22. Codice Cobra Hurt

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Ora basta fare la brava ragazza.

"È nel retro." Sbottò alle strette.

Lo superai dandogli una spallata.

"Io non lo farei fossi in te.." continuò e mi voltai a guardarlo lanciandogli un'occhiata rude.

Che ci faceva qui? Di nuovo? La festa ormai era finita. Perché non è rimasto con me?

Su un divano trovai la borsetta di Lilia, dove c'era il suo cellulare all'interno.. ecco spiegato perché non rispondesse alle chiamate, aveva lasciato la borsetta qui. Ma dov'era? Non era neanche al Campus...

Magari starà passando la notte con qualche ragazzo che ha incontrato qui alla festa.

Arrivai fino alla cucina e mentre cercai la porta che portava sul retro iniziai a sentire delle urla.

Non riuscivo a capire bene le parole. Erano di una ragazza questo è certo, mi sembrava provenissero da dietro una porta, la aprii ma era uno stanzino! Eppure le urla provengono proprio da qui.. da qui... sotto!!

Sentii il pavimento di legno cigolare da un lato, presi il mio cellulare e accesi la luce del flash, trovai un pomello e aprii la botola che portava forse a una cantina.

Senza fare rumore, iniziai a scendere i gradini e  spensi il flash.

Fortuna che non avevo messo i tacchi.

"No vi prego" piangeva, era disperata.

Questa voce mi era troppo familiare... ma non era sola.

"Tenetela ragazzi. Ora ci prendiamo la nostra rivincita" era la voce di Derek. E probabilmente stava con i suoi amici.

Ero sorpresa dal fatto che respirasse ancora..

"Si ma anche noi vogliamo che c'è lo succhi." Parlò uno.

"Tranquillo, a turno" rispose Derek provando a fare una di quelle sue risate da coglione demenziale ma fallì tossendo miseramente.

"Lasciatemi stare! Vi troveranno e finiranno il lavoro se mi fate questo. Ne sono certa."

Merda, era Lilia.

Non potevo restare qui, sulle scale, senza fare nulla... dovevo aiutarla. Fare qualcosa!

Derek e i suoi schifosi amici la stavano per violentare... non merita questo.

Ero terrorizzata, i suoi singhiozzi e quegli schifosi che gli stavano strappando il body.

Che costa più di loro sottotitolato.

Mi abbassai per vedere quanti fossero... erano in tre.

Come c'è l'avrei mai fatta contro tre ragazzi?

Risalii le scale, aprii la botola e mi diressi fuori il giardino. Mi serviva aiuto... chi potevo mai chiamare? Erano tutti ubriachi fradici.

Iniziai a urlare il nome di Justin, Chaz, Ryan... fino ad arrivare a una stradina dietro la casa.

È lì che vidi tutto il gruppo di Justin... alcuni ragazzi erano stesi a terra, c'erano pozze di sangue.. alcuni erano intorno un ragazzo.

The other side ⇢jdb. [COMPLETA; IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora