Capitolo 18

135 9 0
                                    

CAPITOLO 18

Era ormai tardo pomeriggio quindi decidemmo di lasciare la spiaggia e andare in casa per iniziare a raccogliere tutte le nostre cose per partire.

Ero in stanza con Brenda che mi faceva milioni di domande mentre infilavo alla rinfusa le cose nello zaino, non le prestai troppa attenzione perché ad ogni modo non potevo rispondere a ventisette domande in contemporanea. Quando si calmerà e mi farà una domanda alla volta risponderò. Mentre la ignoravo mi misi a pensare: quanto possono cambiare le cose in un weekend? Venerdì pensavo che questi sarebbero stati tra i giorni più pesanti della mia vita, invece le mie supposizioni, fortunatamente, si erano rivelate errate. Infatti ero riuscita dopo tanto a esprimere i miei sentimenti a qualcuno, e quel qualcuno ricambiava. Anche se a dirla tutta continuavo a pensare che in qualche modo mi stesse mentendo, mi era davvero troppo difficile credere che lui mi vedesse nel modo in cui mi ha descritta, è una cosa inverosimile.

Presa dal mio monologo interiore non mi accorsi che Brenda mi stava sventolando la mano davanti agli occhi.

"Eila? Bella addormentata ci sei?"

Scossi la testa e annuii scusandomi.

"Allora? Raccontami tutto."

Finalmente una domanda singola, le raccontai tutto per filo e per segno, omettendo il fatto che avevo nominato Josh, probabilmente si sarebbe arrabbiata anche se non sono certa del motivo per cui potrebbe farlo. So solo che lo farebbe.

Più raccontavo più il suo sorriso si allargava, si vedeva che era felice per me e io ero così felice di avere un'amica così, è una cosa talmente rara di questi tempi che mi sembra assurdo.

Finito il racconto avevamo anche finito di fare gli zaini, andammo alla camera dei ragazzi e li avvisammo che eravamo pronte, anche loro lo erano.

Ashton andó alla guida, Michael si mise davanti, Calum e Brenda nei posti al centro mentre io e Luke nei posti più in fondo.

Decisi di non mettere gli auricolari, mi guardai intorno e Luke mi attiró a se. Il suo braccio mi cingeva la vita e avevo la testa appoggiata sul suo petto. Eravamo distesi insieme su tutta la lunghezza dei sedili.

Inizió a toccarmi i capelli e farmi i grattini sulla testa. Sotto il suo tocco delicato mi addormentai.

Fui svegliata da Mike e Cal che litigavano per la musica da mettere, Luke invece sembrava non essersi accorto che i due urlavano, sarà abituato.

"Ragazzi smettetela! Siamo arrivati!" Urlo Ashton esasperato. La macchina si fermó e tutti scesero, Calum spostó i sedili di mezzo per permettere a me e Luke di scendere.

"Ei, siamo arrivati." Gli sussurrai accarezzandogli i capelli. Lui strizzó gli occhi come fanno i bambini e realizzó lentamente quello che gli avevo detto.

Scesi dalla macchina ci accompagnarono in casa, i genitori di Brenda non erano ancora tornati, e non l'avrebbero fatto prima di domani. Dopo aver passato tanto tempo assieme non mi andava proprio di starmene da sola in casa. Brenda mi lesse nel pensiero e chiese ai ragazzi se potevamo andare da loro.

Calum non attese nemmeno un secondo prima di dire di si, mentre Luke mi guardó per aspettare un consenso che non tardó ad arrivare. A quel punto sorrise.

L'idea di risalire in macchina mi faceva venire il voltastomaco quindi dissi che sarei andata a piedi.

"Be allora vengo con te."

"Ma no se vuoi andare in macchina vai, la strada la so. Tranquillo Luke."

"Si ma è buio e poi voglio fare due passi."

"Guarda che so badare a me stessa." Gli dissi spostando lo sguardo.

"Lo so Mil, ma gli altri no." Abbassai lo sguardo. La macchina partì con gli altri a bordo.

Cominciammo a camminare, eravamo in silenzio. Non capivo se fosse un silenzio imbarazzante o no, la situazione sicuramente lo era.

Decisi di fare qualcosa, non sopporto la tensione, allungai la mano per afferrare la sua. Lui velocemente mi attiró a se avvolgendomi un braccio dietro la schiena, feci lo stesso.

"Be Mil, devo dire che abbiamo molto da dirci."

Non risposi e lo guardai. Lui mi sorrise e poi distolse lo sguardo.

Non riuscivo a parlare per il semplice motivo che mi sentivo parecchio debole, dovevo conservare le energie per camminare, ma non bastava. Infatti persi l'equilibrio ma fui sorretta dal biondo.

"Ei tutto bene?" Disse preoccupato.

Sussurrai un si non molto convinto, mi guardó con sguardo apprensivo e aumentó la presa su di me per sorreggermi meglio. Non so cosa avevo ma ogni passo richiedeva uno sforzo enorme.

Finalmente arrivammo a casa, mettendoci venti minuti più del previsto. Subito tutti iniziarono a fare battutine idiote, non volevo dare a vedere che non mi sentivo bene quindi rispondevo a tono sotto uno sguardo divertito misto a preoccupato di Luke.

Eravamo a tavola e stavamo mangiando le cose trovate nel frigo, ovvero un po di formaggi, prosciutto, della pasta avanzata e frutta.

Tutti parlavano e scherzavano, io invece sentivo la testa sempre più pesante. Avevo solo bisogno di stendermi quindi proposi di andare a vedere un film, tutti acconsentirono.

Non stavo seguendo il film, non so neanche cosa abbiano scelto sinceramente e poco mi importava ora. Ero tra le braccia di Luke a godermi qualche attimo di pace, e ovviamente mi venne sete. Mi alzai e andai in cucina sotto lo sguardo di Luke.

*LUKE POV*

Eravamo sul divano a guardare un film e io riuscivo solo a pensare a quanto fosse stata strana Mil stasera. Prima per strada e poi tutta la sera meno vitale del solito, stavo inziando a preoccuparmi.

Nella mia testa formulavo mille e mille ipotesi ma nessuna sembrava avere un fondo serio.

Ora era sdraiata su di me, tranquilla con lo sguardo perso nel vuoto come il più delle volte. È davvero una ragazza perfetta, e quando lo dico è perché lo penso. I suoi occhi, le sue labbra, i capelli. Tutto di lei mi attira come se fossimo due poli opposti di una calamita, era inevitabile.

D'un tratto lei si alzó interrompendo i miei mille pensieri. Non le staccai di dosso lo sguardo finché non scomparì dietro l'angolo della cucina.

A quel punto il mio sguardo si posò sulla coppia sdraiata sull'altro divano, Brenda e Cal erano davvero carini, sembravano volersi davvero molto bene.

"Sto film è davvero una lagna."

Si lamentava Cal mentre Brenda gli tirava dei pugni sul braccio, e lui si massaggiava facendo finta che gli avesse fatto male.

Mentre osservavamo sta scena sentimmo un tonfo e il rumore di vetro spezzarsi.

Di scatto mi alzai e corsi in cucina seguito dagli altri.

SparkWhere stories live. Discover now