27. I diari segreti

Start from the beginning
                                        

Iniziai a guardare "Scrivimi ancora" sul Mac, un film con Sam Claflin che personalmente io amavo alla follia.

Una notifica però disturbò la visione del film.

C'era una nuova mail, il cuore mi batteva forte e mi tremavano le dita.

Sconosciuto

Le migliori amiche non dovrebbero avere segreti..

Questa era sicuramente riferita a Lilia, ultimamente le ho nascosto un po' di cose, tipo la "storia" con Justin, i miei sospetti che comprendono anche lei, la mia candidatura nelle prossime elezioni. Alla fine l'ultima cosa la saprà a breve... magari non era totalmente riferita a me questa email; può implicare che anche lei ha dei segreti...

Mi alzai dalla sedia e iniziai a dare un'occhiata sulla sua scrivania e nei cassetti, finora non avevo trovato nulla che facesse pensare a un qualcosa che vorrebbe nascondere.
Iniziai a frugare nel suo armadio, nelle valigie, nelle borse e pochette, ma non c'era nulla.

Lilia era troppo brava, era il suo campo questo.

Setacciai perfino il mobiletto nel bagno, esausta mi stesi sul letto.

Avevo guardato in quasi tutti i posti della stanza, tranne nel suo comodino, il letto e la cassettiera in comune!

Mi rialzai dal letto e iniziai a rovistare nei suoi cassetti della cassettiera, persino in mezzo ai gioielli, poi passai al letto, diedi un'occhiata sotto il materasso e sotto i numerosissimi cuscini, ma non c'era nulla.

Anche nel comodino non c'era nulla; notai però che la moquette iniziava ad alzarsi in un punto e conduceva fino a sotto il suo letto.

Accesi il flash del telefono e strisciai sotto il suo letto, alzai la moquette scoprendo il legno della pavimentazione e mi accorsi che una tavola si alzava rivelando uno spazio che fungeva da perfetto nascondiglio segreto.

Trovai diversi suoi diari segreti. Da quanto Lilia scrive un diario segreto? Lentamente mi stavo rendendo conto che conoscevo la mia migliore amica sempre di meno, o meglio ancora non avevo conosciuto il suo altro lato.

C'era anche una giacca di jeans, un po' consumata. La presi e la scrutai attentamente. Sulle tasche avanti c'era il suo nome a destra e la parola 'cobra' a sinistra.
Girai la giacca e la stampa di un grosso cobra c'era disegnata sopra in nero.

Immediatamente ci feci qualche foto e la rimisi nel "nascondiglio".
Orientativamente mancavano ancora 2 orette e mezza circa, prima che Lilia rientrasse.
Presi tutti i diari segreti e li misi in una borsa che mi portai dietro nella sala ritrovo. Non c'erano molte persone e la fotocopiatrice era libera, così iniziai a fotocopiare ogni singola pagina di ogni suo diario.

Ci misi un bel po', ma mancavano le pagine del suo diario attuale, non potevo mollare ora.

Una volta che riuscii a fotocopiare tutto, rimisi i diari nella borsa, presi le fotocopie e tornai in camera. Immediatamente li riposizionai al loro posto, chiusi il nascondiglio con la tavola di legno e sistemai la moquette in modo che non si accorgesse che qualcuno ci avesse messo le mani.

Tolsi di mezzo la borsa e nascosi provvisoriamente le fotocopie nel cassetto con la chiave della mia scrivania.

Era la prima volta che facevo una cosa del genere e spero anche l'ultima... ma dovevo andare a fondo di questa situazione e scoprire chi fossero in realtà le persone che avevo intorno.

Ordinai la cena al ristorante del Campus e nel frattempo andai a farmi una doccia per poter mettere il pigiama.

Lilia tornò mentre che io stavo cenando, era stranamente silenziosa, si lavò e poi si mise a letto. Aspettai che stesse dormendo profondamente e tirai fuori le fotocopie dei suoi diari segreti.

Alcuni risalivano da prima che frequentasse il Campus, raccontava le sue giornate, le sue cotte per i ragazzi, le delusioni da parte di amiche. Iniziai a dividere quelli che non mi erano d'aiuto nella mia indagine, a quelli che più potevano aiutarmi.

Erano le 3 di notte quando crollai alla scrivania, sulle fotocopie dei diari.

E i miei sensi di colpa per la violazione della privacy iniziarono a seguirmi anche nei sogni, di soprassalto mi svegliai.

La porta del balcone era aperta, risistemando le pagine del diario per posarle, mi accorsi che ne mancavano un bel po'.

Andai in panico. Iniziai a togliere quelle che c'erano sulla scrivania, controllai se fossero cadute a terra, se fossero volate sul balcone, ma non c'era traccia.

Il mio cellulare vibrò, sapevo chi poteva inviarmi una mail alle 4.30 del mattino.

Sconosciuto

foto in allegato —

Cerchi queste?

Questo "sconosciuto" era entrato in camera, mentre che avevo preso sonno... aveva le fotocopie e io non ero al sicuro nemmeno con la porta chiusa a chiave...

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Where stories live. Discover now