28. Ti sono mancato?

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Continuavo a ripetere ad alta voce l'Amleto di Shakespeare, dovevo saperlo a memoria entro domani.

Ad un certo punto, ebbi un'interruzione, bussarono alla porta, un ragazzo con una divisa da lavoro stringeva un pacco tra le sue mani.

"Corriere" disse meccanicamente.
"Per me? Non ho ordinato nulla" ammisi confusa mentre il ragazzo mi passava il pacco.
"Da parte della Signorina Rebecca Allen" ripose facendo spallucce e dopo avermi fatto firmare se ne andò.

Perché Rebecca mi inviava un pacco quando ci troviamo nello stesso edificio?

Bussarono di nuovo alla porta, andai ad aprire e vidi Lilia con lo stesso pacco in mano.

"Anche a te è arrivato?" chiese sorpresa quanto me.
"Si... l'hai aperto?" dissi iniziando a muoverlo tra le mani per vedere se facesse rumore.
"No, l'ho appena ricevuto" rispose mentre prendeva una forbice dalla sua scrivania per aprire il pacco.
Io feci lo stesso e quasi all'unisono gridammo "oddio, che belle!!!"

Erano, niente di meno, che le décolleté bianche  con la soletta color ciliegia di Christian Louboutin !! Queste scarpe costano un occhio della testa.

Erano, niente di meno, che le décolleté bianche  con la soletta color ciliegia di Christian Louboutin !! Queste scarpe costano un occhio della testa

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Sopra il pacco c'era anche un biglietto.

«Un piccolo regalo da indossare per contraddistinguere le Cherry Girls dalle altre cheerleader che il Campus ospiterà nei prossimi giorni. Spero possano piacervi e che vi calzino di incanto; pronte ad essere le protagoniste?

— Rebecca 🍒»

Io e Lilia non potevamo credere ai nostri occhi, immediatamente calzammo le scarpe, andavano alla perfezione! E mentre io mi complessavo su quanto avesse speso, Lilia continuava a sclerare e a pubblicare stories su Instagram con l' #cherrygirls.

Indossai la divisa delle Cheerleaders e queste décolleté completavano alla grande il look!
Staccai il cellulare dalla carica e insieme a Lilia andammo agli allenamenti in palestra.

Tutta la squadra al completo, ci incontrammo sotto al bar del dormitorio e insieme attraversammo il Campus fino a giungere in palestra.

Il rumore che produceva il tacco al contatto con la pavimentazione faceva sì che l'attenzione fosse tutta su di noi.

I ragazzi ci guardavano con sguardi maliziosi, alcuni fischiavano anche e le ragazze si dividevano tra chi ci guardavano con un sentimento di ammirazione e chi di invidia.

Non mi ero mai sentita così prima d'ora, era una sensazione nuova per me. Prima nemmeno si accorgevano di me e ora avevo tutti gli occhi puntati addosso.

Arrivate in palestra, iniziammo a provare e il Coach con i Bullions erano entusiasti per i nostri numeri e il nostro look.

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Where stories live. Discover now