22. Stammi lontano

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1 febbraio

Corro per l'aeroporto per comprare qualche rivista da leggere in volo.
Sto per entrare nel gate per New York quando sbatto contro un qualcosa di alto e muscoloso che mi costringe a fermarmi.
"Cazzo, ma guarda dove cammina?" Sbotto tenendomi alla seggiola che ho di fianco per non cadere a terra.
"...ah e lei no?" Dice il ragazzo senza alzare lo sguardo dal pavimento.

Idiota.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti gli occhi che non avrei mai più voluto vedere.

Lorenzo.

".. Ludovica?" Sussurra lui.
Sorrido falsamente. "Ciao" voglio andarmene al più presto da lui.
"Come mai qui?" Chiede lui con un sorriso sghembo sulla faccia.
"Sto andando a New York, infatti devo proprio andare, sta per partire a minuti" rispondo sorpassandolo ma lui stringe le mani attorno al mio polso bloccandomi.
"Ora che so che sei a Chicago perché non ci vediamo qualche volta?"
Sospiro. "Non lo so, Lorenzo, non è una buona idea."
"Pensaci"

Sfilo il polso dalla sua presa e corro sull'aereo, lontano da lui.
Arriviamo dopo poco a New York. Alloggiamo in un hotel davvero molto carino e in camera ho a disposizione una vasca enorme solo per me,  e ne approfitto subito per fare un bel bagno caldo per distendere la tensione che ho accumulato in questi giorni.
Sto per andare a godermi il mio momento relax prima del concerto di questa sera quando il display del mio IPhone si illumina e rivela il nome di Piero e subito i miei occhi si illuminano a loro volta.

"Oh ciao cantante! Ti ho scritto appena adesso, già disturbi?" Scherzo.
"Ciao violinista! Sempre simpatica sei!"
"Ahahaha, in realtà mi manchi tanto amore"
"Anche tu mi manchi, gioia mia. Che stai facendo?"
"Stavo per fare un bagno caldo con tanta schiuma" dico io, inquadrando la vasca ormai piena.
"Oh mio Dio, Lulu. Che pensieri porci mi fai venire in mente!"
"Beh in effetti manchi solo tu in questo bagno" dico io con la voce più suadente che riesco a fare.
"Che fai? Mi stai provocando?"
"Nooo" rido io.
"Sei davvero stronza quando fai così! Nessuno te l'ha mai detto?"
"No perché lo faccio solo con te"
"Bedda mia"
"A parte gli scherzi vorrei veramente che tu fossi qui con me, non sai quanto!"
"Eh, a chi lo dici! Però per fortuna, mancano pochi giorni a Sanremo. Ci sarai vero?"
"Sì, come posso perdermelo?"
"Ti aspetto. Fosse per me sarei già su un volo per la tua stessa destinazione."
"Non provarci! Non puoi lasciare i ragazzi!"
Lui sorride facendomi capire che sta solo scherzando. "Lo farei veramente però"
"Ora però ti lascio, l'acqua si sta raffreddando. Ti scrivo tra qualche ora così ti dò la buonanotte!"
"Va bene. Cerca di dormire"
"Mi butterei volentieri già a letto ma stasera ho già un concerto"
"Caspita di già?"
"Eh si e domani replichiamo!"
"Fantastico!"
"Adesso ti saluto"
"Sì buon concerto e in bocca al lupo, piccola"
"Grazie, buona giornata. Ah Pié..."
"Sì?"
"Ti amo in Italia, in America e ovunque vada. Non te lo scordare mai"
"Anche io amore mio"
Ci salutiamo e mi preparo per il grande concerto.

Il concerto è andato davvero bene e l'unica cosa che voglio ora è togliermi questi tacchi e buttarmi nel letto. Sono davvero stanca, il volo di oggi, anche se corto, mi ha distrutta. Devo assolutamente risposarmi per domani, per cui mi addormento all'istante.

***
Ritorniamo a Chicago per qualche giorno per fare le valige per la mia partenza per l'Italia e per fortuna ho giorni di riposo dalla tournée.
Sapete come li vorrei passare? A dormire.
Sarebbe una bella idea, no?

La sera però uscirò con le ragazze per una serata di sole donne, o meglio. Angel ci presenterà il suo ragazzo. Ci tiene tanto perciò noi siamo più che felici di conoscerlo.
Verso le sette inizio a prepararmi e opto per un vestito nero a maniche lunghe e i miei amatissimi Dr.Martens.

"Sì, ragazze ma Angel? Avevamo appuntamento un'ora fa!" Chiede Juliette.
"E chissà cosa stanno facendo!!" Scherza Haily.
Ridiamo tutte ma ci stoppiamo immediatamente perché sentiamo la voce di Angel chiamarci: "ragazze!"
Ci voltiamo tutte ricomponendoci.

Guardo il suo fidanzato e che mi prenda un infarto qui, è Lorenzo.
Non ci credo, è ovunque questo ragazzo.
Appena mi vede mi sorride avidamente cosa che non ricambio. Vorrei avere una pala per scavarmi una fossa e sotterrarmi.
Ci sediamo e iniziamo a raccontarci qualcosa della nostra vita.
Finché Lorenzo non mi porge questa domanda: "allora, tutti hanno detto la loro situazione sentimentale tranne una: Ludovica" ecco dove voleva andare a parare.
"Sono felicemente fidanzata"
"Ma amore, non te l'ho detto? Lei sta con Piero, uno dei componenti de Il Volo"
Lui sgrana gli occhi e fa una faccia disgustata. "Ah beh punti in alto eh."
"Non è assolutamente puntare in alto innamorarsi di un ragazzo" rispondo stizzita.
Haily mi guarda con uno sguardo comprensivo.
Spero che questa cena finisca presto.

A fine serata mentre aspetto che Haily vada a pagare ne approfitto per andare in bagno e per rinfrescarmi un attimo, per fortuna non c'è molta fila e faccio in fretta.
Esco dal bagno e trovo Lorenzo appoggiato alla parete, sembra proprio che mi stia aspettando.
"Lorenzo? Pensavo fossi già andato via"
"Stavo andando ma ho deciso di venire a salutarti"
"Potevi salutarmi di là"
"Preferisco farlo in privato. Quindi stai con un tenorino?"
"Potresti anche non chiamarlo così, è un tenore molto bravo e non è gentile chiamarlo così"
Lui non mi risponde, continua a fissarmi in modo strano. Lo guardo di rimando: non ho idea di cosa attraversi la sua mente ma sento che la situazione stia diventando inquietante e in pochi secondi cerco di allontanarmi da lui. Ma, intuiti i miei movimenti, mi blocca tra se stesso e la parete, stringendo i miei polsi tra le mani.
"Devi sapere che non ho mai smesso di amarti, da quel giorno in cui mi hai lasciato. Ho iniziato a cercarti ma hai lasciato che le tue tracce si perdessero. Poi ho visto dei post su internet di una violinista italiana volata in America.."
"Lorenzo, per favore lasciami, mi fai male" piagnucolo.
"Sta zitta. Avevo in mente di avvicinarti di nuovo e stasera era l'occasione perfetta"
"Stai con Angela! Non ti vergogni?"
"Non me ne frega nulla di quella! Voglio ritornare con te"
Deglutisco. Vi prego, qualcuno mi salvi!
Si avvicina famelico alle mie labbra e tenta di baciarmi. Proprio mentre mi prende il mento tra l'indice e il pollice e sento il suo respiro capendo che non potrò sottrarmi al peggio, sento una voce femminile molto familiare.
"Ludo? Sei qui?"
Lorenzo si stacca bruscamente. "Non finisce qui" e se ne va.
Io mi appoggio al muro e inizio a respirare profondamente.
"Haily?"
"Che stavi facendo?"
"È arrivato Lorenzo"
"E che ti ha fatto?"
"Ha tentato di baciarmi" Mi tocco i polsi che stanno diventando dolenti, massaggiandoli.
"Dio, che pezzo di merda. Vieni, andiamo a casa" dice mettendomi un braccio sulle spalle.

Torno a casa e mi infilo subito sotto le coperte ignorando le varie chiamate di Piero che mi ha fatto durante la serata.
Domani comprerò il biglietto per l'Italia e partirò il prima possibile.

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Where stories live. Discover now