Cap. 51 - Un nuovo sole

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"In realtá, la morte dell'umana sarà il meno opprimente di tutti i suoi lutti. Perché era già preparato alla sua fine, te l'ho detto. Io ero qui quando il Re tornó da Angmar, dopo quella guerra che costó la vita a Calenduin. E il suo sguardo, quando lo vidi, era atterrito, perso. Non fu più lui, dopo. Sua moglie gli venne strappata via, come un fiore strappato dal terreno. Non era pronto a dirle addio. Ma Roswehn... é un'altra storia." spiegó Morath.

"Com'era lord Thranduil? Cioé, prima che la Regina morisse? Roswehn se lo chiedeva spesso. Diceva che avrebbe voluto conoscerlo quando era un giovane Elfo, prima che la crudeltà  del mondo lo segnasse per sempre." chiese la figlia.

"Era un principe bellissimo e algido...é sempre stato freddo nei suoi modi...ma, sorrideva di più. Sì, sorrideva di più." raccontó Morath. "Gli piaceva la natura, andava a passeggiare nei boschi, quando non era incaricato di sorvegliare i confini con i soldati. Re Oropher si lamentava perché suo figlio spariva, di tanto in tanto. Non lo trovavano per ore e una volta...una volta si allontanó da Palazzo un giorno intero. Oropher era furioso."

"Beh, allora il principe Haldir ha ereditato la sua indole fuggiasca da lui...non da Roswehn." riflettè Nim.

"Sai? Credo tu abbia ragione. Ed é forse questo il motivo per cui il Re era così arrabbiato per la sua scomparsa. Perché rivede se stesso da giovane." rispose Morath.

Nim era pensierosa. "No...c'é qualcos'altro, mamma. Io non ho mai capito l'ostinazione del Re di tenere il principe segregato in quella stanza. Perfino Feren e Hazel se lo sono chiesto molte volte. C'é qualche mistero che non c'é stato svelato...qualche segreto, che riguarda Haldir."

"Ho sentito una discussione fra Roswehn ed il Re, una volta, prima che lei tornasse a Dale. Gli diceva che per nessun motivo loro figlio doveva essere lasciato senza custode. Lord Thranduil insisteva per addestrarlo al combattimento all'aperto, voleva addirittura catturare degli Orchi e organizzare un' esercitazione per Haldir. Lasciare che li uccidesse lui...sai, un po' come le gatte che catturano topi e li lasciano vivi per insegnare ai loro micini a uccidere. Roswehn urló che era pazzo, e di non pensarci nemmeno. Ripeteva: non devono avvicinarsi, non devono sapere che esiste!" ricordó l'Elfa. "...io non capii quella reazione."

"In tutti questi anni, il principe non ha fatto che passare le giornate immerso nei suoi studi, nel silenzio dei suoi appartamenti. Sai cosa mi é stato riferito, mamma? Che una parte del nostro popolo non sa nemmeno della sua esistenza. Capisci, molti Elfi di Boscoverde non sanno che il Re ha un altro figlio!" disse Nim.

"L'hanno nascosto di proposito...io non so il motivo, ma è stata una scelta ben precisa." concluse Morath. "Come se la sua vita fosse un tesoro prezioso da proteggere. Oppure, come se la sua esistenza rappresentasse un...un..."

"...pericolo. Per tutti." continuò Nim. Poi rabbrividí. "Voglio finire in fretta, mamma. L'odore di incenso mi sta dando il capogiro. Sbrighiamoci."

⚜️⚜️⚜️

"Tua madre...non mi hai chiesto di lei." le aveva detto Re Théoden, prima dell'esodo verso il Fosso di Helm.

Era rimasto solo con Goneril, qualche ora dopo la rivelazione dell'adulterio. Insieme, nella sala del trono, a Edoras. Il Palazzo d'Oro di Meduseld non era mai sembrato così grigio e gelido, come in quei minuti. Gandalf e gli altri si erano rispettosamente ritirati per permettere ai due di confrontarsi da soli.

"Chi? Quella donna che avete sedotto, Maestá? É incomprensibile come siate così ostinato nelle vostre convinzioni. Per voi, io sarei figlia vostra e della più bella cortigiana di Rohan. Beh, davvero una storia strappalacrime, se fosse vera." aveva ribattuto lei.

La donna dell'EstWhere stories live. Discover now