Capitolo 18

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"Non c'è più nessun bambino, Matteo. L'ho perso nell'incidente...". La mia voce è già spezzata dalle lacrime. Si avvicina a me, comprensivo. "Mi dispiace. Scusami...". Mi soffio il naso. "Ti scusi per cosa? Per avermi chiesto una cosa legittima? Avrei comunque tenuto il bambino." Lo guardo. "Per aver iniziato questo discorso. Hai perso il bambino. Quindi lascia perdere quello che ti ho detto". Mi abbraccia, stando attendo a non dare nell'occhio. Sospiro. "Beh, io...credo si sia fatto tardi. Devo stare a riposo un altro paio di giorni. Ci vediamo lunedì in ufficio". Lo saluto e mi allontano.

Sbuffo, mentre imbocco la strada di casa. Un altro giorno e poi avrei passato l'intero week end a casa di Alessandro. Dopo molte chiamate, ignorate da parte mia, ho dovuto richiamare Michael per forza. Ha saputo anche lui dell'incidente. E, come immaginavo, si è arrabbiato perché nessuno lo aveva avvisato tempestivamente. Soprattutto Alessandro. Il loro rapporto è praticamente inesistente. Sono passati dall'andare d'accordo forzatamente, all'ignorarsi del tutto. Del resto, non mi aspettavo nulla di diverso. Sono troppe le divergenze tra loro. E non solo a causa mia.

 "Tu eri cosa?". Per poco non dà in escandescenza al telefono. "Perché non me l'hai detto?". Sbuffo. "Michael, non ti ho detto niente perché prima ne dovevo parlare con Alessandro. Nemmeno i miei lo sapevano. E poi, noi non siamo così intimi. Qualcosa è cambiato tra di noi. Non puoi negarlo." Mi aspetto una sua risata. "Hai ragione, Marta. Mi dispiace. Vorrei tanto che il nostro rapporto tornasse come prima, ma mi rendo conto che non può. Almeno da parte tua. Io non voglio che tu soffra. Saresti infelice con me". Quasi vorrei dargli un bacio, per le belle parole che mi ha appena detto. "Mi sorprende questa tua maturità. Finalmente te ne stai facendo una ragione". Termino la telefonata proprio sulla soglia di casa. Sotto le coperte, riesco quasi a non pensare a tutto quello che è successo oggi. La dichiarazione di Matteo e la sorprendente serietà di Michael. Il led del mio cellulare lampeggia di bianco. Alessandro. Sorrido leggendo il suo messaggio e mi addormento.

Il giorno prima che uscissi dall'ospedale, io e Alessandro abbiamo parlato di quello che è successo. Abbiamo perso il nostro bambino, troppo presto anche per sapere se fosse maschio o femmina. Ero arrabbiata con me stessa per le cose brutte che gli ho detto in auto e dovevo scusarmi in qualche modo. "Non fa niente. Eri arrabbiata" mi rispose, dandomi un bacio. Ora mi trovo sulla soglia di casa sua. Pronta a riabbracciarlo.

Appoggio il mazzo di chiavi sul tavolino all'entrata, dopo essermi sciolta dal suo abbraccio. "Piano! Così mi soffochi". Rido. Non vedevo l'ora di riempire le narici del suo profumo. "Ieri ho parlato con Michael" gli dico, mentre mi sdraio sul divano. Alessandro inserisce un DVD e mi raggiunge con dei popcorn e due bottiglie di birra. Afferro il telecomando per selezionare la lingua del film. "Davvero? Che ti ha detto? Immagino sia molto arrabbiato". Annuisco. "Sì, lo è. Soprattutto con te. Si aspettava che lo avvisassi tu". Si accomoda al mio fianco. "Io non gli devo niente. Da come si è comportato, credo che non voglia riallacciare alcun rapporto con me". Appoggio la testa sulla sua spalla e sorrido.

"È bello sapere che tra noi non è cambiato nulla". Sorride anche lui. "Vero. Ma direi che questa vicenda ci ha fatto maturare". Mi schiarisco la voce. "Tu non lo sei già?". Lo guardo con occhi maliziosi. "Uhm...sì. Ma sai, non si finisce mai di imparare! Vieni qui che ti insegno qualcosa!". Mi afferra per la vita con entrambe le mani e mi fa il solletico. Rido come una matta. "Ridi ancora?". Mi zittisce con un bacio. Dentro di me esplode il caos. Mi era mancato sentirlo in quel modo. Una sensazione di calore inizia ad invadere il mio corpo, come se stessi bruciando.

Le sue mani lasciano una scia di fiamme sulla mia pelle. Le sue labbra morbide sulle mie. Il suo corpo sul mio. E quelle due nocciole incastonate che fissano i miei occhi. Per sempre.

ASPETTAMI 2Where stories live. Discover now