XIV - .you can't take me anywhere.

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La campanella suona, io vado al mio armadietto e lascio il libro di fisica e quello di inglese prima di raggiungere la mensa per pranzare.

Sento il suono di una notifica e controllo il mio cellullare, c'è un messaggio di Brendon:

Aspettami in mensa. Ti amo.

Gli rispondo mentre mi dirigo verso la mensa.

Prendo un vassoio ed esamino il menù di oggi. A quanto pare neanche oggi il cibo è commestibile, far cucinare il nostro cibo a qualcuno di più competente sarebbe decisamente meglio, ma dato che non voglio rimanere a digiuno prendo una porzione di patatine fritte e dell'insalata. Le patate fritte di solito sono sempre accettabili, ma a voi non interessa sapere come sono sopravvissuto per una settimana mangiando solo patatine fritte.

Prendo anche una bottiglietta d'acqua e cerco un tavolo dove potermi sedere, intravedo Spencer già seduto e mi accomodo al suo stesso tavolo.

<<Ciao Spence,>> lo saluto.

<<Hey Ry! Come mai Brendon non è con te?>>

<<Sta arrivando.>>

<<Com'è andata a fisica?>>

<<Oh beh, come sempre...>>

<<Ovvero una merda?>>

<<Esatto. E Scott ha fissato la verifica il ventuno...>>

<<Ce la fai a portare a casa almeno una C?>>

<<Perchè non mi aiuti tu dato che in fisica hai tutte A?>>

<<Non sono bravo, lo sai! E' Finn che ci fa copiare tutti ai test!>>

<<Beati voi...>>

<<Ma io di fisica non so un cazzo.>>

<<E allora? Non andrai mica a studiarla all'università!>>

<<Di che parlate?>> Brendon ci raggiunge, appoggia il suo vassoio e mi lascia un bacio veloce sulla guancia.

<<Di fisica,>> Spencer dice e vedo anche Ryan (non io ovviamente, non ho un clone, mi rifersco a ragazzo-dai-capelli-azzurri) che si siede accanto a Spencer, di fronte a me e a Brendon.

<<La mia materia preferita,>> afferma il ragazzo con i capelli azzurri mentre svita la bottiglietta dell'acqua.

<<Beh, fortunato, io la detesto.>>

<<E' interessante invece,>>

<<Forse se ci capissi qualcosa lo sarebbe...>> concludo mentre assaggio una patatina.

<<Bren...>>

Sento una voce femminile conosciuta, alzo gli occhi e mi trovo davanti Sarah. Esatto, proprio Sarah quella dal cognome impronunciabile, l'ex ragazza di Brendon.

<<Ciao Sarah...>> Brendon la saluta, ma si vede che è a disagio.

<<Ti diverti qui con i tuoi amici? Sono tre giorni che mi ignori!>>

<<Sarah ascolta...>>

<<No, non ascolto nulla, non ci credo che non hai avuto cinque minuti per mandare un messaggio alla tua ragazza!>>

Cosa? Sono io il ragazzo di Brendon. E' impossibile che... no, Brendon non può non aver ancora lasciato Sarah, io e lui stiamo insieme da più di due settimane e non può averle nascosto una cosa del genere per così tanto tempo. Però ora che ci penso da quando stiamo insieme ha sempre cercato di evitare Sarah quando c'ero io con lui, credevo che fosse normale, dopotutto era la sua ex. Pensandoci meglio Brendon mi ha chiesto di non dare troppo nell'occhio a scuola e anche questo credevo fosse normale, ovviamente a me va bene, nemmeno io ci tengo ad essere infastidito dagli omofobi, poi lo capisco dato che Brendon è passato da: essere quello che si scopa tutti ma con una ragazza strafiga dal cognome impronunciabile, a: essere quello che è fidanzato con Ryan Ross lo sfigato.

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