"Justin è ferito" dissi portandolo vicino a lui.
"Amico mio, cazzo stai peggio di me" disse inginocchiandosi accanto a lui.
"Resta con me Jus.. resta con me" dissi accarezzandolo.
"Bisogna chiamare Roger" parlò cercando nelle sue tasche il cellulare.
"L'ho chiamato io... Justin me l'ha chiesto" risposi deglutendo.
Avevo un groppo in gola.
Raccontai a Ryan di ciò che stessero facendo a Lilia e che Chaz era andato da lei.
Nemmeno lui era messo bene, contro chiunque si fossero scontrati, li aveva massacrati.
C'erano altri feriti, chi più e chi meno.. non so cosa o chi stessimo aspettando, ma ogni minuto che passava, Justin perdeva più sangue...
"Sta perdendo troppo sangue..." dissi con le lacrime agli occhi.
"Lo so.." rispose Ryan e si strappò la maglia facendo una sorta di laccio emostatico.
"Scusa amico, ma questo ti salverà la vita" disse mentre Justin urlava dal dolore.
Appoggiai il suo capo sul mio grembo, in modo che potesse guardarmi e io potessi fare lo stesso..
Stava sudando freddo ed era più pallido che mai.
Sentii delle gomme sterzare sull'asfalto e quattro furgoncini neri vennero verso di noi.
Aprirono lo sportello e scesero alcuni uomini, uno in particolare mi colpì, indossava gli occhiali da sole, masticava un chewing-gum, indossava una t-shirt nera che metteva in risalto i suoi muscoli scolpiti, un pantalone nero e degli stivali da militare.. veniva dritto verso di noi.
"Che hanno fatto al ragazzo?" chiese guardando prima me e poi Ryan.
"Gli hanno sparato" rispose al posto mio.
Mi guardai intorno e vidi che in un furgoncino, alcune donne stavano medicando i ragazzi feriti e cercavano di radunarli per farli salire, un altro invece, alcuni uomini caricarono il corpo del ragazzo morto, controllarono in giro e poi andarono via, da un altro, scesero tutti uomini armati che con circospezione controllavano i dintorni.
L'uomo davanti a me fece un gesto con la mano e un ragazzo con delle donne in divisa si avvicinarono a me mettendo Justin su una barella e portandolo verso il furgoncino da dove era sceso questo signore.
"Dove lo state portando? Vi prego salvatelo!" Urlai in preda allo sconforto, ma non mi risposero, erano troppo impegnati a fare un bilancio della situazione. Mi allontanarono dicendomi che non potevo stargli attorno, che dovevano lavorare..
Vidi sbucare da dietro il ciglio della casa Lilia e Chaz, gli corsi in contro e la abbracciai.
Chaz raggiunse Ryan e continuarono a parlare con quell'uomo.
Accarezzavo la schiena scoperta di Lilia per darle conforto, mentre piangeva sulla mia spalla e io stavo facendo lo stesso.
"Scusami, scusami... non sapevo che fare.. così ho pensato di cercare Chaz" buttai fuori tutto d'un fiato.
"Tranquilla... hai fatto la cosa giusta, potevano prendere in ostaggio anche te e dopo chi ci avrebbe aiutato a liberarci.." disse provando a tranquillizzarmi.
"Ti hanno -" mi interruppi non avendo il coraggio di continuare.
"No.. mi hanno solo toccata e spogliata.. Chaz è arrivato in tempo" rispose alla mia domanda inespressa.
"Che è successo qui? Perché sei qui?" Mi domandò asciugandosi il naso.
"Hanno sparato a Justin" dissi risinghiozzando e Lilia mi abbracciò forte.
Ci avvicinammo ai ragazzi, ma qualcosa mi dice che io non potevo ascoltare le loro conversazioni.
"Avete raggiunto l'obbiettivo, ma ad un prezzo troppo alto. Derek crede di poterci mettere fuori gioco così?" disse l'uomo dinanzi a me mentre che con un gesto della mano, alcuni uomini entrarono in casa e altri rimasero di guardia.
"Roger, noi abbiamo fatto del nostro meglio, ma ci hanno colpito con delle mazze da baseball, prima di tirare fuori le pistole" parlò Chaz ricordando quei tragici momenti.
"Ora vi tirate fuori. Ci pensiamo noi, intesi?" Ringhiò.
"Intesi" risposero all'unisono Chaz e Ryan, non avendo altro modo di replicare.
Stavano per portare Justin da qualche parte, iniziai a correre e Chaz era dietro di me.
Mi avvicinai al furgoncino e supplicai di farmi andare con loro.
Non lo avrei mai lasciato da solo. Mai.
Si lanciarono un'occhiata di intesa con Chaz e mi fecero salire.
"Verrò con te" parlò Chaz mettendomi una mano sulla spalla.
"Cosa? No! Lilia ha bisogno di te ora più che mai." risposi guardandola da lontano.
"Ha tutta la protezione che le serve" disse prendendo posto avanti, accanto a Roger.
Avevano già attaccato Justin a una flebo, messo l'ossigeno e il respiratore. Una ragazza gli stava medicando le ferite in viso, sulle mani, visto che aveva le nocche spaccate a sangue, i gomiti.
Altri controllavano i suoi valori sul monitor e parlavano tra loro.
Mi sentivo così impotente, presi la sua mano tra le mie e iniziai a baciargliela, sperando che si ancorasse ai miei baci senza lasciarsi andare.
D'un tratto il furgoncino si fermò, ciò mi fece capire che eravamo giunti a destinazione, qualsiasi essa sia. Aprirono gli sportelli e dovetti lasciargli la mano.
Da fuori mi sembrava un edificio abbandonato, ma in realtà era una piccola clinica.
Chaz mi attirò a sè bloccandomi.
"Non puoi andare oltre Selina, devi restare qui con me" disse indicando delle sedie.
Rassegnata dovetti sedermi, lo stavano portando in sala operatoria e lì non potevo entrare.
Iniziai a pregare, sperando andasse tutto bene e che al più presto sarebbe uscito da là dentro.
"Perché sei qui?" gli chiesi mentre mi rigiravo il rosario tra le mani.
"Avevi bisogno di una spalla" fece spallucce.
Lo guardai interrogativa.
"Justin mi ha chiesto, prima che gli sparassero, che se gli fosse successo qualcosa, io dovevo restarti accanto, prendermi cura di te, darti il mio supporto" disse accarezzandomi il braccio da sopra la giacca.
"Sto solo onorando una promessa. Sei sempre la più piccola del gruppo" disse facendomi ricordare quando mi chiamavano così da bambina.
Erano momenti più felici e spensierati di ora, io e Justin non ci eravamo ancora separati, non c'erano segreti tra noi, o almeno mi faceva piacere pensare ciò.
Erano le 10.30 a.m, il "chirurgo" che lo stava operando uscì fuori dalla sala operatoria raggiungendoci nella sala d'aspetto e ci disse che avevano rimosso il proiettile con successo, lo stavano medicando e controllando che fosse tutto apposto, ma aveva perso molto sangue e ora doveva stare a riposo, iniziare una profilassi e fare attenzione. Le ultime due parole le disse lanciando un'occhiata d'intesa a Chaz.
Non mi sembrava esattamente un chirurgo vero e proprio, era tutto così strano, il sol fatto che non mi fecero chiamare il 911 e siamo venuti qui è sospetto. Ma Chaz diceva di non preoccuparmi, che questo "dottore" è una mano santa e possiamo fidarci.
Cosa avrei fatto ora? È possibile che tutto possa cambiare in una fottutissima notte? Che dirò ai nostri genitori? Al Campus?
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The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]
FanfictionOgnuno di noi ha un altro lato, un lato misterioso e oscuro, pieno di segreti, misteri e dove i nostri desideri si nascondono. Questo vale anche per Justin, un bravo ragazzo all'apparenza ma sottomesso dai suoi demoni. A causa di una sua scelta, il...
22. Codice Cobra Hurt
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