☆Capitolo 1 ☆

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Stavo controllando i miei nuovi scatti di prima mattina

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Stavo controllando i miei nuovi scatti di prima mattina. Ritraevano una modella con cui avevo lavorato pochi giorni prima. Era molto bella, ma il suo aspetto non mi trasmetteva nulla.
Capitava spesso, la maggior parte delle volte mi davano da fotografare modelli da cui non venivo affatto attirata e si notava. Pensando dal mio punto di vista i miei scatti non erano mai stati così vuoti come con quella ragazza. Ad ogni modo la mia paga era sempre la stessa, forse ero io che mi facevo paranoie che mi portavano via solo tempo. Rimisi la macchina fotografica sulla scrivania per stendermi sulle coperte morbide godendomi i miei ultimi minuti di pace. Era appena iniziata una nuova settimana e dovevo andare al lavoro... prevedevo già una marea di delusioni. Nella mia mente cercavo di tirarmi su il morale dicendo "sei giovane, hai una vita davanti. Perchè deprimersi per un paio di scatti buttati nel cesso?" ma non funzionava. Per me perdere uno scatto era come perdere un figlio, mi lasciava addosso una scia d'angoscia che andava via solo con un altro successo. In quel momento ero letteralmente coperta da angoscia, da un mese continuavo a premere quel bottone senza un risultato buono. Era come premere il grilletto puntando sempre alla stessa bottiglia senza mai prenderla.

??: "Y/N la colazione è pronta"

Mi lasciai per un po' i miei incubi alle spalle e uscii dalla mia stanza tappezzata di immagini per finire in cucina circondata da pareti bianche e vuote.

??: "che ne dici di queste?"

??: "che ne dici di queste?"

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Y/N: "frittelle??"

??: "esatto"

Y/N: "SIII, GRAZIE MINA"

Iniziai a mangiare le frittelle con calma fingendo di non essere rincorsa dal tempo stesso. Mancavano pochi minuti, dopodichè sarei già dovuta uscire di casa.

Mina: "vedi di sbrigarti o il treno partirà senza di te"

Y/N: "hai ragione...ma le frittelle non vanno mangiate con approssimatività"

Mina: "smettila con quei paroloni e muoviti"

Prese il piatto davanti a me ormai vuoto e lo mise in lavastoviglie

Y/N: "ma tu oggi non vai al lavoro?"

Continuò a fare i suoi comodi intenta a prepararsi un caffè. Si girò bevendo la sua misera colazione che consisteva solo in quella tazza senza nemmeno un po' di zucchero o latte.

Mina: "hanno deciso di darmi un giorno di pausa come premio per il mio ultimo lavoro che dicono essere stupendo"

Y/N: "senti, non ti devi vantare con me....è solo un momento no il mio..."

Mina: "anche la foto di quell'anziano con il cappello di lana rosa era un momento no?"

Y/N: "mi ispirava quel vecchietto"

Ci mettemmo entrambe a ridere, certi miei lavori meritavano davvero di essere beffeggiati in quel modo.

Finalmente decisi di andare incontro al mio destino e aprì la porta con la mia valigetta in mano e le chiavi nell'altra.

Y/N: "ci vediamo sta sera Mina"

Mina: "a sta sera Y/N"

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Questo era il primo capitolo, mi sento ispirata in questo periodo ma non sono totalmente sicura delle mie doti da scrittrice ^-^"

Scusatemi per gli eventuali errori grammaticali

☆𝔅𝔩𝔞𝔠𝔨 𝔬𝔫 𝔅𝔩𝔞𝔠𝔨☆Место, где живут истории. Откройте их для себя