Cap. 44 - Promesse e onore

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"Se puoi spiare fra i miei pensieri, conosci la risposta. Me l'ha data in cambio di una promessa." rispose Goneril.

Il Drago si alzò sulle quattro zampe munite di artigli. Goneril sentí un brivido di paura correrle lungo la schiena. La Bestia era poco più grande di un bue, non era gigantesco come Smaug, tuttavia la sua stazza era massiccia. Un enorme serpente candido munito d'ali di pipistrello.

"Una promessa. Anch'io avevo fatto una promessa a quella donna, molti anni fa. Le avevo giurato che sarei stato amico di suo figlio, e che quel rubino rappresentava metà del mio cuore. Lealtà e amicizia, le avevo regalato. E qui si apre un dilemma, ora." disse il Drago. "Suo figlio é in grave pericolo."

Goneril non capí. "Perché? Il principe Haldir é protetto a Boscoverde. Non esiste al mondo creatura più sorvegliata di lui."

"Haldir...cosí lo ha chiamato." disse il Drago. "Davvero perfetto!" poi si lasciò andare a una serie di versi gutturali. Stava ridendo.

Dopo quell'attacco di ilarità, riportó l'attenzione sulla guerriera. "Ho sorvolato Boscoverde. La parte Sud sta bruciando. Orchi...orchi guidati da uno spettro nero stanno dando fuoco a tutto. Il fumo é visibile perfino dalle Montagne Nebbiose, dov'é la mia dimora. Quell'incendio non ci metterà molto ad arrivare fino al cuore di Eryn Galen. Gli Elfi non possono spegnerlo."

"Sí. Ho saputo che Sauron avrebbe tentato un attacco ai reami elfici. Era prevedibile che usasse il fuoco. Gli Elfi amano rintanarsi nei boschi, dovevano immaginare che la prima azione sarebbe stato un incendio." ribatté lei.

"Thranduil e il suo orgoglio smisurato hanno attirato la catastrofe sulla sua gente. Gli Elfi Silvani si sono isolati nei secoli, rifiutano i contatti con altri, con Elrond, e con Lord Celeborn del Lothlórien. Lui e Thranduil sono cugini, ma il risentimento del Re verso Galadriel ha portato all'isolamento del suo regno. Se fossero uniti, Caras Galadhon avrebbe mandato rinforzi." rivelò il Drago. "Ora quell'altezzoso Re é solo. Entrambi i suoi figli sono in grave pericolo."

"Beh, allora accorri in suo aiuto. Sorvola il bosco e presentati a Thranduil come alleato. Sono sicura che accoglierà a braccia aperte un Drago che porta il nome di suo padre Oropher. Voglio vedere quanto ci metterà a dare ordini ai suoi di trafiggerti con i loro dardi." gli disse Goneril. "Che vuoi da me, comunque? Io mi sto dirigendo a Rivendell, non ho niente a che vedere con questa storia."

Il Drago si mosse verso di lei. La donna indietreggiò.

"Mi sa proprio che ti sbagli." ringhió il Drago. "Non andrai da nessuna parte senza cavallo. Non c'é modo che tu ti muova da qui. Rivendell é dall'altra parte di Boscoverde e oltre le Montagne Nebbiose. A piedi ci metteresti mesi...e forse fra qualche ora tutta questa terra sará sotto il dominio dell'Oscuro."

Goneril rabbrividí. "Voglio solo che mi lasci in pace. Quello che farò non ti deve riguardare. Va' da Haldir, forza. Va' dal tuo amico." gli disse.

"Nemmeno di fronte all'evidenza dei fatti rinuci alla superbia. Anche Roswehn era diretta a Rivendell quando la incontrai. E senza il mio aiuto, non ci sarebbe mai arrivata. Ti offro la stessa possibilità. Ti porterò io nella valle di Imladris. Sul mio dorso. Cavalcherai un Drago anche tu, giovane guerriera."

Goneril non credette a quello che aveva sentito. "Cosa? E perché lo faresti?"

"Te l'ho detto: ho fatto una promessa. E l'hai fatta anche tu. A Roswehn Monrose, abbiamo entrambi giurato di vegliare su suo figlio." rispose il Drago.

La donna dell'EstWhere stories live. Discover now