Capitolo 32 - Giorno 332

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SANTA VERGINE MARIA CRISTO

Ma come ci sei riuscita??

Non eri tu quella a dire "non me lo tolgo mai, blablabla!"

Io:

Ed è vero!

Non so come sia potuto accadere

Nari-ah 👯❤️:

E al tuo gelosissimo ragazzo l'hai detto?

Io:

....

Nari-ah 👯❤️:

è stato bello conoscerti Jae❤️

Avrei volute avere più tempo insieme ma...

Io:

Smettila di fare la scema, scema!

😂

Jungkook nel mentre era arrivato a casa e stava mettendo i bagagli a posto quando Jimin bussò alla porta già aperta per far percepire la sua presenza al minore.
- Kook-ah, quando hai finito usciamo a mangiare. –
- Musica per le mie orecchie. – canticchiò lui con il suo classico sorriso coniglioso.
Prese il cellulare per chiedere a Jae se volesse venire.

26/03/2019 20:02


Io:

Naui aleumdaun gongjunim ❤️(La mia bellissima principessa)

Jagiya 💕:

Yeobo ❤️

Io:

Andiamo a mangiare tra un po', vuoi venire con noi?

Jagiya 💕:

Uff, non posso, ho ancora bagagli da disfare

Ma divertiti anche senza di me 😘

Io:

Ci proverò 😘

- Ok. – disse Jae parlando alle cuffie – Nari, ho bisogno di un piano. –

- Sei completamente sciroccata? – ghignò l'amica dall'altra parte della linea credendo vivamente che la sua amica stesse impazzendo – Come vuoi che ti aiuti esattamente a ritrovare questo bracciale? Potrebbe essere in 4 continenti diversi.-
- No, ce l'avevo sicuramente quando siamo partiti. –
- Perchè non chiedi a Jeremy e Soo? -
Jae si fermò di colpo dal gironzolare per casa nervosamente.
- Giusto! Nari, ti adoro! – e così chiuse la chiamata prima ancora che Nari abbia la possibilità di rispondere.

Per prima cosa chiamò Soo: se poteva, era meglio risolvere la questione senza coinvolgere Jeremy, ma ovviamente, dopo aver parlato con la sua collega truccatrice ed aver scoperto che non ne sapeva assolutamente nulla del suo bracciale, Jae fu obbligata a chiamare Jeremy.
- Hey Jeremy! Scusa il disturbo. –
- Figurati! Come stai? – il ragazzo aveva un sorriso a 32 denti che fortunatamente Jae non poteva vedere.
- Si può stare meglio, ti chiamo per chiederti se per caso hai visto da qualche parte il mio braccialetto. –

Silenzio.

In quel momento Jeremy si bloccò, tentando di pensare come girare la situazione a suo vantaggio.
- Hmmm... no. O almeno non credo, però ho un piccolo zaino che ti appartiene. È stato messo per sbaglio a nome mio quindi magari è là dentro.
Gli occhi di Jae si illuminarono di speranza.
- Jeremy, so che è abbstanza tardi, ma se ci possiamo incontrare ora per prenderlo, sarebbe perfetto. – chiese con tono supplichevole e Jeremy sorrise soddisfatto.
- Nessun problema! A dire la verità sono già fuori, al The Min's.
- Perfetto! Rimani là, arrivo in 10 minuti. –

Con un'energia sbucata dal nulla, Jae si precipitò verso l'armadio per cambiarsi e, come un tornado, uscì di casa per incontrare il suo collega.
Dopo una quindicina di minuti entrò nel locale col fiatone e cercando con lo sguardo l'americano che da lontano le fece un cenno con la mano, sorseggiando dalla sua tazza con tutta la tranquillità di questo mondo.
- Uau, non vedevi l'ora di vedermi, eh? – domandò lui beccandosi un'occhataccia da Jae.
- Zainetto! – gridò lei con un sorriso ed il biondo glie lo porse con un gesto subordinato.
La ragazza cominciò a frugare caoticamente in cerca dell'oggetto perduto, ma a sua grande delusione, non era là, per cui una volta finita la ricerca, si accasciò triste sulla sedia con un broncio che ricordava una bambina capricciosa e con le braccia rigorosamente incrociate.
Quella vista fece scoppiare Jeremy in una forte risata.

- Sai, puoi anche comprare un altro braccialetto. – intimò lui poggiando il viso nel palmo della mano.
- Sì ma... aveva valore affettivo... – sospirò triste.
- Dai, ti compro un gelato al cioccolato se mi regali un sorriso. – tentò di sollevarle il morale ma non ci fu verso.
- Uff... scusami Jeremy ma non ho molta voglia di tirarmi su il morale. Merito di soffrire. – concluse con una piccola risata triste.
- Allora ti accompagno a casa almeno. – e senza pensarci troppo, Jae annuì.

Non pensò per un solo secondo che l'immagine di loro due, attraverso gli occhi degli altri, era come quella di una coppia, con lui che cerca di farla ridere e lei che cerca di nascondere il sorriso. Una scena quasi dolce, amorevole, ma la realtà era che non riusciva neanche a sorridere ormai, però questo non conta. Quello che conta è che proprio in quel momento la macchina dei Bangtan li stava portando al ristorante per festeggiare il loro rientro a casa ed il fato ha fatto in modo che Jungkook veda Jae per strada con Jeremy, in un momento del tutto casuale.
Seguì con la testa i due visto che la macchina si allontanava velocemente e tentò di cercare una spiegazione logica e razionale perchè dal suo punto di vista, la situazione era che aveva rinunciato ad uscire con lui per poter uscire con Jeremy.
Scosse la testa.
Non poteva certo essere la verità.

- Quella non era Jae? – domandò Taehyung con tutta l'innocenza di questo mondo, senza sapere che il sangue nelle vene del minore stava già bollendo.
Jungkook non rispose ma lo fece Namjoon al posto suo.
- Eh sì, era lei con Jeremy. Non avevi detto che stava ancora trafficando coi bagagli? – chiese voltandosi verso Jungkook che guardava fuori dal finestrino quasi furibondo.
Non rispose a nessuna delle domande da parte dei suoi compagni, ed eventualmente anche loro capirono che c'era qualcosa che non andava, per cui decisero tacitamente di lasciar perdere per il momento, però nella testa di Jungkook le cose non erano così calme.
Non riusciva a credere che fosse uscita con lui e non solo! Non glie lo aveva nemmeno detto ma addirittura aveva mentito.

Yoongi guardava il minore da un po' di tempo, capendo che Jae non gli avesse detto nulla della sua uscita, però pensò che comunque si sarebbero chiariti eventualmente per cui mise un braccio intorno al collo del minore e sussurrò in modo che solo lui lo senta.
- Non preoccuparti, sei meglio di quel tizio. –
Un risolino gutturale si sentì provenire da Jungkook e quasi cominciò a sentirsi meglio, fino a quando non mandò un messaggio a Jae chiedendole dove fosse e lei non si prese nemmeno la briga di rispondere.
Certo, lui non poteva sapere che in quella confusione Jae aveva lasciato il cellulare a casa quindi, saltò ad una conclusione affrettata: Jae gli aveva mentito per la prima volta e non riusciva a spiegarsi perchè, però credeva fortemente che, se avessero parlato, si sarebbero sicuramente chiariti.

"Non mi ferirebbe mai." pensò più che altro per incoraggiarsi.

StarstruckWhere stories live. Discover now