You gotta get up and try

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Ghana.

Più o meno tutti sanno dove si trova, più o meno a tutti viene in mente l'Africa sentendo questo nome. Ma in quanti riuscirebbero a localizzare Wenchi?

Wenchi, cittadina ghanese di meno di 33.000 vite nella regione del Brong Ahafo.

Chi altri riuscirebbe mai a pensare alla periferia di Wenchi e a quello che succede lì ogni giorno?

Il camion sul quale erano stipati prese un'altra botta facendo cozzare la spalla del riccio contro quella del biondo che, a bocca aperta, continuava imperterrito a guardare il paesaggio.

Harry riusciva già a sentire il Sole cuocergli la pelle nivea e illuminare ancora di più le iridi cangianti. Non sapeva nemmeno lui perchè era lì, perchè da un giorno all'altro si fosse ritrovato dalla caotica metro di Londra a quel camioncino scassato e pericolante nel bel mezzo del nulla.

Sapeva solo che la più bella decisione della sua vita si stava trasformando nella sua rovina, prima di partire.

Harry Styles, 26 anni, inglese, era riuscito a laurearsi brillantemente in medicina, la facoltà che sognava da quando, da piccolo, aveva cominciato a giocare con lo stetoscopio di suo padre, un cardiochirurgo rinomato e rispettato da qualsiasi persona che tenesse alla propria carriera.

Eppure Harry era scappato da quell'uomo.

Aveva scelto di fare medicina per sentirsi vivo, non per diventare un automa insensibile come suo padre, guardando una persona non era mai riuscito a vedere un corpo e basta.

Irrimediabilmente, il riccio non riusciva a non lasciarsi coinvolgere nella vita del suo paziente, doveva sapere, doveva scoprire, solo in quel modo sarebbe riuscito a curarlo meglio.

Le persone, oltre ad aver bisogno di essere curate, hanno bisogno di comprensione, hanno bisogno di sanare le loro insicurezze e di riempire l'anima della consapevolezza di poter stare meglio.

Harry ricordava ancora lo sguardo carico di disgusto che suo padre gli aveva riservato una volta rifiutato il posto nel suo studio medico.

"Voglio farcela da solo, papà, io non voglio fare il medico, io voglio essere* un medico, potrei ricucire tutti i tagli di quella ragazza nell'altra stanza, ma sono sicuro che tornerebbe in meno di un mese con le stesse ferite se non faccio più che suturarla...capisci?".

Aveva riso di tutta la convinzione di quel discorso e "No, non lo capisco Harry, come tu non capisci che non sarai mai un buon medico fino a quando non spegnerai la spia dei sentimenti" aveva detto poggiando una mano sulla spalla del figlio. E in quel momento Harry si era sentito più piccolo che mai, insignificante, nulla, aveva dedicato gli ultimi cinque anni della sua vita alla medicina, a prendere il massimo dei voti ad ogni esame, a fare quante più ore poteva di tirocinio, come poteva suo padre dirgli che non era un buon medico?

Aveva scansato la mano di suo padre e "Non potrò mai essere un buon medico fino a quando quella spia non l'avrò ben accesa" e con un'ultima occhiata ghiacciata era uscito da quello studio lasciandosi suo padre e Londra alle spalle.

Pochi giorni dopo si era ritrovato su un aereo diretto in Ghana con Liam e Niall, due suoi compagni di corso con cui si era sempre trovato bene e con cui aveva diviso gli alloggi.

Si erano ritrovati una sera, davanti a una pizza e a una birra e Liam aveva confessato di essere pronto a partire di lì a pochi giorni, avrebbe raggiunto un suo vecchio amico, un certo Louis Tomlinson, che si occupava di una piccola zona fuori Wenchi e che aveva bisogno di gente nuova.

Nè Niall nè Harry se lo erano fatti ripetere due volte.

L'ennesimo scossone lo riportò alla realtà, guardò davanti a se' e vide un Liam sorridente dietro ai suoi rayban neri. "Ci siamo?" chiese poi l'irlandese eccitato.

I Was HereWhere stories live. Discover now