Ciao Clara Oswald (Capitolo 11)

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La fine del vicolo ci condusse in un grande piazzale circondato da numerosi palazzi, il vento fischiava soave fra di essi, producendo un suono dolce per le orecchie.
"Non mi dire che busseremo ad ogni singola porta? Esclamai lasciando cadere le braccia lungo i fianchi
" Non è necessario! So esattamente dove bussare"
"Illuminami, perché non capisco!"
"Il Tardis ci ha condotti qui dopo che ho inserito alcuni dati su Clara. Deve per forza essere qui! Ho sintonizzato il cacciavite sonico sulle informazioni, ci porterà lui!" rispose cercando disperatamente tra le tasche.

Camminammo in tondo per un po', fino a quando il Dottore arrestò di colpo la marcia, mi fermai appena riuscendo a non schiacciare quel ragazzo con il mio peso.

Toc toc

" Appena aprirà cosa dirai?, ci prenderà per dei pazzi!"
"Questo sicuramente! Ci hai visti come siamo conciati?"

La porta si spalancò e una giovane ragazza ci si parò davanti con espressione interrogativa.

Clara Oswald era ragazza di cui avevo sentito tanto sentito parlare era ora davanti a me.
La ragazza che era legata al Dottore. La ragazza che riusciva ad intristire il Dottore.

I nostri occhi si incrociarono e dentro di me qualcosa si inclinò. Le lacrime salirono di scatto agli occhi.

Avevo una maledetta voglia di piangere e non sapevo nemmeno perché.

"Ci conosciamo?" sorrise rivolgendomi questa domanda
"No, non credo, almeno! Dissi con voce tremante

" Pronto?! Ci sono anch'io! "
Il Dottore cominciò ad aggitarsi come un bambino capriccioso quando viene ignorato dagli adulti.
Non ebbe nessun effetto.
Venne ancora ignorato.

" Hai un viso tremendamente familiare!"
"Questo non saprei dirtelo, non ho famiglia, non saprei a cosa potresti mai paragonarmi" aggiunsi ridendo di gusto

"Ok proviamo così! Salve sono il Dottore, ho una macchina del tempo che può portarti ovunque tu voglia! Vieni con me?"

Finalmente il Dottore riuscì nel suo intento.

"Dottore chi?"
"Dottore e basta"
"Sei un Dottore ma non ho capito di cosa!"

L'espressione accigliata che assunse Clara mi ricordava molto quella del Dottore del futuro. Era strano ma quel vecchio già mi mancava, dovevo trovare un modo per tornare indietro, tornare da lui.

"Dottore con l'articolo determinativo!"
"Allora non mi servi. A me serve un dottore, sono giorni che ho un mal di testa bestiale!"

Qualcosa nell'aria cominciò a cambiare improvvisamente. La terra tremava, e il gelo stava calando su di noi.

Il Dottore divenne improvvisamente serio, scuro in volto e taciturno. Si guardò intorno, azionò il cacciavite sonico e analizzò la realtà intorno a noi

"Questa situazione non mi è nuova!"
"Cosa sta succedendo Dottore?" mi avvicinai e richiamai la sua attenzione
"È giunta l'ora di andare signore!"
"Io non vado da nessuna parte! Questo cielo così scuro non è pericoloso, presagisce solo un bell' acquazzone!" disse con estrema tranquillità Clara

Non sembrava minimamente turbata da questo repentino cambio atmosferico.

"E questo tremare?" risposi agitata
"I signori Johnson stanno effettuando dei lavori, saranno sicuramente loro!" aggiunse come un' ovvietà

Il Dottore si ricavò spazio tra di noi, sistemò la giacca e i capelli e si schiarì la voce

"Non è per creare panico, ma la realtà Spazio-tempo sta cedendo e non riesco a capirne il perché! Ma per il resto tutto bene, il bucato puoi lasciarlo fuori Clara!"

"Figurati Dottore, la tua rivelazione non ha creato panico, tranquillo! Dissi con fare ironico

Clara scomparve dietro la porta per un secondo. Ricomparì tutta imbaccuccata. Sembrava un pupazzo di neve

" Non mi fido di questo qui! Sono sicura che pioverà, meglio essere preparati!"

~spazio autrice~

Cari Whovians come state? Scusate per l'assenza ma sono stata super impegnata.
Come sempre vi chiedo di farvi sentire con una stellina o un commento.

Al prossimo capitolo!

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