Family

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"Allora, vi sono passati i postumi della sbornia?" Chiese Simon mentre i ragazzi si stavano facendo fare i capelli e il trucco prima dello spettacolo.

"Come se ti interessasse, come fai a saperlo comunque?" Louis sputò, alzando gli occhi mentre si sedeva di fronte alla sua postazione trucco.

"No, non mi interessa. Quello che mi interessa è che i paparazzi vi hanno visto in quello stato. Ora tutti i media stano parlando del fatto che non prendete sul serio il vostro lavoro e che non vi interessa niente della reunion, a cosa cazzo stavate pensando? " chiese Simon con un'espressione forte e più arrabbiata.

"Rilassati. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato festeggiare il nostro primo spettacolo insieme dopo la pausa, qual è il problema?" Louis replicò, la frustrazione lo divorava.

"Il problema è che non lo avete fatto in modo responsabile. Non me ne frega niente se vi ubriacate o se fumate, ma i paparazzi non devono capirlo!" Gridò Simon, facendo scioccare i ragazzi per una frazione di secondo prima che sospirassero e si mordessero la lingua, non c'era motivo di discutere con quell'uomo.

"Noi non possiamo controllare quello che scrivono su di noi, cazzo" borbottò Harry sottovoce, massaggiandosi una mano sulla fronte.

"Cos'hai detto Harold, non riesco a sentirti?" Simon provocò una smorfia compiaciuta, alzando le sopracciglia in attesa facendo voltare Harry rabbiosamente verso l'uomo.

"Mi hai fottutamente sentito. Non ho intenzione di ripeterlo, ma onestamente sono così stufo delle tue lamentele. Controlli ogni singola cosa che facciamo e non abbiamo assolutamente nessuna libertà!" urlò Harry. Louis con la coda dell'occhio vide Liam che indicava il suo telefono. Immediatamente lo prese e iniziò a registrare.

"Non ci lasci fare coming out, cambi costantemente il contratto senza la nostra autorizzazione, tu e la modest ci trattate come una merda ogni giorno e ora non possiamo nemmeno festeggiare per una notte? E ti chiedi perché ci ribelliamo così tanto" Harry disse con una beffa, notando che i ragazzi lo stavano fissando con uno sguardo di shock e orgoglio. Si sentiva bene.

Simon rimase stordito per un momento, digerendo tutte le parole che avevano appena lasciato la bocca di Harry, ma ovviamente dovette riaprire la sua fottuta bocca.

"Non comportarti in modo innocente, ho visto quella bravata che hai fatto sul palco" disse Simon con una smorfia, ripensando agli innumerevoli video che aveva visto su quella patetica lap dance.

"E allora? Ho dato al mio ragazzo una lap dance, un grosso problema per te!" Esclamò Harry, gettando le braccia in aria e Louis respirò con un sospiro alla parola 'ragazzo'.

"Sai che è contro il contratto" disse Simon con uno sguardo accigliato, incrociandosi le braccia al petto.

"Oh sì, e sai cos'altro c'è nel contratto? L'accordo che avresti rispettato i tuoi clienti e avresti soddisfatto ogni loro necessità per garantire loro una carriera facile e di successo il più possibile, quindi, mi dispiace, ma il contratto lo hai rotto anche te. Leggilo per bene prima di accusarci un'altra volta "disse Harry con calma, girandosi finalmente e sedendosi di nuovo.

La stanza si riempì di silenzio e la tensione era così fitta che si sarebbe potuto tagliarla con un coltello. I ragazzi rimasero sbalorditi a guardare tra Harry e Simon, sentendosi immensamente orgogliosi di ciò che l'uomo aveva appena fatto per loro. D'altra parte Simon rimase scioccato e arrabbiato, non sapendo esattamente cosa fare della situazione, per una volta.

"Buon spettacolo, questa conversazione non è finita" disse infine Simon prima di andarsene sbattendo la porta dietro di sé, lo schianto echeggiò nella stanza.

Reunion (l.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora