☆Capitolo 20☆

939 46 54
                                    

-pov Y/N-

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

-pov Y/N-

Avevo già combinato un disastro, la mia reputazione stava già iniziando ad andare a puttane. Ero sembrata una malata mentale agli occhi di tutti, soprattutto a quelli di Taeyong.
Se solo avessi potuto resettare nuovamente il tempo...avrei potuto rifare tutto come se fosse stata la prima volta.

Dovevo trovare un modo per giustificarmi...

Y/N: "AHAHAHAHAHA CHE RIDERE"

simulai una risata sonora accompagnata da false lacrime che mi accingevo ad asciugare.
Taeyong inclinò il capo confuso chiedendo spiegazioni.

Y/N: "era tutto uno scherzo, volevo testare il tuo coraggio"

gli feci l'occhiolino tentando di calarmi sempre di più nella parte.

Taeyong: "e-eh? Nemmeno mi conosci e cerchi di farmi gli scherzi? Mhh non credi di aver preso già troppa confidenza?"

Non esitò a credermi, poichè era impossibile che ci fossimo ubriacati insieme senza nemmeno conoscerci. A quel punto non sembrava più tanto spaventato, ma rideva anche lui stando al gioco.
Menomale...se non mi avesse creduto non avrei saputo fare di meglio...

Tornammo di sotto con passo tranquillo a minimo due metri di distanza l'uno dall'altro... la tensione in quegli attimi era alle stelle, sembrava ancora un po' intimorito da me...
Beh come dargli torto.

Poco dopo aver riincontrato i ragazzi mi diressi nella mia stanza per sistemare ancora le mie valigie. Che palle fare le cose due volte...
Ogni volta che spostavo un capo del mio vestiario l'ansia che il tempo potesse resettarsi ancora mi lasciava paralizzata per qualche secondo alla fine di ogni mio movimento. Avevo il fiatone per non aver fatto niente e mi sudavano le mani...
Inoltre sapevo con certezza che Jaemin sarebbe venuto ad aiutarmi con le valigie e la pressione di essere presentabile ed educata avanzava secondo dopo secondo.

Mi tolsi la polvere dai vestiti per la decima volta (non che fossero sporchi, ero solo sotto stress) e sentii bussare alla porta.
Non ci misi niente ad aprire la porta e, con mia grande sorpresa, trovarmici davanti Jeno, quel moro dal sorriso ammaliante.

Jeno: "ciao Y/N... posso entrare a darti una mano con i bagagli?"

Y/N: "oh, c-certo... ma Jaemin?"

mi guardò confuso

Jeno: "hem lui è rimasto giù, gli sei sembrata un po' strana e non è voluto venire ad aiutarti"

oddio...avevo combinato proprio un casino, ora anche Jaemin mi riteneva fuori di testa.

Y/N: "o-ook, allora le magliette vanno lì mentre i pantaloni dall'altra parte..."

gli spiegai tutto in un attimo e lui capì al volo.
Mi sarei sentita un po' una troia a fantasticare anche su di lui, ma non ci potevo fare niente, mi avevano portata in un paradiso.

☆𝔅𝔩𝔞𝔠𝔨 𝔬𝔫 𝔅𝔩𝔞𝔠𝔨☆Where stories live. Discover now