"Ho tradito la tua fiducia, lo so. E non ti biasimo" completò la frase accarezzandomi il viso con una mano.

"Perché quando sono con te ho la perenne sensazione che tu non mi dica le cose?" ora era proprio il mio cuore a parlare, volevo delle risposte che solo lui poteva dare.

"Perché è la verità, ma se tu iniziassi a fidarti di me, completamente , potrei, magari, iniziare a darti qualche spiegazione" concluse lasciandomi perplessa.

"Cosa intendi?" chiesi confusa.

"Nel campus stanno iniziando a capire che tu sei la mia debolezza. Derek sarà solo uno dei primi che ha osato scommettere su di te, e per quanto io spero che non accada più, sicuramente ci saranno altri che ci proveranno. Concediti a me." sospirò ad un passo dal mio viso.

Non potevo credere a ciò che mi avesse chiesto...

"Justin stai scherzando?? Non possiamo. Noi siamo fratelli!" Esclamai allarmata, ma dentro di me ero tremendamente arrabbiata con la parte di me che era eccitata alla proposta.

"Sel ascoltami, non c'è nulla di strano, conosco tanti fratelli che non volendo concedersi a altri, lo fanno tra di loro." disse facendo sembrare tutto così normale..

"Ma io... i-io non sono sicura di volerlo fare, è sbagliato!" Ripetei disperata anche per convincere me stessa.

Si sistemò tra le mie gambe e iniziò a togliermi la camicia che mi aveva dato.

"Non c'è nulla di serio Sel, ti toglierai soltanto un peso e tutti coloro che ambiscono a rubare la tua verginità, non potranno averla." disse mentre provava ad abbassare le spalline del mio vestito.

"Io non ne sono sicura... è tutto così sbagliato!!" dissi esasperata.

"Sel.. cedi all'altro lato, fidati di me, non avere paura, sarò un vero gentleman" mi bisbigliò queste parole respirando vicinissimo al mio viso, e posò vari baci, prima sulla guancia, poi all'angolo della bocca fino ad arrivare alle mie labbra.

La sua bocca sapeva di menta e fumo, non aveva bevuto... strano non era da lui.

Iniziò succhiando leggermente il mio labbro inferiore, non capisco il motivo, ma io gli permisi di far entrare la sua lingua nella mia bocca e insieme iniziarono una lotta per la dominazione.

A fiato corto e ora che potevo incontrare i suoi occhi sussurrai "è sbagliato, ti prego" ma fece finta di non ascoltarmi e dopo aver baciato la mia mandibola, scese lungo il collo, prendendo tra i suoi denti un po' di pelle che leccava e succhiava.

"Jus.." ansimai mentre gli accarezzavo la nuca.

"Mhh forse è meglio che tu ti stenda" disse mentre il suo viso era ancora nell'incavo del mio collo.

Mi sfilai i tacchi e mi stesi sul letto, indifesa, sotto di lui.

Fece scendere il vestito ancora di più, lentamente e mi ricordai di non aver messo il reggiseno, così lo fermai.

"Aspetta" sussurrai attirando la sua attenzione, "i-io... ehm.. mi vergogno" continuai portando lo sguardo altrove.

"Sel, non sei la prima ragazza che ho visto nuda" ridacchiò e dopo aver capito ciò che mi avesse detto si fece serio tirandosi le punte del ciuffo per la frustrazione.

"Oh..no no, non intendevo dire che-" continuò.
"Sei stato abbastanza chiaro... perché dovrei concedermi a te che hai già una collezione ricca di ragazze con cui.. non trovo il termine esatto, ah si, ti sei concesso?" lo bloccai mettendolo in difficoltà.

"Pensi davvero che io veda le ragazze come dei trofei? Pensi che io ti veda così?" sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso.
"Si" risposi impulsivamente.
"Okay magari qualche volta è successo, ma quando ho capito i miei errori, sono andato a scusarmi e poi dopo un po' sono state le ragazze a cercarmi, a venire da me, non avevo più bisogno di dover fare nulla. Invece con te Sel -mi prese la mano baciandola- è diverso, riesci a sentirlo?" in quei suoi occhi caramello sciolto, mi veniva voglia di tuffarmi.
"Sentire.. cosa?" Sospirai sentendo qualcosa dentro di me che lo desiderava.
"La chimica. L'intesa che c'è tra noi due. Non ho mai sentito niente di così forte per nessun'altra" disse tenendomi la mano e baciandomi sulla clavicola.

"Forse l'avresti sentito se non fossi stato tutto il tempo ubriaco" parlai portando la mente a quanto mi avesse fatto soffrire in questi anni per non desiderarlo ardentemente.

"Sai anche tu che non è così. Cosa ti blocca? Lo vedo dai tuoi occhi, da come mi bramano." continuò con i baci sulle clavicole e sul collo.

"I-Io... non ti bramo" tentennai un po' per via dei suoi baci caldi sul mio corpo.

"Non mentire sorellina, il tuo corpo ti tradisce" sospirò sulla mia pelle avvicinandosi al bordo del vestito.

"Ah si?" Risposi a monosillabi. Mi stava fottendo il cervello.

"Si. Senti come sta cambiando il tuo respiro? Come il tuo battito cardiaco sia accelerato? Come fremi sotto i miei baci desiderandone ancora?" mi baciò all'angolo della bocca e sulla mandibola.

Cosa potevo mai rispondergli? Non riuscivo nemmeno a pensare! Si era insidiato troppo bene nel mio cervello, trovando campo fertile.

"Vedi il tuo silenzio? È già una risposta" sussurrò a un passo dalle mie labbra dove ci lasciò ripetuti baci a stampo.

"Tuttavia... c'è qualcosa che ti blocca, cos'è?" mi chiese lasciandomi un po' di spazio.

Aprii gli occhi e lo guardai, provando a riordinare i pensieri.

"Hai paura che qualcuno possa giudicarti? Non lo saprà mai nessuno, sarà un nostro segreto." continuò. "Non c'è nulla di sbagliato in quello che provi Selina, fidati di me"

Sospirai abbassando il capo. Perché mi sta succedendo questo? Perché proprio a me?

"Sigilliamo questo accordo?" disse inumidendosi le labbra.

"Io aggiungerei altre due cose" parlai di impulso. "Promettimi che mi fornirai una risposta alle mie domande e che non andrai a letto con altre." dissi incrociando il suo sguardo.

"Se ho te non ho bisogno di nessun'altra.. anche se dovrò vedere come fare con Charlotte quando tornerà dallo stage.." parlò con uno sguardo pensieroso. "Per l'altra cosa... dammi tempo Selina e conoscerai l'altro lato di me" era diventato terribilmente serio e... triste.

"Vedo di non essere l'unica ad avere paura di qualcosa..." sussurrai abbassando lo sguardo.

"Io ho paura di perderti una volta che mi conoscerai meglio, che cambierai opinione su di me, potrei non essere più il fratello che ti ricordavi.." disse sollevandomi il viso con due dita sotto il mento.

"Non è detto.. smettiamo di farci del male a vicenda" sussurrai vicinissima al suo viso e annuì con il capo per poi baciarmi.

Penso di non aver mai desiderato qualcosa così tanto..








*Scusate eventuali errori*

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