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Con il trascorrere di una sola settimana di scuola, deduco dalle mie conoscenze didattiche che sia abbastanza impegnativo e stressante al livello di materie poco facili ma, fiera di me, posso dire che sono stata una persona inosservata..beh per la maggior parte dei giorni,tranne per quel mercoledì in cui feci cadere la pasta al sugo ad una ragazza che stava passando.
Scivolai in quel preciso momento e il mio piatto andò a finire addosso alla ragazza. Fui in imbarazzo per me che per lei. Anche perchè la mia strategia di innosservazione  fu immediatamente interrotta.
Mi ricordo ancora la sua faccia sconvolta,è di come poi mi ha aveva iniziato ad urlare  davanti a tutti i presenti. La me interiore uscì e non poté che rispondere a tono. Anche se ero consapevole di avere torto. Tranne che io chiesi scusa subito, lei con tono sgradevole nei miei confronti non mi ha dato scelta.
Capì in quel momento le amicizie  giuste che mi feci. Le ragazze si avvicinarono a me per sapere se avevo bisogno di aiuto.
Rimasi sconvolta di sapere che loro ci tenevano in qualche modo.
La ragazza in questione diventò rossa  è con la sua vocina stridula mi disse 4 parole che mi sono ancora impresse in mente  <te l'ha farò pagare>

Il suono della veglia interrompe i mie pensieri.
Guardo davanti alla porta il calendario appeso. Lunedì. Si ricomincia a quanto pare.
In men che non si dica mi ritrovo davanti scuola con la mia voglia di vivere pari ad un tricheco in calore.
-Oddio...ma c'è..inglese!!- Dissi subito al alta voce come se ci fosse qualcuno affianco a me.
-No,me l'hai fatto ricordare-Mi giro è mi trovo payton sbuffando è con uno sguardo da <uccidetemi>
-Buongiono anche a te- dissi in modo ironico e con un mezzo sorriso.
-Ah si buongiorno-ridiamo.

-Ma perchè dobbiamo avere inglese in prima ora??!!- continua  lagnandosi. Come biasimarla. Okay ad essere sincera la materia non mi dispiace ma non ne capacito il motivo per farlo alla 1 ora. Il mio cervello non elabora  informazioni adesso.
-Purtroppo- sbuffo
-Le altre?-cambia argomento.
-Bho-

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Arrivata a fine giornata, mi precipitai in mensa con una fame inimmaginabile. Sentivo da kilometri l'odore del cibo che finiva sul mio olfatto da lupo solitario.
Fui l'unica ad ordinare e vidi in allontanza il mio gruppetto e pensai a come diavolo riescono ad arrivare per prime.Teletrasporto?

-Ciao-sorridono parlando in coro.
Pay mi da una gomitata a me e alle altre per avvertirci della presenza dei ragazzi.

-Eccoli finalmente- disse viola. Travis, Jack e Aaron come al solito d'altronde. Non potè che spalancare i miei occhi di vedere dietro di loro lo strafottente.

-Ciao ragazze-
Colin notandomi si siede  davanti alla sottoscritta.Sorride in segno di sfida. Spero solo che non abbia preso alla lettera le cose che gli dissi quel giorno al bar.

Jack comincia una conversazione riguardo qualcosa,ma essendo non interessata decido di non sentirlo o di non farne partecipe.
Non per cattiveria,anche  perchè io e lui abbiamo legato molto. Viene con me durante le lezioni di matematica è  abbiamo cominciato ha parlare sempre più frequentemente sopratutto all'ora di pranzo.
Ma sono una persona che si distrae ed una che non riesce ad ascoltare quando un ragazzo mi fissa peggio di un cane randagio. Già, il deficiente mi mette per la millesima volta in soggezione fino a quando proferisce parola.
Faccio finta di non sentirlo.
Non dimentico mai le persone che mi hanno trattato male,io non scordo  le parole.
I miei occhi incontrano i suoi,nello stesso istante in cui ha finito di parlarmi.
Non so il motivo del perchè l'ho guardato,istinto? Può darsi.
Solo adesso ho avuto la possibilità di notare di quanto sia attraente!Occhi verdi ed intensi con pochi tatuaggi  sopra il braccio, e un pearsing nella lingua,alto con dei  capelli in disordine, jeans stretti neri ed una maglietta dello stesso colore,ma la mia coscienza mi ricorda del perchè non mi stia simpatico,ah si...perchè mi ha derisa con i suoi amici..almeno è quello che ha provato a fare,se non fosse che io non mi faccio deridere da nessuno,tanto meno se la persona non mi conosce affatto.
Ricordo quando papà mi diceva che non dovevo mai farmi mettere a disagio da nessuno e rispondere solo quando era necessario e per motivi validi. Al ricordo mi viene un stretta alla pancia.

-Possiamo parlare da soli?- Mi ricompongono in me è solo adesso noto che è riferito nella mia direzione. Si vede che è parecchio frustato.

-No,non vedi che sto mangiando?- guardo il mio piatto vuoto.
- Non c'è niente..dai alzati-
Alzando un po' la  voce, siccome i nostri amici ci guardano confusi,io più di tutti scioccata dal suo modo di comandarmi a bacchetta.

-Se ho detto di no è no-dico sicura di me. Mi fulmina è si nota che mi sta odiando nel profondo del suo cuore,lo si può da come stringe le mani.
Questo mi fa pensare che non aveva mai ricevo un rifiuto da nessuno.

Si alza dal suo posto è butta il suo vassoio per terra,se ne va lasciandoci perplessi a tutti. Anche coloro che c'erano in mensa.
È pazzo.
-Cos..?-  Payton porta lo sguardo verso di me confusa.
-Che hai detto?- Mi chiede Aaron è tutti gli altri mi guardano in segno di una risposta.
Alzo le mani in segno di difesa.
-Niente- faccio spallucce,ed è vero..io non ho fatto assolutamente niente,mica è colpa mia se si comporta come un pazzo.
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Sdraiata sopra il mio letto, vedo la chiamata di payton.
-Ehi ciao come stai?-
-Bene,te?-
-Bene, dovrei parlarti domani- dal suo tono di voce sembra una cosa seria.
-Una cosa importante?-
-Bhe diciamo di sì e no-
-Ok-
-ti va se domani dopo scuola vieni a casa mia e ti spiego?-
-Si, perfetto,quindi a domani-
-A domani-

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Sbuffo notando il tramonto di prima mattina. Ieri per tutto il pomeriggio non avevo fatto che studiare per la verifica di oggi. Sono così stanca che i miei occhi non riescono ad rimanere aperti.
Oltre miliardi di compiti tocca pure studiare.

Scendo in cucina per azzannarmi di sostanze schifose  è vedo un foglio appeso al frigo <per pranzo non c'è niente,preparati qualcosa, da parte di mamma>
Sbuffo ancor di più è decido di uscire direttamente da casa è dirigermi verso scuola.

-Ehi- disse ele con un abbraccio mattutino.

-Ciao-immediatamente il mio corpo viene sommerso da altre due persone. Pay e vi.

-Carenze di affetto?- Chiede gli occhioni verdi.
-Invece a te Jack? Carenze di stupidità?- proferisco parola e ridiamo.

Entrata in classe la prima cosa che faccio e buttarmi sopra il banco e godermi quei pochi minuti di sonno prima dell'arrivo del prof di musica.
Dei brividi percorrono tutto il mio corpo.
Un sussurro vicino al mio orecchio.
Troppo pigra per vedere chi sia.
Sento toccarmi la testa ed alzo il mio sguardo per dirgliene quattro.

-Tu?- Dissi scioccata.
-Cosa ci fai qui?-

Noi e nessun altro (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now