Capitolo 19

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"Grazie mille Linda" ringraziai la madre di Marcus quando il pomeriggio riportò Dylan a casa. Ero felice, davvero molto felice, talmente tanto da farmi lacrimare gli occhi ad ogni piccolo sorriso.

La mattinata l'avevo trascorsa in ospedale, dove mia madre aveva subito un intervento di quattro ore e ventitrè minuti, si, avevo contato ogni singolo minuto.

Quando ho visto il medico uscire dalla sala operatoria togliendosi la benda mi è caduto il mondo sulle spalle, ma quando poi mi ha annunciato di aver rimosso quasi tutto il tumore, gli sono letteralmente saltata addosso.

Ora vi starete chiedendo il quasi cosa sarebbe. Un quinto di materia era rimasta all'interno del corpo di mia madre, ma quella si poteva rimuovere facilmente attraverso le terapie, se non ci sarebbero state complicazioni.

Mia madre sarebbe potuta stare peggio perché le terapie erano molto più forti e forse c'era la possibilità di un fallimento o di una ricaduta, ma in quel momento non m'interessava, volevo semplicemente attanagliarmi al lato positivo di quella notizia e trascorrere la giornata con mio fratello come gli avevo promesso.

Avrei anche disdetto quella specie di appuntamento con Ryan. Non mi dispiaceva affatto, dovevo ammetterlo, anche se una parte di me contraddiceva ciò che io stessa affermavo.

"Cosa vogliamo fare, piccolo flash?" Scompigliai i capelli di Dylan dondolando sui talloni. "Andiamo a fare una passeggiata?" Mi propose entusiasta gettando il suo zainetto all'entrata.

Afferrai le chiavi di casa e il cellulare con qualche soldo. Presi la mano di mio fratello e insieme uscimmo.

Percorremmo quasi tutto il vialetto parlando di come gli stava andando la scuola e di come si era divertito a passare più tempo con Marcus e la sua famiglia.

Poi a quasi un isolato mi mancò il respiro.
"Allora...come sta la mamma?" Non lo chiedeva mai. In cuor suo sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma era troppo piccolo per conoscere la verità. "Sta bene" gli risposi soffocando un singhiozzo. "Stará bene" mi caricai di tutta la responsabilità che possedevo e pronunciai quelle parole.

Trascorremmo qualche minuto in silenzio ed io mi ricordai di dover avvisare Ryan del nostro appuntamento, o come cavolo dovevo chiamarlo, annullato.

Sfilai il cellulare dalla tasca e gli inviai un messaggio
"Stasera non posso, ho un impegno importante"

"Dove stiamo andando?" Mi chiese mio fratello. "Tu dove vorresti andare?" Gli feci un sorriso complice e iniziai a correre trascinandolo con me.

Trascorremmo gran parte del pomeriggio nei piccoli parchi mangiando schifezze e rincorrendo le oche che contornavano gli stagnetti.

Il telefono mi vibrò nella tasca e lo sfilai velocemente per vedere chi fosse. Era un messaggio di Ryan che diceva: "Cosa c'è più importante di me?😏" Non mi soffermai sul significato della faccina e tantomeno gli risposi.

Riposi il telefono nei jeans e mi affrettai a continuare il divertimento con Dylan.

Portai mio fratello a vedere un film sui supereroi e quando tornammo a casa, ormai sera, guardammo quasi tutta la prima stagione di The Flash la sua ossessione.

"Ordino una pizza va bene?" Mi alzai dal divano e cercai il mio cellulare. "Non ho fame Ale, abbiamo mangiato troppo oggi pomeriggio" sbadigliò stiracchiandosi sul divano. "Ne sei sicuro?" Gli chiesi. Annuì e decisi di prenderlo in braccio e portarlo nella sua camera.

Lo misi a letto e gli diedi la buonanotte, volevo leggergli qualche fumetto, ma in qualche secondo era già nel mondo dei sogni.

Sorrisi e gli baciai la fronte, per poi uscire dalla sua stanza.

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