Capitolo 17

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CAPITOLO 17

Sono ormai tre ore che io e Luke siamo seduti sugli scogli a parlare e scherzare come facevamo al parco una settimana fa, con la differenza che ogni tanto c'era lo scambio di qualche bacio o tenerezza.

All'improvviso un brivido di freddo mi colpi la schiena e mi fece tremare, al che Luke si levó la felpa che aveva addosso per poggiarmela sulle spalle e stringermi tra le sue braccia.

Non feci resistenza, mi accoccolai sul suo petto e lui poggió il mento sulla mia testa sulla quale lasciava dei piccoli baci.

"Dovresti provare a fidarti di più della gente che tiene a te, sai?" Disse lui tutto d'un tratto dopo venti minuti buoni che nessuno dei due diceva niente. Di scatto mi girai per guardarlo negli occhi, sapevo benissimo che aveva ragione, ma non potevo farci molto. Se uno non si fida non si fida, non cambia molto se lo dici.

"Lo so Luke, ma non è affatto facile... Soprattutto se hai a che fare con persone come Josh." Detto questo mi rigirai verso il mare.

"Ecco, questo Josh lo hai nominato anche prima, si può sapere chi è?"

A questa domanda preferivo non rispondere, almeno per ora. Mi vergognavo troppo di essere stata così stupida.

"Non è nessuno, di importante. Ma poi che ti importa?" Dissi con un filo di irritazione nella voce.

"Se non ti fidi per colpa sua deve aver fatto qualcosa di grave, vorrei sapere cosa."

"Non ha fatto nulla, è stata colpa mia. Ora preferirei cambiare argomento." Dopo questa frase decisi che non sarei più tornata su questo argomento per molto tempo. Luke capì e sbuffando si alzó, lo guardai inclinando la testa facendogli capire che non comprendevo cosa stesse facendo. Allora lui mi sorrise e mi porse la mano, la afferai e mi fece alzare.

"È meglio che rientriamo in casa, fa freddo, non vorrei che ti ammalassi."

"Magari è meglio che non ti ammali tu - dissi avvolgendo la sua felpa intorno alla sua gola sotto il suo sguardo sconcertato - sai, con questa voce ci lavori. Meglio tenerla al sicuro." Lui mi diede un bacio e tornammo lentamente verso casa.

Una volta dentro spiegai a Luke che preferivo dormire con Brenda per non lasciarla sola, anche se il motivo non era esattamente questo. Lui disse che gli andava bene e mi accompagnó fino davanti la porta della camera, come se non sapessi arrivarci da sola, è comunque risultato un gesto molto dolce.

"Buona notte Mil." Mi diede l'ennesimo bacio, questa volta più lungo degli altri. Si staccó mi sorrise e se ne andó.

Rimasi un attimo ferma a raccogliere nella mia testa tutte le cose che erano successe nelle scorse cinque ore. Scossi la testa e aprii la porta, era molto buio quindi avanzavo lentamente tastando bene il pavimento. Andai dalla mia parte del letto, tastai il materasso e sentii che non sembrava un materasso. Feci luce col telefono e con sorpresa scoprii che era Calum, logicamente dall'altra parte c'era Bi. Fantastico... Dove dormo ora? Non posso di certo tornare da Luke, sembrerei un'idiota. Ma non posso nemmeno andare sul divano o lui penserebbe che piuttosto che stare con lui preferisco starmene su un divano.

Mi sto facendo troppi problemi, decisi di uscire dalla stanza per cominciare, poi scesi di sotto e mi diressi in cucina. Aprii il frigo e tirai fuori il succo alla pesca e un bicchiere dal bancone li affianco. Mi sedetti al tavolo e mi versai il succo.

Stavo per berlo quando sentii arrivare qualcuno.

"Mil che ci fai in piedi a quest'ora?" Disse un Ashton assonnato che si strofinava un occhio con una mano e con l'altra si tappava la bocca per coprire uno sbadiglio. Quanto è tenero.

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