Trame e recensioni di vari film/ serie tv

Recensione film: il 7 e l'8

Film storico italiano con protagonisti Ficarra e Picone.

Il film si svolge a Palermo e i 2 protagonisti s'incontrano scontrandosi l'uno con l'altro. C'è Tommaso (Ficarra) che è un delinquente e invece Daniele (Picone) è il figlio di un carabiniere, che si stava recando all'università. Daniele chiede a Ficarra un cd di Gigi D'Alessio e andando dal contrabbandiere di cd, vengono arrestati dalla polizia, dove entrambi scoprono di essere nati lo stesso giorno e lo stesso anno: 6 gennaio 1975. Il padre di Daniele prende entrambi e decide di fare un bel discorso ai 2 che non si devono vedere mai più, ma nel frattempo c'è la tv accesa al tg 5, dove la giornalista comunica che 2 persone nate lo stesso giorno, erano stati scambiati di culle e che quando i genitori di questi 2 soggetti hanno saputo, sono rimasti sconvolti. Così entrambi pensano che siano stati scambiati nelle culle, dato che avevano notato che Tommaso assomigliava al nonno di Daniele, invece quest'ultimo assomigliava al cugino di Tommaso. Decidono di prendere di nascosto, i capelli della madre per fare le analisi e scoprono che in realtà è successo anche a loro lo scambio delle culle. Decidono di andare all'ospedale in cui sono nati e di chiedere chi facesse la guardia la notte del 6 gennaio 1975. Dopo tanti tentativi, finalmente trovano l'infermiere che gli ha scambiati, raccontando loro che lui aveva sognato la madre che gli diceva di andare a prendere il biglietto della ruota della fortuna, ma per un numero non aveva vinto: a lui finiva con il 7 e alla signora che lo susseguiva finiva con 8, così lui ha scambiato i bambini nelle culle. Decisi a dire ai genitori di Daniele che lui non è suo figlio, ma Tommaso, scoprono anche che il carabiniere non è il suo vero padre e scopre che in realtà è un certo Mimmo Barresi che venne accusato di omicidio. I 2 si mettono alla ricerca di quest'ultimo e lo trovano a San Giovanni in Calice (che ovviamente non esiste), dove quest'uomo mente sul fatto che è morto, quando in realtà era lui che poi decide di assumersi la responsabilità di padre nei confronti di Tommaso.