So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}

10. Sei parte di me

A poco a poco siamo arrivati alla fine di luglio.
Alla fine del mio lavoro con i ragazzi.
Alla fine del tour.
Stasera ci sarà l'ultimo concerto all'arena di Verona, ormai luogo molto importante per i ragazzi.
Sto assistendo alle prove delle scenografie e osservo attentamente Michela che dà mille direzioni ai suoi operai.
Sono all'incirca una quindicina, l'Arena è molto grande da preparare e lavorano senza sosta da una settimana.
"Lo so a che pensi.." Francesca si siede accanto a me nelle prime file di poltrone.
La guardo, tra poco tutto questo sarà finito.
"Mi mancherà tutto questo" dico con un filo di voce.
"Ma potrai sempre venire a trovare i ragazzi nonostante la tua momentanea sostituzione sia finita"
"Ma non sarà la stessa cosa, Fran"
"E non ci sarò io a romperti"
"Tu potrai rompermi per sempre, telefonando per chiedermi che vestito ti sta meglio o su gossip su persone che conosciamo" rido.
"Avrò sempre bisogno della mia consulente di moda" dice lei ovvia.
"E io ci sarò sempre per te, per ogni consiglio di moda o per fare le cretine, o se avrai bisogno di me alle tre di notte! Io ci sono, sempre!"
"Comunque anche tu potrai contare sempre su di me, sempre Ludo"
Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere tra le lacrime.
"Ti voglio bene, tanto Fran"
"Anche io pupi"

Piero mi prende per mano e mi conduce nello sgabuzzino. Si avvicina a me e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi godo il suo tocco così delicato.
"Finito?" Mi chiede Piero, sa che avevo le prove con i ragazzi dell'orchestra.
Annuisco e lo bacio.
"Ma come che è sempre più bello baciarti?" Domanda Piero. "Tra poco arriva la mia famiglia, mi piacerebbe che tu la conoscessi.."
Sgrano gli occhi, forse ho capito male...
"Ehi stai tranquilla, piacerai a tutti come piaci a me" dice Piero, capendo le mie paure.

Squilla il suo telefono e lui risponde quasi subito.
"Hey latin lover!" Lo richiama Ignazio, in fondo Ignazio aveva già capito ciò che c'era tra i due.
"È ora?" Chiede Pie sbuffando leggermente.

***
Mancano tre ore al concerto. Ormai il nostro count down è d'obbligo.
Mi chiudo nella mia camera e inizio a ripassare la musica.

"Sai che sei la violinista più affascinante del mondo?" Dice Piero entrando nella stanza.
"Sai che sei il ruffiano più bello del mondo?" Rispondo a tono.
Lui sorride. "Sono arrivati finalmente!"
"Ah si! Si vede, sprizzi gioia da tutti i pori!" Sorrido. So che per Piero è molto importante avere la propria famiglia al proprio fianco.
"Ti va di conoscerli?"
"Certo!"

Scendiamo insieme e lui mi stringe la mano.
"Eccoci ora ci siamo tutti!" Sorride Piero.
Ci sono tutte le famiglie dei ragazzi al completo.
"Che accoglienza!" Dice la madre di Gianluca.
"Siamo tutti una grande famiglia!" Risponde il figlio.
Subito Michele va a salutarli, ormai sono grandi amici.
"Iniziamo le presentazioni, allora" inizia Gianluca. "Loro sono i componenti d'orchestra,  il nostro capo tecnico dell'audio, Roberto. Poi ci sono i tecnici della luce.." e rifila una gomitata a Ignazio che si schiarisce la voce suscitando le risate di tutti.
"Sì i tecnici Lorenzo, Alex e Giorgio e la nostra scenografa Michela" lei arrossisce e stringe la mano a tutti. "Poi l'orchestra.." dice Ignazio ridacchiando.
Piero prende parola interrompendolo e inizia a elencare tutti i componenti dell'orchestra "... e poi i violinisti Anna, Alyssa, Carlotta, Matteo, Domenico e lei è Ludovica" dice guardandomi mentre mi presenta.
"È il nostro primo violino" spiega Piero.
Io timida, sorrido e stringo la mano a tutti.

Qualche ora dopo, siamo tutti pronti e con stupore mi accorgo da dietro le quinte che l'Arena si è completamente riempita.
Mi fa sempre uno strano effetto vedere migliaia di persone che urlano, gioiscono per loro.

***

La gente urla, freme per il concerto che sta per iniziare.
L'orchestra prende posto e poi si fa tutto buio e cade il silenzio.
Un riflettore si accende al centro del palco e punta su Gianluca . Iniziano a risuonare le note di Grande Amore e la gente esulta di gioia.