Prologo

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La mia vita fin ad ora è stata un gioco. Sarebbe strano per chiunque sentire queste parole ma è la verità, una stramaledetta verità che mi fa ribrezzo.

Salgo in moto per correre, per scappare ancora una volta dalla ruota del passato, un passato che mi ha bruciato dentro, che mi ha uccisa e ora si presenta dopo anni con due carte nella mano sinistra e una bottiglia di rum nella mano destra. Mi volto per l'ennesima volta e vedo l'uomo che mi ha rovinata,che mi ha trascinata nel fuoco, con quella maglia sporca e strappata, quei pantaloni vecchi e sporchi di fango; i suoi occhi iniettati di sangue che mi chiedono ancora una volta aiuto.

«Non puoi andartene così, mi devi ancora qualcosa dopo che mi hai rovinato!»grida con la disperazione e la rabbia che ha in corpo; devo fare appello al mio autocontrollo per ignorare quelle parole.
Mi fermo: spengo il motore,e penso a tutto quello che è successo.

«Ricordati Sarah sei nata in questo modo e anche se riuscirai a scappare lui ti troverà»mi urla con rabbia e disprezzo.

A quelle parole mi viene la pelle d'oca; rimango immobile.
«Vedremo, ma ti assicuro che faro il possibile per scomparire papà»e con quel poco di forza che mi è rimasta, accendo il motore, infilo il casco, premo l'acceleratore e parto senza voltarmi indietro, lasciando quel mondo alle mie spalle dove è giusto che rimanga.

SCOMMESSA MORTALE(IN REVISIONE)Where stories live. Discover now