Due Misteri Sono Sempre Meglio Di Uno (Capitolo9)

43 8 0
                                    

"Non puoi essere il dottore!? Tu sei troppo giovane, tu eri vecchio. Nel senso che il Dottore che conosco è un vecchietto! " affermai squadrandolo confusa
"COSAAA? ERO VECCHIO?. Vuoi dirmi che nel futuro sono un vecchio decrepito? Oh mio Dio, ho bisogno di un tè!" urlò camminando furioso

Osservandolo attentamente compresi quanto fosse diverso da quel severo scozzese che era precipitato nella mia esistenza all'improvviso. Un senso di inquietudine cominciò a farsi spazio nel mio petto. Non ne capivo l'origine, eppure sembrava essere collegata all'uomo che avevo davanti.

Sentivo il bisogno di questo uomo più che di chiunque altro. Avevo bisogno del Dottore. Avevo bisogno di stringere la sua mano.

Mi avvicinai e poggiando la mia mano sul suo petto arrestai il suo moto.

Lo guardai e gli sorrisi. Nonostante non capissi nulla della situazione in cui mi trovavo ero serena.

" Come ti chiami?” mi chiese
" Puoi anche chiamarmi Vega, visto che è il mio nome!" risposi ridendo

Il suo sguardo si incupì, diventò triste e annullò il nostro contatto. Il suo corpo si mosse velocemente, il tempo di un battito di ciglia ed era già lontano da me.
Incomincio ad armeggiare con la plancia del Tardis, senza degnarmi di uno sguardo e con voce tremante  incomincio a parlare:

"Il tuo modo di presentarti l'ho già sentito, la frase è la stessa, cambiava solo il nome!"

Feci un paio di passi verso di lui senza avvicinarmi del tutto

" Chi era?"
"Non ha più importanza, l'ho persa, di nuovo!"
"Dal dolore che traspare dal tuo viso era qualcuno a cui tenevi!"
"Si, è colpa mia se è morta. Ogni volta che la incontro lei si sacrifica per me!"
"Ma se è morta una volta come puoi incontrarla ancora?"
"È proprio questo che non capisco. È il mistero più grande che abbia mai incontrato!"

I suoi tratti si alleggerirono e un piccolo sorriso colorò le sue labbra

Il Tardis incominciò a muoversi e fui costretta ad afferrare un pilastro della struttura per non perdere l'equilibrio

" Dove stiamo andando?" chiesi ad alta voce
" Stiamo andando a cercarla!"
"A cercare chi?"
"A cercare Clara Oswald!"

Davanti a me sulla plancia di comando vi era quello che interpretai come un freno e lo tirai con forza.

"Ma cosa fai?" mi urlò
"Dovrai ascoltare la mia storia, sono sicuro che ti interesserà!"

Cercai di raccontare tutto nei minimi dettagli senza tralasciare nulla e quando ebbi terminato, tirai un forte respiro, mi sentivo liberata.

"Clara è morta ancora? Vedi, nemmeno tra 10 anni sarò capace di tenerla al sicuro! Ma tu cosa c'entri con tutto questo? Con lei?"

Si avvicinò a me al punto di riuscire a sentire il suo respiro sul volto

"Non lo so! Io non so nemmeno chi sia!" risposi tra i denti

Mi allontai sentendomi a disagio per la situazione. Il mio cuore di calmò soltanto quando la nostra distanza mi assicurò di non avere più il suo profumo a stuzzicarmi le narici

"Ora che conosco la tua storia, posso effettivamente ritrovare molto di lei in te. Nella postura, nel volto e soprattutto nei<<DOLCISSIMI MODI>>!  Aggiunse scoppiando a ridere
" Ti ripeto che non la conosco! Risposi con insolenza
"Ti credo, ma ora la situazione è peggio di quanto credevo!"
"perché?"
"Perché ora ne ho due di misteri da risolvere!"

Conclusa la conversazione si avviò ancora verso i comandi e lanciò il Tardis nell'universo.

Segui le Stelle - DOCTOR WHOWhere stories live. Discover now