Capitolo 34 - Giorno 333

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Jungkook si svegliò nel cuore della notte dopo essersi completamente donato a Jae, dopo essersi completamente immerso nell'amore che solo lei era in grado di dargli, però non si sentiva in pace come prima, qualcosa era drasticamente cambiato.
Anche se non voleva ammetterlo, la discussione con Jeremy l'aveva abbastanza sconvolto, nel senso che per la prima volta si rese conto di quante cose "sbagliate" facesse, di quanto poteva essere complicato che una qualsiasi persona gli stia accanto, sia amico che fidanzata.
Guardò Jae dormire tranquilla accanto a lui e delicatamente le accarezzò il viso continuando a ripetersi mentalmente quanto sia bella quella magnifica creatura.

- Jagyia... – sussurrò il minore.
La ragazza non fece altro che mugolare al confine tra il sogno e la realtà, non completamente cosciente di quello che stava succedendo.
- Hmmm... –
- Ti amo. Tanto. Troppo forse. – ridacchiò lui piano e Jae, senza neanche aprire gli occhi, alzò il braccio e lo tirò dentro al suo abbraccio intrappolandolo.
- Non esiste troppo. Ti amo di più comunque. –

Il minore si sentiva in estasi da un lato, ma dall'altra parte si sentiva in colpa.
- Jagiya... sei felice con me? – domandò lui e Jae si svegliò definitivamente.
- Certo che sono felice. Ti amo, come potrei non esserlo? –
- Non ti manca nulla? – chiese ancora e la maggiore cominciò a preoccuparsi.
- Mi manca un fidanzato che mi creda quando parlo. – ridacchiò lei per poi continuare - Non mi manca assolutamente nulla. Ho te, è tutto quello di cui io abbia bisogno. – affermò convinta il che tranquillizzò un po' anche Jungkook mentre gli accarezzava dolcemente i capelli – Perchè sei così preoccupato tutto d'un tratto? –
Il minore fu tentato di non dire nulla, di non farla preoccupare, ma in quel momento, nel cuore della notte, nascosto dall'oscurità, sentì di parlarle dal cuore, sinceramente, dando voce alle sue frustrazioni che sembravano non volero abbandonare.

- Il fatto è che sei meravigliosa, ti amo e ti voglio... anche troppo per i miei gusti da come hai visto prima, ed è come se io non riuscissi a darti quello che meriti. So che potrei fare di più... per te, per noi... –
Jae ancora accarezzava delicatamente i suoi capelli mentre lo ascolatava.
- Jungkook, per la millesima volta, non voglio nulla, non so più come dirtelo, voglio solo te, lo capisci? – questa volta la tonalità di Jae diventò un tantino più decisa, cercando fortemente di fargli capire quanto lui significhi nella sua vita.
Gli occhi del minore brillarono nell'oscurità ascoltando quelle parole.

- Lo sai... pensavo che fossi più sicuro di te visto che sei una celebrità. – ridacchiò piano.
- Non c'entra nulla. Posso stare davanti a migliaia di persone e sentirmi perfettamente a mio agio, ma quando sei tu a guardarmi... – posò un bacio dolce sulle labbra di Jae che lo accolse prontamente - ... quando sei tu a guardarmi... non capisco più nulla. –
- Allora smettila di tormentarti, abbracciami e dormiamo. – mugulò lei ancora accarezzandogli i capelli dopo avergli baciato la fronte.
Lui sospirò e chiuse gli occhi, la tranquillità instaurandosi nel suo cuore finalmente e rimanendo nel caldo abbraccio della sua fidanzata.

***

La giornata cominciò come tante altre: i due si svegliarono nell'appartamento di Jae che mancò terribilmente alla ragazza, ed ovviamente, come ogni giorno, Jae era già in ritardo per il lavoro.

Arrivò alla BigHit in macchina con Jungkook e quando entrò sul piano dove si trovava il suo ufficio vide Jeremy aspettarla alla sua scrivania.
Il sangue nelle vene di Jae cominciò a ribollire dalla rabbia, si era promessa che non avrebbe fatto alcuna scenata però vederlo così tranquillo e pure ad aspettarla le sembrò il colmo.

- Buongiorn... –
- Non osare. – tagliò corto Jae senza farsi sentire dagli altri colleghi – Da questo momento noi due non abbiamo più nulla da dirci. – affermò senza neanche guardarlo.
- Jae... era solo uno scherzo. – tentò lui di scusarsi capendo già a cosa si stesse riferendo, ma lo sguardo infuocato della ragazza lo fece deglutire spaventato.
- Davvero? Sapevo che quando si scherza si ride, eppure non mi ricordo alcuna risata, almeno da parte mia. –
Jeremy la guardava esterrefatto, non riusciva a credere che la ragazza dolce e comprensiva di sempre sia stata in grado di dirgli quelle parole.
- M-Mi dispiace Jae, io... –
- Non mi interessa. Sai benissimo che non è la prima volta che tenti di intrufolarti nella mia vita e ti chiederei gentilmente di smetterla prima che mi arrabbi sul serio. –
Dichiarando quell'ultima frase, Jae se ne andò nell'altra sala dove avrebbe discusso la sua nuova posizione ed il suo nuovo contratto, lasciando l'americano a bocca aperta letteralmente.

Nel mentre Jungkook era entrato anche lui in una sala conferenze dove il resto dei suoi compagni lo attendevano già.
La discussione di oggi sostenuta dal loro crew, era riferita a fare un'analisi di quello che era accaduto durante il tour mondiale, il che significava che loro avrebbero dovuto solo guardare e ascoltare quello che si sarebbe detto, senza però necessariamente intervenire.
Infatti Namjoon si era portato un libro appresso, Yoongi giocherellava con il cellulare, probabilmente intento a scrivere qualche pezzo, Hobi era occupato con Taehyung a raccontarsi qualcosa che Jungkook non potè udire, mentre Jimin e Jin gli fecero segno di prendere posto sulla sedia vuota tra di loro.

Jungkook era contento di quella riunione così lunga perchè gli dava la possibilità di pensare.
Amava Jae, infinitamente, era qualcosa che lui non aveva mai provato e per nulla al mondo avrebbe mai voluto rinunciarci però stava diventando difficile da gestire e da tenere nascosto.
Aveva sentito varie chiacchiere di corridoio circolare su di lei: c'era chi diceva fosse insieme a Yoongi, chi invece insieme a Hobi, oppure c'erano coloro che pensavano che i BTS non potrebbero mai "guardare qualcuno semplice come lei" però erano solo voci alla fine, niente di concreto.

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