Recensione film: una famiglia all'improvviso

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AVVISO: SE NON LO AVETE VISTO VE LO STRA CONSIGLIO PER CHI VUOLE DAVVERO APPREZZARE I VALORI DELLA VITA. SE PER VOI I FILM QUASI STRAPPALACRIME NON NE VALE LA PENA, POTETE ANCHE LEGGERE.

Il film è uscito all'incirca 2 anni fa, è un film francese che ha come protagonisti un padre di nome Samuel e una figlia di nome Gloria. Samuel lavora in una spiaggia e porta i turisti e gente famosa in giro con la barca, poi un giorno arriva una donna con in braccio una bambina che dice di chiamarsi Cristine e abbandona la figlia nelle mani di Samuel. Lui decide di andarla a cercare a Londra e la titolare infuriata del fatto che lui ha preso ed è partito, lo licenzia. L'uomo ha la fortuna di incontrare un produttore cinematografico omosessuale che lo ingaggia come stuntman e grazie al lavoro che fa riesce a far campare lui e la figlia. Nel frattempo, la figlia cresce e della madre non si sa nulla e Samuel pur di non dire a Gloria che in realtà la madre l'ha abbandonata, lui inventa che Cristine è un'agente segreto che è sempre in viaggio e che non può stare con loro per questo. Dopo tante volte in cui Samuel ha cercato di mandarle dei messaggi tramite Facebook, lei alla fine accede al suo account e risponde dicendogli che si vedranno il giorno dopo. Lei arriva insieme ad un nuovo compagno e dopo che lei aveva abbandonato la figlia, pretende di riprendersela. Ovviamente lui è contrario e lotta per tenersela, ma scopre ben presto che non è la sua legittima figlia e scopre che Gloria ha una malattia rara che non può essere curata (non mi chiedete quale era perché davvero non ricordo, passato troppo tempo). Dopo qualche mese, Gloria muore e finisce che lui si trova sulla scogliera dove voleva tuffarsi insieme alla figlia.

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