capitolo 27

76 2 0
                                    

CAPITOLO 27

Le cose stavano finalmente andando per il verso giusto. Bi e Cal erano felici e io pure, non credevo che stare con una persona che tiene davvero a te facesse stare così bene. Tutto ciò è nuovo per me perché mi sono accorta che con Josh non provavo nemmeno la metà delle cose che provo ora semplicemente guardando il ragazzo biondo alla mia destra.

Io e Luke eravamo a casa sua sul divano a guardare un film e farci le coccole come ogni normale coppia. Una settimana fa stavamo discutendo sotto a un albero, ora siamo qua contenti e beati. Sembrano essere passati anni luce da quel giorno.

Mentre io riflettevo Luke si era alzato e stava accovacciato davanti a me fissandomi, quando mi accorsi che stava ridendo feci una faccia strana in modo tale da fargli capire che ero confusa e lui scoppio a ridere ancora più forte.

“Mi fa morire il modo in cui te non ti accorgi di quello che ti succede intorno quando sei immersa nei tuoi pensieri.” Disse con un sorriso dolcissimo.

“Ei non prenderti gioco di me, e non è vero che non mi accorgo delle cose!” Ribattei io anche se sapevo che aveva perfettamente ragione.

“Lo sai benissimo che ho ragione!”

“Non è vero!” Insistei io.

“Ti pentirai di non averlo ammesso.” Disse sogghignando, io preoccupata indietreggiai più che potevo sul divano. E quando mi accorsi che non potevo andare oltre o sarei caduta lui attaccò a farmi il solletico.

“Ti prego ahahahahah smettila ahahahah”

“Solo quando ammetterai che ho ragione!”

“Ahahahah va bene ahahah hai ragione hai ragione!” Dissi io. Lui soddisfatto smise di farmi il solletico e si risedette affianco a me e io mi appoggiai alla sua spalla, sfiancata dalle breve lotta.

Ripensai a quel giorno in cui tornando a casa da scuola una macchina quasi non mi investì perché non stavo prestando attenzione al mondo esterno e ridacchiai.

“E ora cos’hai da ridere?” Mi chiese Luke curioso.

“Nulla, è che ho ripensato che effettivamente hai davvero ragione.” Lui mi guardò con un’espressione confusa. “Ragione su cosa esattamente?”

“Sul fatto che mi estranio dal mondo completamente quando penso. Una volta quasi non mi investiva una macchina per questo.” Lui fece un piccolo scatto all’indietro per potermi guardare meglio in faccia.

“Te devi stare più attenta, non so cosa farei se ti succedesse qualcosa.” Disse mentre tornava ad abbracciarmi.

“Sta tranquillo, so badare a me stessa.” Lui poco convinto mi disse “Si certo.”

Terminato questo breve scambio di opinioni sul mio saper stare al mondo tornammo a vedere il film che mi ero anche dimenticata di star guardando. Peccato che dopo altri venti minuti Luke ricominciò a parlare.

“Ma te sto film non hai proprio voglia di vederlo vero?” Dissi con un finto tono da professoressa scocciata.

“Smettila di fare l’idiota devo chiederti una cosa seria.” Disse sorridendo ma con un tono serio. Decisi di spegnere la tv e mi voltai preoccupata verso il mio ragazzo incitandolo a parlare con un gesto della testa.

“Come dire… Brenda e Cal lo hanno fatto dopo un mese che stavano assieme…”

Io diventai totalmente bordeaux in faccia e gli lanciai un cuscino in faccia infastidita.

“Ma ti sembra il modo di parlare di ‘ste cose??” Lui inizialmente mi guardò sconcertato ma poi capì e divento più bordeaux di me.

“No no no che hai capito! Non intendevo Quello!” Io piegai la testa da un lato inarcando il sopracciglio.

 “Scusa Luke, ma quanti diamine di significati pensi che abbia la frase ‘Brenda e Cal lo hanno fatto dopo un mese’, no dimmi. Illuminami” Dissi allargando le braccia.

Lui sembrava che stesse pensando a come riformulare la frase e dopo poco parlò di nuovo.

“Quello che intendeva non era assolutamente quello, non che non mi interessi, anzi ora che ci penso sarebbe carino farci un pensierino…” Disse iniziando a vagare con la fantasia, al che gli lanciai un altro cuscino e lui si scusò e riprese a parlare.

“Semplicemente quello che cercavo di chiederti era se ti andava ecco… come dire, di render partecipe il mondo del fatto che sei la mia ragazza.”

Io rimasi a fissarlo per qualche minuto rimanendo spiazzata dalla sua richiesta. A essere sincera non avevo mai pensato che avremmo mai detto qualcosa, io la vivevo in modo normale e quasi mi ero dimenticata che Luke ha una vita che la gente non definirebbe esattamente ordinaria.

“Così su due piedi dal nulla? I-io non so, cioè ma ti sembra che, cioè io non…” Luke mi interruppe cingendomi le spalle e cercando di incrociare il suo sguardo col mio.

“Ei ei calma, non devi rispondermi subito, non volevo metterti in difficoltà. Non credevo sarebbe stato un problema per te.” Io mi scrollati e subito gli dissi che il problema non era assolutamente quello. Più che altro ero preoccupata di quello che gli altri avrebbero pensato, e con altri intendevo l’orda di fans scatenate che avrebbero organizzato una crociata per uccidere la ‘ragazza di Luke Hemmings’. E io non ci tenevo a fare una fine simile, non credo che nessuno avrebbe mai voluto fare una fine simile.

Quando dissi a Luke che il mio problema era questo scoppiò a ridere senza alcun ritegno. Ma potevo capirlo quindi non reagii in alcun tipo, aspettai solo che la smettesse.

“Sei completamente fuori Mil.” Disse calmandosi e tornandosi nella stessa posizione che avevamo adottato il resto del pomeriggio.

“Non è vero! Te non le conosci le tue fans, ero una di loro e posso assicurarti che sono pazze.”

“A be, perché te non sei pazza e non sei più nostra fan?”

“Certo che si ma quando sono con te non posso darlo a vedere. Sai lavoro e relazioni devono essere tenute separate.” Dissi tutta convinta annuendo energicamente.

Luke disse che avrebbe evitato di chiedermi perché considerassi l’essere fan un lavoro perché lo spaventava la risposta e preferiva rimanere nella sua tenera e beata ignoranza.

Stavo per ribattere quando sentimmo aprirsi la porta.

“Sta zitto brutto idiota e ridammi quel dannato sandwich!” Questa era decisamente la voce di Mike, dietro di lui c’era Ash. Quando ci videro sul divano divennero rossi e chiesero subito scusa per l’interruzione, anche se ‘interruzione’ di cosa lo sanno solo loro.

“State tranquilli ragazzi stavamo solo parlando.” Disse Luke alzandosi dal divano, lo seguii.

Ash e Mike erano stati tutto il giorno in giro a fare compere per una festa che si sarebbe tenuta questo sabato a casa loro. Colsero l’occasione per avvisare Luke della festa e lui li ringraziò ironicamente di averglielo chiesto prima.

Io ero sinceramente contenta perché non avevo mai partecipato a nessuna festa da quando ero arrivata in Australia. Dissi quindi ai ragazzi che li avrei aiutati volentieri aiutati a fare tutto, Luke sembrò essere stato colto alla sprovvista e Cal e Mike lo guardarono come per dirgli di stare tranquillo e lui lo fece. Io li ignorai, cercare di capirli quando facevano così era un’impresa inutile e che soprattutto non avrebbe portato a nessun risultato anche solo lontanamente soddisfacente.

SPAZIO MEEEE

Ok mi vergogno di me stessa ogni volta che pubblico un capitolo perché passa sempre un sacco di tempo… mi spiace ma davvero non ho mai tempo per scrivere. Che dire, spero almeno che vi sia piaciuto e ora col carnevale in mezzo spero di riuscire a scrivere qualcosa. Alla prossima adiossss

SparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora