Capitolo 5

255 14 2
                                    

Capitolo 5

Erano già tre giorni che ero a Sidney ed era da tanto tempo che non stavo così bene... Da josh. Qua non avevo pensieri, nessuno sapeva chi ero, nessuno sapeva cosa mi era successo, nessuno sapeva di quanto fossi stata umiliata. E questo rendeva la mia mente incredibilmente leggera, ma è proprio in questi momenti che cedo, quindi devo rimanere concentrata e non lasciarmi andare.

A interrompere i miei pensieri è la voce di Brenda che mi avvisa che è pronto il pranzo, allora scendo dal letto sul quale ero sdraiata e mi dirigo alla sala da pranzo. A tavola parliamo di ogni genere di cose. L'aria è così leggera, non c'è un filo di tensione, che era invece palpabile a casa mia dato che non passavo tanto tempo coi miei genitori a causa del loro lavoro. Ma loro lo fanno per me, per assicurarmi una bella vita quindi non posso permettermi di fargliene una colpa.

Caspita! Mi ero persa ancora nei miei pensieri.

B:" allora?"

Io:"scusa non stavo ascoltando"

Mi guardó in modo strano e mi lasció intendere che dopo ne avremmo parlato, anche se a dirla tutta non c'era molto da dire.

B:" comunque ti ho chiesto cosa volevi fare oggi, cioè dei ragazzi non ci sono notizie da tre giorni. Quindi bo"

Io:" non saprei, potremmo comunque andare al parco, alla fine è un bel posto."

B:" si hai ragione. Vada per il parco" Disse posando il piatto nel lavello assieme al mio.

Decidemmo di andare al parco e poi fare un salto al centro commerciale più tardi.

Mi misi la mia maglia dell' hard rock presa a Londra l'estate scorsa e degli shorts verdi. Stavo per uscire e diedi un'occhiata alle mie spalle per vedere se avevo lasciato qualcosa, lo facevo sempre. Il mio sguardo cadde sul ciondolo, decisi di prenderlo e me lo misi in tasca. Magari avrei trovato il suo proprietario.

Arrivammo al parco e ci sdraiammo sull'erba ancora umida a causa della rugiada della mattina.

Brenda mi chiese cosa avevo stamattina, e io sinceramente non sapevo che dirle, quindi le dissi semplicemente questo. Ovvero che non sapevo bene cosa avevo, era solo una giornata "no"... Credo. Brenda lasció cadere il discorso e propose di andare a prendere un gelato. Io accettai entusiasta.

Andammo in quella gelateria dalla quale Brenda mi video chiamava spesso, e ogni volta mangiava un gelato al gusto nocciola ricoperto di nutella. Optai proprio per questo gusto, era paradisiaco.

Ero talmente in estasi per il mio gelato che non mi accorsi di un gruppo di ragazze che entrava che mi guardarono male dato che ero ferma davanti alla cassa. Mi scusai e andai a sedermi al tavolo con Brenda che stava ridendo. Suppongo per la scena a cui aveva appena assistito quindi evitai di chiedere.

B:" Quindi dopo andiamo al centro commerciale?" Mi chiese finendo il suo cono, io annuii in risposta.

Dopo aver finito il gelato decidemmo di andarcene quando il gruppo di ragazze entrato poco prima si mise a strillare. Di istinto mi tappai le orecchie mentre mi concentravo per non andare lì a zittirle con due pugni in bocca. Non sopporto la gente che urla, cioè va bene urlare in certi contesti, come un concerto per esempio, o un evento simile.

Smisero di urlare e iniziarono a parlare a raffica con toni acuti. Mi avvicinai per cercare di capire cosa dicessero, non capivo nulla ma un nome catturò la mia attenzione "5 seconds of summer". Presi Brenda per un braccio e corsi fuori senza guardare e andai a sbattere contro qualcuno.

Io:" oddio mi scusi non stavo guardando dove andavo."

Dissi arrossendo dall'imbarazzo mentre sentivo Brenda ridacchiare alle mie spalle.

X:" Haha tranquilla, può capitare a tutti."

Alzai lo sguardo per vedere il viso del malcapitato da me appena travolto.

SparkWhere stories live. Discover now