Capitolo 8

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Novembre era ormai alle porte.
Le verifiche in classe erano sempre più frequenti e mia madre, con il freddo, non faceva altro che peggiorare.

Ero sempre più distratta, m'incantavo per ogni cosa. Guardavo le mie amiche parlare animatamente e poi c'ero io che non riuscivo nemmeno a portarmi la forchetta alla bocca.

Charlotte aveva "lasciato" Cody, aveva scoperto che la tradiva con una sua compagna di corso ed io ed Arleen, più che esserle vicine non abbiamo potuto fare niente.

Volevamo tanto dirle "te l'avevamo detto" ma ci sembrò inopportuno e lei parve capirlo da sola.

Ryan non si era fatto più vedere, oppure, non mi aveva più degnata nemmeno di un misero sguardo.

D'altronde, come potevo meravigliarmi? Tra me e lui, a parte il grande astio, non c'era niente, quindi ostinarmi ancora per pretendere delle scuse mi sembrava una cosa da pazzi, anche perché lui non era di certo a conoscenza di quello che succedeva nella mia vita.

Arleen e Noah erano sempre più vicini. Il biondo l'aveva invitata ad uscire una volta, sono andati a vedere un film e poi lui, da bravo ragazzo, non come i suoi amici, l'ha accompagnata a casa dandole la buonanotte.

Cody, solo da qualche giorno, aveva deciso di scusarsi con Charlotte, portandole addirittura dei fiori, ma non per pretendere qualcos'altro, solo per cercare di avere un rapporto civile e di tralasciare i loro inconvenienti. La mia amica l'aveva fatto snervare un po', cosa che si meritava assolutamente, ma poi, scocciata come non mai gli aveva semplicemente detto "se ci scambiamo più di una sola parola, giuro che io taglio la lingua e accetto le tue scuse solo per Noah ed Arleen, visto che credo che stia nascendo qualcosa tra di loro e non voglio provare più l'istinto omicida verso di te quando vi avvicinate"

La bionda, quando sentì l'ultima parte della frase, stava per saltarle addosso, ma io tra le risate, riuscii a fermarla. Non amava il fatto che tutti sapessero di ciò che succedeva nella sua vita privata, proprio come me.

Se fossi stata al posto di Charlotte, non so se sarei riuscita ad accettare le scuse di Cody, ma per le mie amiche avrei fatto di tutto, quindi, probabilmente, anche questo. Fu in quel momento che io riuscii a capire che Cody, provava veramente qualcosa verso Charlotte che però tentava di nascondere.

"Stasera Jamie darà una festa a casa sua, ci andiamo? Andranno tutti"Chiesi alle mie amiche mentre eravamo stese sul letto della mia camera. "Certo che ci andremo, è sabato, dobbiamo divertirci ed io e te dobbiamo anche trovare nuovi maschioni" Charlotte iniziò a farmi il solletico ed io mi dimenai come un'anguilla "Okay, okay, smettila" le bloccai le mani mentre mi accorsi dello sguardo di Arleen puntato verso la porta.

"Ciao piccolino" si alzò di sbotto dal mio letto per correre incontro a mio fratello, la seguì a ruota anche la bruna e in un secondo Dylan si trovava con le guanciotte compresse dal viso delle mie amiche.

Scoppiai nuovamente a ridere per la sua faccia contrariata, ma poi un sorriso spuntò anche sulle sue piccole labbra. "Ciao" gli occhi gli si illuminarono quando guardò verso di me ed io non feci altro che ascoltare il mio cuore dal battito impazzito.

"Ho guardato fuori dalla finestra ed ho visto un grande camion con delle persone che lo svuotavano e mettevano le cose nella casa di fianco alla nostra" balbettò il piccolo venendomi in contro. "Ma davvero? Andiamo a vedere"

Gli afferrai la mano e, seguiti dalle mie amiche, scendemmo in cucina, guardando al di fuori della finestra.

"Oh mio" iniziò Charlotte "...Dio" finì Arleen. Seguii la direzione del loro sguardo e notai un ragazzo senza maglia, che sollevava gli scatoloni da terra, mentre rivoli di sudore scendevano sul suo corpo statuario.

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