Mi ero svegliato stordito, avevo aperto gli occhi e realizzato di essere girato su un fianco, dalla finestra filtravano i raggi del sole, quindi doveva essere abbastanza tardi. Mentre mi decidevo se alzarmi o restare ancora nelle mie calde coperte avevo sentito qualcosa toccarmi.
C'era un braccio avvolto intorno a me da sotto la coperta.
D'un tratto mi tornò in mente: c'era Brendon nel mio letto.
La festa a casa di Pete.
Spencer che faceva la favolosa cubista.
Sarah che sbraitava con Brendon.
Io che accompagnavo Brendon a casa.
L'auto che si rompeva.
Brendon a casa mia.
Nel mio letto.
Tutto tornava, più o meno.
Mi girai sull'altro fianco, facendo attenzione a non fare movimenti troppo bruschi da svegliare il mio ospite che, apparentemente, stava ancora dormando. Non appena mi girai mi trovai la sua faccia a pochi centimentri dalla mia.
Porca troia.
Ho un letto singolo, non è molto grande, quindi capirete bene quanta poca distanza c'era tra noi due. Eravamo proprio faccia a faccia, a momenti gli sfioravo il naso con il mio. Vedere Brendon da così vicino era strano, ma anche fottutamente bello. Potevo ammirare ogni minimo particolare del suo volto e capirete che non è una cosa che capita tutti i giorni essere a tre centimetri (approssimativamente, credevo che fossero più o meno quelli, ma non me la cavo molto bene con le misure) dalla faccia di Brendon Urie. Potevo anche sentire il suo respiro regolare, e di solito la gente che respira vicino a me e alla mia faccia mi infastidisce in una maniera indescrivibile, ma lui no, lui sembrava davvero un cucciolo quando dormiva.
Rimasi lì a fissare la faccia di Brendon per non so quanto tempo, fatto sta che ad un certo punto il dolce cucciolo di Urie dormiente iniziò a svegliarsi e io subito, d'istinto, chiusi gli occhi, non volevo che scoprisse che lo avevo fissato per un tempo indefinito.
<<Mh... Ryan? Sei sveglio?>> mormorò con la voce ancora impastata dal sonno.
<<Sì,>> feci finta di sbadigliare per cercare di far capire che mi ero svegliato davvero in quel momento e che no, non lo avevo fissato affatto. Però purtoppo non mi riuscì bene, evidentemente non sono portato per la recitazione.
<<Che ora è?>>
Mi girai di nuovo cercando di non cadere dal letto (dato che il cucciolo di Urie aveva occupato quasi tutto il mio spazio vitale) e afferrai la sveglia sul comodino. Lessi l'ora, le 13.09.
<<L'una e dieci del pomeriggio,>> gli dissi.
L'UNA E DIECI DEL POMERIGGIO?
Sapevo fosse tardi, ma non così tardi. Spencer era ancora a casa di Pete, oh cazzo. Sapevo che appena mi sarei presentato a casa Wentz quello mi avrebbe fatto la predica, ma stare a dormire nello stesso letto di Brendon Urie e fissargli la faccia non era una cosa che capitava tutti i giorni, quindi avevo pur dovuto sfruttare quell'opportunità, non potevo mica preoccuparmi dell'ira funesta di Pete e di Spencer che vomitava alla cazzo sul pavimento del salotto dei Wentz.
<<Ryan...>>
<<Eh...>>
<<Noi avevamo qualcosa da fare, giusto?>>
<<Ti riferisci a recuperare Spencer e chiamare i tuoi?>>
<<I miei genitori! Cazzo, sicuramente mi avranno dato per disperso, chiamato la guardia forestale, la guardia costiera, la polizia, i carabinieri, l'FBI, la CIA, James Bond, il parlamento e il presidente degli Stati Uniti.>>
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𝘕𝘰𝘳𝘵𝘩𝘦𝘳𝘯 𝘥𝘰𝘸𝘯𝘱𝘰𝘶𝘳 - 𝘳𝘺𝘥𝘦𝘯
Fanfiction𝑯𝒆𝒚 𝒎𝒐𝒐𝒏, 𝒑𝒍𝒆𝒂𝒔𝒆 𝒇𝒐𝒓𝒈𝒆𝒕 𝒕𝒐 𝒇𝒂𝒍𝒍 𝒅𝒐𝒘𝒏 Oggi Brendon mi ha baciato e qualcosa è cambiato. Adesso non capisco, quel bacio mi è piaciuto? Ha significato qualcosa per me? E per lui? Perchè? Come ci sono arrivato a baciar...