomento.
Gli faceva male, estremamente male non saperla più sua, non poterle sentire la risata, parlarle, ricevere i suoi baci però era fortemente spinto da quello che gli aveva detto l'ultima volta la ragazza: "vivi il tuo sogno", ed è esattamente questo che Jungkook intendeva fare.
Per se stesso ed anche per lei, in così modo che renda onore alla loro relazione, diventando un uomo del quale sarebbe stato fiero.

Ci furono le serate positive, quando credeva che sarebbe sopravissuto al dolore senza problemi, c'erano state le sere nelle quali la disperazione prendeva il sopravvento, l'assenza di lei facendolo sembrare quasi in astinenza ed imponendo al suo cervello un pensiero fisso: chiamala ma aveva combattuto eroicamente con tutti gli stati d'animo che quella dolorosa separazione aveva portato.
Ancora soffriva ed avrebbe sofferto per molto, però l'idea che stava facendo quello che Jae gli aveva chiesto lo rendeva quasi felice.

Quasi le stesse cose le provava Jae, che vedendolo felice facendo quello che amava, non potè che sentirsi fiera e contenta di averlo lasciato andare, convincendosi sempre di più di aver fatto la scelta giusta. La pena che sentiva lei era però poco pargonabile con quella di Kookie perchè, per quanto tentasse, il suo cuore continuava a gridarle che nessun altro nella sua vita sarebbe stato in grado di farle provare quello che sentì con lui. Oramai era una certezza con la quale tentava di vivere.

- Comunque, ci vediamo al The Min's in un'oretta? – domandò Nari in fine, ricevendo una risposta positiva da Jae.

Dall'altra parte del mondo, specificamente in America, Jungkook era con i suoi compagni sul tappeto rosso, con giornalisti e fan urlanti davanti a loro e diverse celebrità all'interno dell'edificio. I suoi occhi erano quasi stati accecati dalla moltitudine di flash causati dalle macchine fotografiche e tra i giornalisti anonimi, vide anche Jeremy che li aveva ovviamente accompagnati essendo il fotografo ufficiale.

Ancora non riusciva a sopportarlo del tutto, però era vero che l'attitudine dell'americano era molto cambiata nei confronti della star: ora non cercava più risse, non lo sfidava più con lo sguardo e sembrava che capisse quanto dolore avesse prodotto alla coppia che ora non esisteva più. Anzi, si era sorpreso a pensare quanto fosse forte Jungkook che, agli occhi del mondo, sembrava la persona più serena della terra, mentre, una volta uscito di scena, la mimica del suo viso cambiava in qualcosa di molto più malinconico.
Ovviamente, nessuno dei due si rivolse comunque la parola, entrambi avendo un orgoglio grande quanto una casa.

Daeshim, Nari e Jae erano appena entrati al The Min's ed andarono al tavolo che ormai era loro.
- Bella macchina Jae. – commentò il ragazzo sinceramente impressionato.
- Essere uno dei PR della BigHit ha certi vantaggi. – si diede delle arie mentre Nari le tirò un leggero scapellotto per poi fare una pernacchia ai lamenti di Jae.
- Calmiamoci signorina, ti ricordo che per gli ultimi anni la mia macchina andava benissimo per portare il tuo sedere regale per questa città. – Daeshim scoppiò in una risata colossale, forzando anche Jae ad unirsi alla sua allegria.
- Per questo vi voglio bene così tanto, perchè siete pazze. –
- E perchè sei gay anche. – aggiunse Nari, facendo ridere ancora di più Jae che ora si teneva lo stomaco.
- Aaah... questa è stata la sorpresa dell'anno. Considerando il putiferio di ragazze che ti sei fatto durante la vita non credo che qualcuno avesse osato pensare tu fossi gay. – finalmente Jae era riuscita a riprendere fiato.
- Mi sento molto meglio ora che sono uscito allo scoperto. – rispose lui con espressione beata, azione che sciolse i cuori di Nari e di Jae e gli fece guadagnare un abbraccio di gruppo dalle sue amiche.

La serata passò allegramente fino a quando l'espressione di Daeshim mutò drasticamente, gli occhi incollati a qualcosa alle spalle di Jae.
- Daeshim... sembri aver visto un fantasma. – ridacchiò lei e fece per girarsi.
- NO! – gridò lui, ma fu troppo tardi.

Gli occhi di Jae incontrarono la televisione esattamente quando trasmetteva, senza audio, le immagini dal BBMA in America e lo spettacolo dei Bangtan. La loro ultima canzone, Boy with Luv, a parere di Nari e Daeshim era stata scritta per Jae; Jae non ne voleva sapere di queste sciocche supposizioni, ma in cuor suo sperava tanto che avesse lasciato un così bel ricordo nella mente di Jungkook.

E lo vide di nuovo.
Il cuore si fermò, di nuovo.
Il respiro si bloccò in gola, di nuovo.

Così bello, energico, estremamente sexy... non riuscì a guardarlo per più di due secondi, girò la testa di scatto guardando il tavolo, l'espressione di puro dolore, lacrime minacciando di uscire ma tentava disperatamente di non lasciarle fuori.
- Jae... – cominciò Nari ma la ragazza prontamente alzò una mano davanti a lei, facendole segno di non dire nulla, non l'avrebbe sopportato.
- Va tutto bene, non è successo niente. – ma i suoi amici capirono istantaneamente che non era così.

Non andava bene per niente. Non riusciva a vederlo e non stare incredibilmente male ed è per questo che i suo migliori amici facevano salti mortali per non portare l'argomento.

StarstruckWhere stories live. Discover now