Maggio era già cominciato e Jae, insieme ai suoi amici, furono sottoposti al primo esame della stagione.
La ragazza continuò a parlare tramite messaggi con quel tizio che si faceva chiamare Bunny e piano piano, costruirono una relazione strana, ma piacevole.
Parlavano di molte cose ma sempre per poco tempo, solo la sera riuscivano a parlare un po' di più, quando il ragazzo le confessava di aver finito il "lavoro".
Jae si chiedeva che razza di lavoro ti faccia svegliare di mattina alle 5 e finisca così tardi la sera, ma Bunny le aveva rivelato che i soldi che guadagnava erano non di poca importanza e Jae sapeva bene cosa vuol dire non avere denaro e quanto sia difficile la vita senza quest'ultimo, per cui, da un lato, riusciva a capire perchè ci mettesse così tanto cuore nel suo lavoro. Dall'altro lato non capiva perchè non volesse rivelarle che tipo di lavoro fosse.
Questo tizio sembrava molto aperto, intelligente e divertente però quando parlavano di alcuni argomenti era come se si chiudesse a riccio, non voleva parlarne, era tutto alquanto strano, ma Jae reputava quei messaggi giornalieri come una pausa dalla vita reale e la possibilità di chiacchierare con qualcuno che non l'avrebbe giudicata, che non avrebbe avuto motivo di mentirle se chiedeva un'opinione e con qualcuno che la faceva anche ridere.
La ragazza stava festeggiando la fine del primo esame in una caffetteria chiamata The Min's, situata proprio vicino all'università con i suoi fidati amici, lamentandosi di quanto fosse stato difficile e stressante, ma consolandosi a vicenda, ripetendo che almeno uno era andato e ne rimanevano solo altri 8 per ciascuno.
- Come va con Bunny? - domandò Daeshim sorseggiando il suo frappè.
- Glie lo chiedi come se fosse il suo ragazzo. - commentò Nari - Francamente è inquietante. -
Jae rise all'affermazione dell'amica.
- Mah, bene. È come se avessi un amico di penna, o in questo caso di messaggio. Durante la giornata non parla molto, e neanche risponde, sembra non abbia il cellulare con sè. Poi di sera intorno alla mezzanotte, comincia a voler chiacchierare di brutto ed è per colpa sua che ora vado a letto intorno alle 2 ogni notte. - disse Jae osservando distrattamente fuori dalla finestra dei piccioni che svolazzavano nella piazza.
- Addirittura? Vai a dormire così tardi per lui? - Nari era scioccata: la sua amica era seria su poche cose, ma il sonno era una di queste.
- Sì, lo so che è strano... ma mi piace parlare con lui sinceramente. - la ragazza fece una pausa guardando il pavimento imbarazzata per qualche secondo - E poi abbiamo tante passioni in comune, per esempio gli piace giocare e guardare anime e poi la musica, ci scambiamo sempre un sacco di musica e riesce anche a farmi ridere quand... -
- Hey! - gridò Nari interrompendola, guardandola con occhi sgranati e stringendo la tazza tra le mani con un po' troppa forza - Da come lo stai descrivendo sembrerebbe tu sia innamorata di questo tizio. - momento nel quale gli occhi di Daeshim caddero su Jae e quest'ultima abbassò nuovamente lo sguardo pensierosa.
- Uhm... Jae? Ti prego dimmi che non ti sei innamorata di un tizio in meno di tre settimane e che non hai mai incontrato per di più. - lo sguardo dell'amico era supplichevole, come se quello fosse il momento in cui avrebbe giudicato la sua salute mentale.
- Ma no... è solo... piacevole parlare con lui. Tutto qui. - rispose con un sorriso Jae.
Nel mentre, Jungkook aveva appena finito di fare le prove ed ora era per terra con braccia e gambe aperte come una stella marina, un fiatone coi fiocchi, gli occhi chiusi ed i muscoli indolenziti.
- Per favore, qualcuno lo faccia smettere.- si lamentò il minore riuscendo a stento a parlare.
- Sì, clemenza! - questa volta Jimin fu quello ad esprimere il suo disappunto.
- Ragazzi, domani c'è il concerto, dobbiamo dare il massimo.- Namjoon aveva ragione ovviamente, come al solito ma gli altri erano addirittura troppo stanchi anche per pensare.
- Ma hyung... abbiamo ballato e cantato Blood Sweat and Tears già migliaia di volte.-
- Solo un'altra volta.- replicò lui con sguardo supplichevole soprattutto rivolgendosi verso Jin che sbuffò arreso.
Dopo altre tre prove finalmente si fermarono.
- Non mi sento più i piedi.- Tae proferì appoggiando la schiena al muro della sala prove con un'espressione disperata.
- Non mi sento più il corpo.- Yoongi aggiunse.
- Veramente io non sento più niente. - aggiunse Jin per poi bere quasi un litro d'acqua tutto in una volta, provocando in Namjoon un consistente stupore.
- Direi che ci siamo meritati un frappè almeno. Offro io!- esclamò Jungkook veloce, sperando fortemente di andarsene dalla sala prove.
Non perchè non gli piacesse ballare, anzi, ma aveva paura che Namjoon avrebbe ricominciato a farli sudare. È troppo scrupoloso certe volte ma è anche vero che quest'attenzione ai dettagli li aveva fatti diventare quello che erano e aveva imparato così tante cose da lui che non gli sarebbe bastata una vita per ringraziarlo.
YOU ARE READING
Starstruck
RomanceNon avrei mai pensato di vivere queste cose, di poterle descrivere, di poterle addirittura toccare. Sono Jae e mi sono innamorata di Jeon Jungkook. **** Sono ritornata con una nuova FF!Questa volta ho voluto cambiare un po' e raccontarla in terza pe...