Let mercy come and wash away what I've done

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E' tutto un attimo, è tutto una schifosissima frazione di secondo, la frazione di secondo più lunga che Louis Tomlinson abbia mai vissuto. Anche prima che tutto succeda il ragazzo è riuscito ad immaginarlo, ma non ce l'ha fatta, nonostante la testa gli dicesse di muoversi in una direzione il corpo lo sposta in un'altra e così succede.

Così il corpo di Kenan crolla a terra in una maschera di dolore e panico.

Un lago spaventosamente rosso si allarga sul suo petto e tutto crolla.

Le urla circondano il villaggio, il rumore di un pianto disperato e di quella macchina maledetta che sfreccia via portando con sé i responsabili del peccato più grave del mondo.

E in un attimo Louis si rende conto che l'immagine di quella bambina china sul corpo già senza vita del fratello non lascerà mai la sua mente, niente potrà portare via dalla sua memoria quella sensazione, quell'odore, i volti, la stretta forte di Zayn e quello sguardo, lo sguardo ghiacciato di una bambina e quel suo pianto, non umano.

Spalancò gli occhi di colpo e si ritrovò in un letto che non era il suo, in una stanza che non era la sua. Si avvicinò alla finestra e tutto quello che vide fuori fu oscurità.

Da quanto tempo dormiva?

Tutto quello che riusciva a ricordare erano le braccia forti di Harry e quel profumo che sembrava poter esistere solo fra la pelle del riccio.

Nolente, tornò indietro a quel giorno e le immagini riaffluirono nella sua testa e improvvisamente la sentì implodere facendo schizzare tutti quanti i frammenti a colpire quel cuore maltrattato dai ricordi. La verità era che non l'avrebbe mai superato, non avrebbe mai potuto fino a quando non si sarebbe fatto perdonare, ma proprio non sapeva come.

Aveva provato a parlare tante di quelle volte con Nala da sentirsi tremendamente in soggezione davanti a lei, quasi nudo, coperto solo dai suoi peccati e dalle sue mancanze, da quello che non era stato in grado di essere e di fare.

E i silenzi di quella bambina l'avevano schiacciato sempre di più, giorno dopo giorno.

Ma come poteva darle torto? Aveva lasciato che suo fratello morisse, si era rifiutato di difenderlo per la paura quando il suo unico compito era quello di tenerlo in vita.

Tenere in vita i figli dell'uomo che aveva cominciato la lotta era importante proprio per dimostrare che la voglia di libertà non si sarebbe mai spenta, e lui aveva fallito miseramente.

E stava per fallire un'altra volta, riusciva a sentirlo sotto la pelle, qualcosa stava per cambiare per sempre e lui non avrebbe potuto impedirlo.

"Louis" quella voce roca lo riportò alla realtà facendolo spaventare.

Si voltò e scorse Harry fermo sulla soglia della porta intento a guardarlo, preoccupato.

"Harry" sussurrò il più grande fingendo un sorriso.

"Come stai?" chiese il più piccolo avvicinandosi lentamente.

"Sto bene" rispose il più grande passandosi una mano dietro la nuca e abbassando lo sguardo "Dove sono gli altri?" chiese.

"All'ospedale, sono tornato per controllare che andasse tutto bene, tra poco anche Niall tornerà, il turno di notte è di Liam e Zayn, di nuovo"

"Efficienti come al solito" bofonchiò il castano orgoglioso.

E fu un attimo, i loro sguardi si incrociarono e quello bastò, bastò per creare una tempesta negli occhi di entrambi, bastò a creare quella spaventosa certezza che si stava annidando nelle loro teste già da mesi. "Usciamo" disse d'un tratto Harry non riuscendo più a reggere quello sguardo azzurro.

I Was HereTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon