IX - .Remember your youth in all that you do. pt.2

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Quindi andai da Brendon, ci andai davvero. Ci sarei voluto andare sin da subito, ma probabilmente se non mi avesse convinto Ashley, non avrei mosso le chiappe. Mi avvicinai e mi schiarii la voce: <<ciao Brendon,>> dissi.

<<Hei Ryan, anche tu qui?>> sembrava quasi felice che fossi andato a parlargli, ma non ne ero completamente certo.

<<Non pensavo di trovarti qui... se l'avessi saputo saremmo potuti venire insieme,>> continuò lui.
Saremmo potuti venire insieme?

Probabilmente Brendon era ubriaco - fu l'unica cosa che mi venne in mente per spiegare quella frase - aveva dimenticato di essere con la sua ragazza e i suoi amici?

<<In realtà sono venuto con Spencer...>>

<<Oh, c'è anche lui?>> era... deluso?

<<Già.>>

Beh, bella conversazione. In realtà le conversazioni tra me e Brendon, nonostante fossimo una specie di amici, erano sempre state di questo tipo: domanda, risposta, domanda, risposta, ancora un paio di volte e poi finivamo gli argomenti. O meglio, io li finivo e iniziavo a guardarmi la punta delle scarpe, poi lui trovava sempre un modo per sbloccare le cose e non far morire la conversazione.

<<Ti va se beviamo qualcosa?>>

<<Uhm... d'accordo.>>

Bevemmo questo qualcosa e nel mentre mi decisi a fare la fatidica domanda a Brendon.

<<E la tua ragazza?>> in quel momento lui, che stava sorseggiando il suo drink, si bloccò. Ebbi l'impressione che stesse per strozzarsi, ma non posso dirlo con certezza in questo momento.

<<E' qui in giro.>>

<<E non dovresti stare con lei?>>

<<E se non volessi?>>

<<Perchè l'hai portata allora?>>

<<E che avrei dovuto fare? Anzi, mi meraviglia che non mi stia avvinghiata in questo momento.>>

<<Cristo,>> quello che vidi preferiamo dimenticarlo tutti, sia io che soprattutto il diretto interessato.

<<Che succede?>> chiese Brendon, confuso.

<<Spencer...>> non sapendo come descrivere la scena davanti ai miei occhi, mi bloccai. Brendon girò la testa e vide anche lui lo spettacolo. C'era Spencer appunto, che stava in piedi su un tavolo e ballava. Ballava. Sì, ballava, agitava le chiappe, sculettava, insomma, ci siamo capiti. Non sapevo se ridere, piangere o essere imbarazzato, probabilmente un misto tra le tre cose... Appena si tolse la camicia e la lanciò tra la folla ebbi la sensazione (e la paura, soprattutto la paura) che volesse fare uno spogliarello; per fortuna si fermò  lì.

<<So sculettare meglio io,>> affermò Brendon dopo averlo osservato per qualche minuto. Poi mi fece l'occhiolino.

L'occhiolino.

Porca. Puttana.

Quella sera non stavo capendo più nulla. Brendon che non voleva che la sua fidanzata gli stesse vicino eppure era venuto alla festa con lei, Ashley che mi diceva che gli piacevo, ma mi mandava a parlare con Brendon, Spencer che ballava su un tavolo agitando il fondoschiena (non l'ho detto, ma era ubriaco, molto ubriaco, in condizioni normali non lo avrebbe mai fatto) e Urie (sempre lui) che affermava di sapersi muovere meglio di uno Spencer ubriaco e mi faceva il cazzo di occhiolino.

In quel momento non sapevo che fare, Brendon sembrava molto concentrato a guardare le movenze di Spencer Favolosa Cubista, io invece oscillavo tra "mio dio, quant'è ubriaco, adesso cade da quel tavolo e si rompe qualcosa e dobbiamo portarlo in ospedale e finiamo in quel programma tv dove fanno vedere tizi che si fanno male in modo strano e finiscono in pronto soccorso" e "questo è un momento memorabile devo assolutamente fargli un video" e ancora "quanto è imbarazzante questa cosa, voglio sotterrarmi io al posto suo."

𝘕𝘰𝘳𝘵𝘩𝘦𝘳𝘯 𝘥𝘰𝘸𝘯𝘱𝘰𝘶𝘳 - 𝘳𝘺𝘥𝘦𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora